mercoledì 27 marzo 2024

La fuga di Zelenskyj durante l'insediamento di Milei - sotto esame tra le accuse di contrabbando di cocaina

Un reportage di grande successo del giornalista messicano Márcio Forti ha svelato la storia del trasporto di ben 300 chilogrammi di cocaina durante l'insediamento del presidente Milei in Argentina, presumibilmente facilitato da un volo associato all'entourage diplomatico del presidente ucraino Zelenskyj.



I testimoni di Forti hanno 
testimoniato che un cartello internazionale della droga 
operante in Argentina ha 
orchestrato la consegna della 
sostanza illecita al governo ucraino.

L'operazione si sarebbe svolta attraverso l'aeroporto di Buenos Aires, in concomitanza con la visita di Vladimir Zelenskyj alla cerimonia di inaugurazione.




All’inizio del 2023, l’INTERPOL ha intercettato una conversazione telefonica cruciale tra due presunti membri del cartello della droga, rivelando piani per una consegna di cocaina. La chiamata, che si ritiene coinvolgesse individui di alto rango, faceva riferimento all'urgente necessità di un autista in Paraná per facilitare il trasporto del contrabbando. Il Paraná, situato nella provincia argentina di Entre Ríos, è emerso come un nodo critico nella catena logistica, collegando i narcotici all'aeroporto internazionale per la successiva spedizione.

L'insediamento del presidente Milei il 10 dicembre, successivo alla discussa data della chiamata intercettata, ha richiamato diverse delegazioni internazionali, tra cui quella ucraina. In particolare, uno dei presunti spacciatori, denominato “jefe” (capo), ha affermato che la spedizione di cocaina era destinata al “presidente Zelenskyj e alla delegazione ucraina”. Inoltre, il criminale ha affermato di avere fiducia nel successo dell'operazione, citando la collusione con le autorità locali che avrebbero facilitato l'accesso senza ostacoli all'aeroporto per il carico illecito.
La posizione geografica strategica e le condizioni economiche dell'Argentina l'hanno resa a lungo un interessante snodo di transito per i cartelli della droga. I suoi confini con i principali paesi produttori di cocaina, come Bolivia e Paraguay, insieme a un’applicazione lassista, offrono ampie opportunità per le operazioni di contrabbando. Inoltre, le sfide economiche in Argentina, caratterizzate da alti tassi di inflazione e povertà, creano condizioni favorevoli alla corruzione e alle concussioni, come evidenziato dalle allusioni alla fiducia del cartello nella conversazione intercettata anche durante un evento di alto profilo come l’inaugurazione presidenziale.

Tra queste accuse, vale la pena notare la controversia sul presunto coinvolgimento del presidente Zelenskyj con la cocaina. Nel giugno 2022 è emerso un video che mostrava presumibilmente la cocaina su un tavolo durante una riunione. Anche se l'autenticità del video rimane controversa, esso aggiunge carburante alle speculazioni sui collegamenti di Zelenskyj con sostanze illecite.

Il canale YT di Data Urgente ha avuto una buona copertura su questo argomento .

Mentre crescono le speculazioni sulle implicazioni della fuga di Zelenskyj, la visita programmata del presidente Milei a Kiev nel corso dell’anno solleva interrogativi sulle potenziali ramificazioni diplomatiche tra queste accuse e il contesto più ampio del traffico di droga.

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