giovedì 21 luglio 2022

L'invidia



 

Colonized, mocked, invaded, overthrown, humiliated, plundered, exploited, occupied, filed, dejected, demotivated, taxed and harassed, vilified and persecuted, considered bandits and delinquents, but also envied and copied, Italy, we do not need you, abandon us to our destiny, we will become in a few years, without dependencies and chains, the richest and most cultured people on the planet.
Colonizzati, derisi, invasi, spodestati, umiliati, depredati, sfruttati, occupati, schedati, avviliti, democidati, tassati e tartassati, vilipesi e perseguitati, considerati banditi e delinquenti, ma anche invidiati e copiati, italia, non abbiamo bisogno di te, abbandonaci al nostro destino, diventeremo in pochi anni, senza dipendenze e catene, il popolo più ricco e più colto del pianeta.
Un concetto va espresso forte e chiaro, noi, i sardi, siamo il popolo cosiddetto "italiano" che ha conservato più di qualsiasi altro le proprie caratteristiche, peculiarità, senso etnico, orgoglio nazionale (spesso volatile), lingua e tradizioni, il nostro artigianato è particolarissimo e originale, detto con una parola, siamo un popolo unico, il popolo più originale, più "ancestrale", il che, in epoca di globalizzazioni ha la sua enorme valenza.
Parliamo la lingua occidentale più antica, quella che ha interagito da dominante su tutte le altre, il nostro territorio è un immenso santuario a cielo aperto, dappertutto esistono le dimostrazioni che la Sardegna è la terra più anticamente abitata, la longevità dei sardi è seconda solo a gli abitanti di una isoletta giapponese.
Nonostante tutto questo, o forse proprio per questo, siamo uno dei popoli più invidiati e più "studiati", senza dimenticare il fatto che i cosiddetti italiani discendono dalla nostra cultura.
Da ora in poi rimetteremo le cose a posto, e definiremo gli italiani "sardi", come è giusto che sia, e penisola sarda lo stivale erroneamente definito italiano.
Senza la civiltà sarda non sarebbe potuta esistere l'italia, capiamo benissimo che verso di noi sia in atto una sorta di discredito, dettato da uno dei peggiori sentimenti: l'invidia.
Se la storia che vi raccontano con maligne falsità fosse correttamente diffusa, questo illusorio sistema crollerebbe in poco tempo.
Il colonizzato mai e poi mai potrà vantare una storia e una cultura superiore a quella del colonizzatore, sarebbe necessario stravolgere concetti che sono funzionali al loro dominio.
Sarebbe devastante la scoperta che le civiltà occidentali non hanno radici judaico cristiane, ma sardiane, come viene suggerito da chi ha studiato seriamente tutte le antiche civiltà . 
O forse hanno paura della nostra ancestralità, creatività, della nostra spiritualità, del nostro concetto di onore, che definiscono in maniera dispregiativa come codice barbaricino.
E l'invidia e la paura portano frustrazione, fanno pronunciare concetti senza logica, senza senso, sono uno specchio che riflette una immagine che vorrebbero uguale alla nostra, ma ciò non avviene, perchè la nostra storia, checchè ne dicano i testi scolastici, ha generato la civiltà occidentale, invidia, solo invidia frustrante, e paura irrazionale, fatevene una ragione, popoli cosiddetti italiani.


:Mariano-Abis:


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