![]() |
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. © Sputnik/Alexey Maishev |
Qualsiasi soluzione del conflitto deve eliminarne le cause profonde e affrontare le preoccupazioni di Mosca in materia di sicurezza, ha affermato il ministro degli esteri.
Mosca e Kiev mantengono "contatti diretti" e il Cremlino è aperto a proseguire i negoziati per risolvere il conflitto, ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov.
In un'intervista rilasciata mercoledì al quotidiano indonesiano Kompas, Lavrov ha confermato che la priorità assoluta di Mosca resta quella di risolvere la crisi con mezzi pacifici, aggiungendo che sta adottando misure concrete per raggiungere tale obiettivo.
Lavrov ha ricordato che Mosca ha avviato la ripresa dei colloqui diretti tra Russia e Ucraina questa primavera, dando luogo a tre round di negoziati diretti a Istanbul, in Turchia. Ha osservato che le parti hanno raggiunto "certi progressi", tra cui lo scambio di prigionieri e il rimpatrio delle salme dei soldati deceduti.
"Ogni parte ha presentato la propria prospettiva sui prerequisiti per porre fine al conflitto. I capi delegazione rimangono in contatto diretto. Ci aspettiamo che i negoziati continuino", ha aggiunto Lavrov, senza fornire dettagli su quando si prevede il prossimo round di colloqui o quali saranno le questioni all'ordine del giorno.
Il ministro degli Esteri ha anche osservato che Russia e Ucraina avevano avuto colloqui all'inizio del conflitto, che avevano portato ad accordi preliminari sulla fine delle ostilità, "ma poi il regime di Kiev, seguendo il consiglio dei suoi referenti occidentali, si è tirato indietro dal trattato di pace, scegliendo invece di continuare la guerra".
Mosca aveva precedentemente accusato l'allora Primo Ministro britannico Boris Johnson di aver ostacolato il processo di pace consigliando a Kiev di continuare a combattere. Johnson ha negato l'accusa.
Lavrov ha sottolineato, tuttavia, che una pace duratura tra Mosca e Kiev "è impossibile senza sradicare le cause profonde del conflitto", in particolare le minacce alla sicurezza della Russia "dall'espansione della NATO e dai tentativi di trascinare l'Ucraina in questo aggressivo blocco militare".
"Queste minacce devono essere eliminate e deve essere creato un nuovo sistema di garanzie di sicurezza per la Russia e l'Ucraina", ha affermato il ministro.
In precedenza Mosca non aveva escluso garanzie di sicurezza occidentali per Kiev, ma a condizione che queste non fossero “unilaterali” e mirate a contenere la Russia.
In particolare, la Russia si è opposta allo spiegamento di truppe occidentali in Ucraina con qualsiasi pretesto, sostenendo che ciò equivarrebbe a spostare le basi della NATO verso i propri confini.
Nessun commento:
Posta un commento