venerdì 30 gennaio 2015

L'eroe ellenico Alexis Tsipras appena eletto rifiuta i dictat della Troika e rigetta le sanzioni alla Russia, Επέτειος του Όχι...

L'eroe ellenico appena eletto Alexis Tsipras rifiuta i dictat della Troika e rigetta le sanzioni alla Russia, Επέτειος του Όχι... 

Vàturu Erriu Onnis
Sa Defenza


Il patriota greco Tsipras ha dichiarato a chiare lettere di non essere disposto a scendere a patti con la Troika e di voler rivendicare la dignità che i governi corrotti passati di Nea Democrazia e Pasok non hanno mai avuto , anzi, hanno dimostrato d'essere genuflessi ai voleri della finanza mondiale e della Merkel, e non hanno espresso gli interessi del popolo greco che hanno di fatto ridotto in schiavitù e alla fame; 

Peccato che Tsipras abbia dichiarato di essere dalla parte del Renzi nostrano, che tutti NOI cittadini indignati e ligi al dovere aborriamo e rigettiamo, in quanto dimostra d'essere la quinta essenza al servizio della élite private e della finanza mondiale,  e similmente ai governi passati  greci, si sono trasformati in uno zerbino della Germania, mettendoci l'anello al naso come fossimo zimbelli; 

al contrario la forza che pervade Tsipras è la dignità umana e la lealtà stessa messa al al servizio del popolo, e NOI,  lo apprezziamo profondamente e speriamo che apra gli occhi sugli alleati italioti che vuole al suo fianco (Renzi), perdendoli per strada,  le qualità di Tsipras e di Syriza son cosa troppo grande per essere strumentalizzata dalla "sinistra" filosionista italiota che è espressione di una élite di finanzieri e di una  oligarchia vecchia e stantia che s'è rigirata contro il suo popolo, e  torna come i cani a mangiare il proprio vomito essendo divenuta  serva, al poi, della finanza globale, anziché del socialismo... evapaunova

Cosa ci fa un uomo di tutto tondo come Tsipras con un omino della provvidenza come Renzi?

Alexis Tsipras è un grande politico, che se confrontato al leader italiota, diviene suo malgrado una stella di prima grandezza; una nazione come la Grecia, che ha un debito di oltre 248 miliardi di euro nei confronti  dei creditori europoidi, che l'hanno devastata e ridotta in miseria con la loro austerità, il nuovo governo ha dinnanzi a se tutta la prepotenza dei finanzieri nordici che le incutono paura con l'intimidazione e  ricatti, pongono davanti a loro lo spettro della fame rivendicando con perfidia la restituzione dei loro soldi. 
Il nuovo governo, di questa piccola nazione a differenza di altre "grandi" nazione come ad esempio l'Italia, mostra tutto il suo orgoglio e sovranità di popolo quando dice all'europa dei nordici russofobi  che non essendo stata consultata Atene , rigetta il piano di sanzioni alla Russia. euobserver
Quanta forza, dignità e determinazione dimostra questa piccola nazione , nulla a che vedere con la serva d'europa di Renzi.


Yanis Varoufakis un docente australiano tornato in patria per lottare e dare dignità alla nazione greca, tira fuori tutta il suo orgoglio e lo dimostra nelle dichiarazioni che seguono.
Il nuovo Ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis prima delle elezioni ha spiegato: " La Troika cerca di strangolarci e fa pressione sulla scelta democratica intimandoci: o seguite i nostri ordini oppure vi gettiamo nell'inferno. stanno cercando di terrorizzare gli elettori greci." fdf
Alla domanda, e se non riesce a raggiungere nessun accordo con la Germania e i forti creditori?
" Lo dico chiaro: è meglio la morte." ha detto Varoufakis, "dobbiamo recuperare la nostra dignità. Lo spirito che il 28 ottobre del 1940, ci fece dire 'NO' all'ultimatum dell'Italia di Mussolini. Anche allora non avevamo i mezzi per dire NO eppure l'abbiamo detto. Dobbiamo riprendere lo spirito del 28 ottobre. Επέτειος του Όχι."

Nelle prime ore del mattino del 28 ottobre 1940 venne così recapitato al primo ministro greco, Ioannis Metaxas, da parte dell'ambasciatore italiano Emanuele Grazzi, un ultimatum nel quale si intimava di lasciar entrare l'esercito italiano nel territorio greco per occupare determinati punti strategici con lo scopo di contrastare l'esercito inglese. Le richieste di tale ultimatum, umilianti e degradanti per la Grecia, dovevano essere accettate entro tre ore dalla ricezione dello stesso. Tre ore dopo, però, arrivò το μεγάλο Όχι, il grande no, con il quale la Grecia rifiutò le condizioni imposte da tale ultimatum. L'esercito italiano, che si trovava in Albania, varcò il confine e invase il territorio greco, subendo, contrariamente alle aspettative, una pesante sconfitta.wikipedia

Fu allora che iniziò il non ricordato olocausto greco , con l'intervento di Hitler a sostegno delle malandate perdenti truppe italiote...

In risposta alle umiliazioni dettate dalla troika di questi anni , Varoufakis ha rammentato la resistenza greca della seconda guerra, per ridare la speranza ad un popolo dilaniato dall'austerità imposta dalla finanza tedesca ed europoide.

 Il programma del Ministro Varoufakis: Meno austerità e più espansione, il programma di solidarietà sociale di emergenza, distruzione del sistema oligarca greco,  la trasformazione del debito greco , (17mld di € da onorare solo quest’anno) in una specie di bond-monstre a scadenza illimitata, da pagare quando il Paese sarà tornato a crescere stabilmente, e dagli interessi tagliati per evitare una spaventosa Grexit, l’uscita della Grecia dall’euro. wired.

LA PICCOLA DISGRAZIA: UNA NUOVA POLITICA PER LA GRECIA
Per la Cancelliera questo adesso rappresenta l’occasione per una delle sue famose inversioni di marcia, come ha fatto sul nucleare. Il proseguimento della politica attuale sarebbe l’alternativa più azzardata. Se qualcuno dice che l’eurozona può sopravvivere senza subire danni da un’uscita della Grecia, magari ha ragione. Ma può anche essere che si arrivi a una reazione a catena politica ed economica, che magari include anche l’Italia.
Chi, in quanto essere umano razionale, ha di fronte queste opzioni, comprenderà il cambiamento della politica verso la Grecia in quanto male necessario.
Perciò ritengo più probabile che la Merkel si dirigerà verso Tsipras e faccia un accordo che limiti i costi dichiarati per il bilancio federale e che permetta a Tsipras di tirar fuori la Grecia dal pantano con un forte programma di ripresa e una moneta complementare. Allora anche noi saremmo come Winston Churchill vedeva gli Americani: alla fine fanno sempre la cosa giusta, ma non prima di aver sperimentato tutte le alternative.
Tuttavia il pericolo consiste nel fatto che non tutti gli attori in questo conflitto pensano razionalmente, o che o l’uno, o l’altro, si sbaglino nel valutare. Quest’ultima sarebbe l’eventualità, nel caso in cui la Merkel desse forse fiducia a chi minimizza le conseguenze dell’uscita greca [dall’euro]. Oppure può anche essere che Tsipras se la giochi, sottovalutando le conseguenze di un “haircut” unilaterale. Noi siamo in una situazione in cui la soluzione della crisi dell’euro è a portata di mano, ma lo è anche il profondo abisso di una rottura dell’eurozona.
Siamo arrivati a un bivio in cui dobbiamo decidere tra la nostra ideologia e il futuro dell’euro. scenarieconomici
La piccola Grecia dimostra attributi che nazioni più grandi e ricche non hanno mostrato, anzi... speriamo in questa piccola nazione che dia l'avvio dell'abbattimento di questo sistema europoide tiranno che affama i popoli e distrugge la dignità umana.



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