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FRANCESCO BORGONOVOIl patron del World Economic Forum sforna un altro libro, un ricettario di banalità con un’unica «narrazione»: I complotti, tra i tanti lati negativi, ne hanno almeno uno positivo: sono interessanti, talvolta persino divertenti. I piani per la conquista del mondo stilati dalle società segrete nel corso della Storia - per quanto malvagi - risultano comunque affascinanti, ricco materiale per documentari e libri inchiesta. Ebbene, le idee di Klaus Schwab, fondatore del World economic forum (WEF) e teorizzatore del Grande Reset, non hanno nemmeno questo pregio. Anzi, sono di una banalità sconcertante. A ben vedere, non si tratta nemmeno di complotti, perché Schwab non fa mistero di nulla, mette tutto nero su bianco in pagina, espone la sua visione del mondo e i suoi progetti di cambiamento epocale in libri che hanno larghissima diffusione. È come se l’uomo nascondesse le sue trame in pie- na luce: i suoi tomi sono talmente noiosi che viene da abbandonare la lettura dopo un paio di pagine, dunque com- prendere che cosa egli abbia in mente è veramente un’impresa. Pagina dopo pagina bisogna farsi forza, impedire agli occhi di chiudersi e cercare di farsi largo tra le montagne di fuffa che Schwab accumula senza rimorsi.