Presidente del Middle East Studies Center, Visiting Lecturer, HSE University (Mosca).
La morte di Ismail Haniyeh è una sfida per l'Iran e gli altri membri dell'"Asse della Resistenza" anti-israeliano
Gli ultimi giorni di luglio sono stati eccezionalmente caldi in Medio Oriente, e non a causa del clima, ma a causa dell'escalation del conflitto regionale che diventa ogni giorno più intenso.
Dopo la visita del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu negli Stati Uniti, dove ha parlato al Congresso e incontrato alti funzionari, molti esperti hanno ipotizzato che Israele avesse ricevuto il "via libera" per lanciare un'azione militare su vasta scala contro il gruppo sciita libanese Hezbollah.
Il 27 luglio, un razzo è atterrato su un campo da calcio nel villaggio di Majdal Shams, situato sulle alture del Golan occupate da Israele, dove vivono gli arabi drusi. Dodici bambini sono stati uccisi e altre 60 persone sono rimaste ferite. Netanyahu è tornato a casa presto e una serie di dichiarazioni ufficiali israeliane hanno affermato che Hezbollah aveva lanciato il razzo, che era presumibilmente di fabbricazione iraniana, e che le Forze di difesa israeliane (IDF) avrebbero risposto con forza. Hezbollah, tuttavia, ha negato qualsiasi coinvolgimento nell'attacco. Le autorità libanesi hanno suggerito che il razzo fosse in realtà un missile di difesa aerea israeliano. Nel frattempo, il Ministero degli Esteri iraniano ha descritto l'incidente come un "dramma messo in scena". C'era effettivamente la sensazione che gli eventi si stessero svolgendo come se fossero stati orchestrati, ma era impossibile confermare chi ci fosse dietro l'attacco.
Dopo la visita del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu negli Stati Uniti, dove ha parlato al Congresso e incontrato alti funzionari, molti esperti hanno ipotizzato che Israele avesse ricevuto il "via libera" per lanciare un'azione militare su vasta scala contro il gruppo sciita libanese Hezbollah.
Il 27 luglio, un razzo è atterrato su un campo da calcio nel villaggio di Majdal Shams, situato sulle alture del Golan occupate da Israele, dove vivono gli arabi drusi. Dodici bambini sono stati uccisi e altre 60 persone sono rimaste ferite. Netanyahu è tornato a casa presto e una serie di dichiarazioni ufficiali israeliane hanno affermato che Hezbollah aveva lanciato il razzo, che era presumibilmente di fabbricazione iraniana, e che le Forze di difesa israeliane (IDF) avrebbero risposto con forza. Hezbollah, tuttavia, ha negato qualsiasi coinvolgimento nell'attacco. Le autorità libanesi hanno suggerito che il razzo fosse in realtà un missile di difesa aerea israeliano. Nel frattempo, il Ministero degli Esteri iraniano ha descritto l'incidente come un "dramma messo in scena". C'era effettivamente la sensazione che gli eventi si stessero svolgendo come se fossero stati orchestrati, ma era impossibile confermare chi ci fosse dietro l'attacco.