Evidentemente il 'concorso' per la vincita natalizia di tre miei libri con dedica non ha trovato ancora il favore dei lettori che si sono arresi davanti alle difficoltà di dare un senso al minuscolo oggetto che (abbiamo avvertito) non è ornamentale, 'solo ornamentale', ma anche e soprattutto scritto.
Decus, symbolum e sonus sono da considerarsi intrecciati ma l'ultimo è quello che spiega il senso, il significato del manufatto bronzeo. Ho dato qualche suggerimento per la interpretazione ma il consiglio di stare attenti alla 'femminilità' di uno dei segni evidentemente non è bastato.
Procedo ora in maniera più esplicita e dico che il bottone (anche quelli di oggi, dopo 3500 anni hanno la stessa precisa forma) ha il corpo centrale in forma conica e mammillare'.
Ora, se esaminate anche gli altri minuscoli bottoni studiati dal Lilliu (figg. 334, 335, 336) noterete che possiedono il 'breve listello per l'attaccatura' ovvero il fermaglio. Ideograficamente si comprende che fermaglio + 'mammilla' danno ' Sicurezza del vigore ' (il senso simbolico del seno femminile in tutte le culture antiche). In all. pubblico un altro bottone della raccolta lilliana ossia il numero 334.
Stavolta la 'mammilla' è completata con un 'capezzolo' che è un ornamento in forma di protome taurina; ornamento ben diverso dal 'nuraghe' che si presenta nel bottone del nostro concorso epistemologico.
Ora la domanda che, se riceve giusta risposta, risolve il rebus che inizia per 'sicurezza, certezza del vigore': che ci sta a fare una protome taurina come decoro o ornamento?
Che ci sta a fare un decoro o un ornamento reso con la forma del nuraghe? Oppure. Come si spiega (con quale espediente scrittorio si realizza) il senso completo dell'espressione apotropaica presente nei bottoni? Primo bottone: CERTEZZA DEL VIGORE... Secondo bottone: CERTEZZA DEL VIGORE...

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