Un partecipante a una competizione di hacking offline Hackathon 2022, a Calcutta, in India, il 29 luglio 2022. © Sankhadeep Banerjee/NurPhoto via Getty Images |
La nuova legislazione prevede sanzioni fino a 30 milioni di dollari per le violazioni dei dati, ma solleva preoccupazioni sulla sorveglianza del governo
I legislatori indiani hanno approvato una legge sulla protezione dei dati che monitorerà il modo in cui le aziende tecnologiche elaborano i dati degli utenti tra le critiche secondo cui la legislazione conferisce al governo ampi poteri per aumentare la sorveglianza. La legge, in elaborazione da sei anni, prevede sanzioni fino a 2,5 miliardi di rupie (30 milioni di dollari).
I critici affermano che il governo del primo ministro Narendra Modi sta cercando di indebolire la legge sul diritto all'informazione (RTI), introdotta nel 2005 per promuovere la trasparenza e la responsabilità delle autorità pubbliche. La legge RTI è stata approvata quando era al potere un governo di coalizione guidato dal Congresso, ora il principale partito di opposizione dell'India.
I legislatori indiani hanno approvato una legge sulla protezione dei dati che monitorerà il modo in cui le aziende tecnologiche elaborano i dati degli utenti tra le critiche secondo cui la legislazione conferisce al governo ampi poteri per aumentare la sorveglianza. La legge, in elaborazione da sei anni, prevede sanzioni fino a 2,5 miliardi di rupie (30 milioni di dollari).
I critici affermano che il governo del primo ministro Narendra Modi sta cercando di indebolire la legge sul diritto all'informazione (RTI), introdotta nel 2005 per promuovere la trasparenza e la responsabilità delle autorità pubbliche. La legge RTI è stata approvata quando era al potere un governo di coalizione guidato dal Congresso, ora il principale partito di opposizione dell'India.