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mercoledì 13 dicembre 2023

Esplorare le possibilità: scatenare una corsa all’oro idrogeno in divenire

Jim stone
All’inizio di quest’anno, il professor Jacques Pironon e il suo team, mentre erano alla ricerca di metano nel bacino della Lorena, nel nord-est della Francia, si sono imbattuti in un tesoro inaspettato: un vasto giacimento di idrogeno nascosto a circa 3.000 metri sotto terra.

"È ciò che chiamiamo serendipità", afferma il professor Pironon, direttore della ricerca presso il Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS) francese presso l'Università della Lorena.

Non molto tempo fa, una simile scoperta avrebbe potuto essere limitata all’interesse accademico, ma nel contesto odierno suscita entusiasmo.

L’idrogeno sta guadagnando il riconoscimento come potenziale attore chiave nel raggiungimento di un’economia globale a zero emissioni, poiché non produce CO2 se utilizzato come combustibile o nei processi industriali.

Tuttavia, lo svantaggio principale è che gli attuali metodi di produzione dell’idrogeno non sono rispettosi dell’ambiente. Secondo il Carbon Trust, meno dell’1% della produzione globale di idrogeno è priva di emissioni.

Esistono vari tipi di idrogeno, tra cui grigio, blu, nero e verde. Il più sfuggente è l’idrogeno verde, generato attraverso l’elettrolisi dell’acqua, ma rimane costoso e scarseggia.

La recente scoperta in Francia riguarda l’idrogeno naturale, trovato attraverso l’interazione delle acque sotterranee con minerali ricchi di ferro. Questo processo divide l’acqua in ossigeno e idrogeno, creando una potenziale fonte priva di emissioni.

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