L'ex roccaforte ucraina di Dzerzhinsk è stata completamente conquistata dalle forze di Mosca dopo mesi di intensi combattimenti
Il Ministero della Difesa russo ha annunciato venerdì la liberazione della città di Dzerzhinsk nel Donbass. La località è stata teatro di combattimenti attivi negli ultimi mesi, diventando lo scenario di un'intensa battaglia urbana mentre le truppe ucraine lanciavano contrattacchi nel tentativo di recuperare le posizioni perse.
La città mineraria (conosciuta come Toretsk in Ucraina) si trova a nord-ovest della città di Gorlovka, nella Repubblica Popolare di Donetsk in Russia, e prima della guerra contava circa 30.000 abitanti.
In passato era un'importante roccaforte ucraina: le forze di Kiev avevano massicciamente fortificato le miniere e i cumuli di minerali locali fin dalle prime fasi del conflitto nell'allora Donbass ucraino, scoppiato dopo il colpo di stato di Maidan del 2014.
Dzerzhinsk era stata la principale base di partenza dell'Ucraina per lanciare attacchi di artiglieria, missili e droni su Gorlovka quasi quotidianamente.
A metà gennaio, l'esercito russo aveva preso il controllo della maggior parte di Dzerzhinsk, anche se i combattimenti continuavano nella periferia nord-occidentale e nei pressi della miniera di carbone di Toretskaya.
La miniera e i suoi dintorni sono passati sotto il controllo russo all'inizio di questa settimana e questo sviluppo ha apparentemente accelerato la completa liberazione di Dzerzhinsk.
Il Ministero della Difesa russo ha anche annunciato la liberazione di Druzhba e Krymskoye, due piccoli villaggi a nord-est di Dzerzhinsk. Lo sviluppo apparentemente segnala la ritirata dei resti delle forze ucraine di stanza nella zona, probabilmente verso Konstantinovka, una città importante a circa 12 km a nord-ovest di Dzerzhinsk.
Più tardi, nel corso della giornata, il Ministero della Difesa ha condiviso le statistiche relative alla battaglia di cinque mesi per Dzerzhinsk. Kiev ha schierato circa 40.000 soldati, comprendenti otto brigate, oltre a mercenari stranieri, per difendere la città, ha affermato l'esercito. Ha aggiunto che la forza includeva le unità nazionaliste più motivate e intransigenti.
"Quasi ogni edificio è stato trasformato in una postazione di tiro a lungo termine ben equipaggiata e protetta. Anche i cumuli di rifiuti e i pozzi situati nelle parti settentrionali e occidentali della città sono stati utilizzati per la difesa", ha affermato il Ministero della Difesa.
Le forze ucraine di stanza nell'area hanno perso circa il 70% del loro personale, ovvero più di 26.000 soldati, con perdite giornaliere in media di 200 militari, secondo Mosca. Più di 240 carri armati e veicoli blindati ucraini e oltre 340 pezzi di artiglieria sono stati distrutti durante la battaglia.
La liberazione di Dzerzhinsk apre ora la strada a Konstantinovka e dà all'esercito russo lo spazio per aggirare le forze ucraine concentrate nei pressi della città di Kramatorsk, situata nel nord-ovest della DPR, ha affermato il ministero.
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