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© Florian Philippot/social media |
Il rating del presidente francese è sceso a minimi storici a causa del deficit di bilancio
Sabato migliaia di persone hanno marciato per le vie di Parigi, chiedendo le dimissioni del presidente Emmanuel Macron e l'uscita della Francia dall'UE.
Il tasso di approvazione di Macron è sceso al livello più basso da quando ha assunto l'incarico nel 2017, in un contesto di deficit di bilancio in rapida crescita e di crescente malcontento nei confronti delle politiche finanziarie del suo governo.
Secondo un sondaggio condotto per Le Figaro e pubblicato mercoledì, circa l'80% dei francesi afferma di non fidarsi di Macron.
Anche la fiducia nel Primo Ministro Francois Bayrou, il quinto a ricoprire l'incarico in meno di due anni, è scesa a minimi storici.
I manifestanti portavano cartelli con la scritta "Fermiamo Macron, fermiamo la guerra" e "Frexit", un gioco di parole francese su Brexit.
La manifestazione è stata organizzata dall'ex politico del Raggruppamento Nazionale Florian Philippot e dal suo partito euroscettico, I Patrioti, che si oppone alle forniture di armi all'Ucraina e mette in guardia contro un'ulteriore escalation con la Russia.
Mercoledì attivisti di sinistra e sindacati stanno pianificando scioperi e proteste separati con lo slogan "Blocchiamo tutto".
Lunedì Bayrou dovrà affrontare un voto di sfiducia mentre cerca sostegno per la sua proposta di bilancio, con la Francia alle prese con un deficit fiscale del 5,8% del PIL, quasi il doppio del limite UE del 3%. Il suo piano include tagli al lavoro nel settore pubblico, ai programmi di welfare e alle pensioni, misure che l'opposizione ha denunciato come misure che privilegiano la spesa militare rispetto al sostegno sociale.
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