Un nuovo studio sottoposto a revisione paritaria ha rilevato negli esseri umani la presenza di oltre 3.600 sostanze chimiche approvate per il contatto con gli alimenti in imballaggi, utensili da cucina o attrezzature per la lavorazione degli alimenti, aggiungendosi all'elenco di sostanze tossiche in gran parte non regolamentate.
Il rischio di esposizione a questa sostanza chimica è stata rilevata nel sangue umano, nei capelli e nel latte materno. Tra questi ci sono composti noti per essere altamente tossici, come PFAS, bisfenoli, metalli, ftalati e composti organici volatili. Molti sono associati a cancro, disturbi ormonali e altri gravi problemi di salute.
Tuttavia, molte altre sostanze, come gli antiossidanti sintetici usati come conservanti e gli oligomeri che stabilizzano gli inchiostri sulle confezioni, sono sostanze con profili tossicologici pubblicati molto limitati. Gli autori dello studio affermano che il divario di conoscenza evidenzia la necessità di un ulteriore esame delle sostanze chimiche che entrano in contatto con gli alimenti.