mercoledì 4 settembre 2024

ANGELA CELENTANO. TESTIMONIANZA ESCLUSIVA: “ULTIMA TRACCIA NEL NAPOLETANO, ERA UNA ROM”


Sa Defenza si è più volte occupata di indagare sul traffico di bambini, un mercato terribile che viene sottaciuto e che ha riguardato – e riguarda – particolarmente il Sud Italia, le minoranze rom e di stranieri. Abbiamo incessantemente denunciato che il traffico di bambini viene oggi nascosto mediante la copertura delle associazioni europee di volontariato, in particolare con i progetti Eramus ed Eramus+, veri e propri centri d’impiego per omosessuali degenerati, pedofili, tossicodipendenti e malati mentali, sponsor della pedofilia e della degenerazione statunitense “dem”, che riciclano non solo capitali di dubbia provenienza (sperperando denaro a destra e a manca), ma che permettono lo spostamento e la copertura di agenti stranieri, terroristi e il mantenimento di questo putrescente sistema di compravendita di minori (senza parlare delle ONG immigrazioniste, un vaso di Pandora oramai scoperchiato e sputtanato).

I risultati delle nostre indagini non hanno tardato ad attirare ritorsioni e conseguenze: minacce, attacchi hacker, strane accuse che suonano molto a sentenza di morte. Quanto tarderanno le immancabili accuse di violenza di genere, di essere delle spie russe o di terrorismo per tapparci la bocca? Poco, veramente poco, poiché se hanno messo Pavel Durov alle strette, accusandolo di aver favorito la pedofilia, a noi comuni mortali difensori della Sardegna e dell’Italia cosa potrebbe accadere? Di tutto. Chi è al potere, ha perso la testa. E ne siamo ben consapevoli.

“Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola” direbbe Giovanni Falcone, e da persone che si ritengono coerenti preferiamo combattere e morire contro questa dittatura imposta dai degenerati statunitensi che essere vili e servi di un sistema corrotto e putrescente. La libertà non ha prezzo. Ma chi fa parte della Falange Armata non lo può capire. Chi nasce servo, non può morire libero. Un servo avrà sempre paura della libertà. Noi, no. Ed è per questo che moriremo una volta sola.

E dopo questa introduzione necessaria - nonché indirizzata a chi ha già scritto e sta scrivendo le numerose condanne di morte (in lingua inglese ed 'israeliana') - , pubblichiamo, dopo la ricezione, la testimonianza esclusiva di chi afferma aver avuto notizie - anche se datate - di Angela Celentano, la bambina scomparsa 18 anni fa sul Monte Faito. Da quella scomparsa ad oggi, molte sono state le indagini, i presunti depistaggi e le contraddizioni che hanno portato, poco tempo fa, a seguire una pista che conduce addirittura in Turchia. Ma cosa si nasconde dietro? E’ mai possibile che la magistratura decida di occuparsi di un caso così vecchio e di focalizzare l’attenzione sulla Turchia? E per quale motivo? Oramai Angela, se ancora in vita, è ben che maggiorenne: è una donna, e non avrebbe memoria di nulla e nessuno. Quali ricatti ci sono ancora sotto? E che parte hanno avuto le istituzioni dell’epoca in tutto ciò? E perché 'riaprire' un caso basandosi sulla dichiarazione di qualcuno che ha fatto nel 2009 una confessione ad un parroco?

 

Non vorrei sembrare spietato, ma suona alquanto ridicolo, proprio come il fantomatico arresto di Matteo Messina Denaro in Olanda di qualche anno fa (settembre 2021), dove un ignaro signor nessuno è stato scambiato per il famoso boss oramai deceduto, ed è stato portato dalle autorità per le dovute verifiche (di Messina Denaro all'epoca non si aveva traccia biologica, che dovevano verificare? E poi, in Olanda nemmeno sanno cosa sia la Mafia, da dove era uscita fuori questa 'somiglianza'?).

Messaggi? Avvisaglie? Sembrerebbe proprio di sì, poiché quanti casi di “segnalazioni” finiscono con l’apertura di fascicoli, arresti, interrogatori e verifiche di persone sconosciute che vengono scambiati per ricercati internazionale? Pochi. Casi più unici che rari. Special modo in paesi che, permettetemi, se ne fottono altamente di tutto ciò che succede in Italia. Due pesi, due misure, ma solo quando c'è qualcosa da nascondere, o insabbiare. Dopo la Turchia, sarà la volta della Lapponia? A me viene alla mente il caso di Emanuela Orlandi...


Fonte: https://gds.it/articoli/cronaca/2021/09/10/matteo-messina-denaro-e-stato-arrestato-in-olanda-ma-fonti-ufficiali-smentiscono-e3be3074-3cc1-4e89-bf6f-eea9b32517ab/

Ebbene, lasciamo la parola alla nostra fonte, sottolineando che il vostro autore non vuole in alcun modo arrecare danno o dolore ai genitori di Angela Celentano, e che il testo ricevuto è arrivato mediante corrispondenza anonima, impossibile da reperire, utilizzando apposita messaggistica. Non si conservano, pertanto, indirizzi né contatti, e pubblichiamo il testo poiché abbiamo riscontri che sanno enormemente di credibilità (in particolare, sulla condizione del territorio campano). Abbiamo verificato le informazioni ricevute, e quanto raccontato combacia con le notizie diffuse dalla stampa dell'epoca.

***

Avevo circa 16 anni, non ricordo bene il quando, sono passati tanti anni. Ricordo, comunque, che si parlava di questa ragazza, che avrebbe dovuto avere tra i 14 e i 17 anni. Posso essere certo dell’intervallo temporale. Eravamo nel 2008 circa, forse 2009, e vi era Berlusconi al governo. Ricordo delle notizie della crisi economica, delle menzogne diffuse dai “berluscones” per farlo votare (“se vince Berlusconi mettono la dentiera a tutti gli anziani”, “aboliranno Equitalia”, “aumenteranno le pensioni”), quindi gli anni sono quelli.

Sono sicuro che si parlasse di Angela Celentano, perché, in quegli anni, un mio genitore lavorava per certi comuni del napoletano, tra cui Casamarciano, Cimitile, Nola e limitrofi. Il livello di corruzione di quei territori è enorme, e anche i miei genitori hanno pagato il prezzo della loro scelleratezza. Non hanno pagato tutto quello che avrebbero dovuto pagare, poiché la morte, alle volte, non è punizione sufficiente (spero che esista un inferno, ma non sarà mai peggio del territorio appena menzionato). Ricordo di certi carabinieri, che ho conosciuto personalmente, genitori di mie frequentazioni, che sempre nell’agronolano-baianese e nel napoletano si vantavano nei vari bar (con licenza di circoli associativi ricreativi) della loro tossicodipendenza; e che rivelavano apertamente informazioni riservate su casi concernenti stupri in famiglia. Ed ho personalmente visionato documenti del tribunale dei minori, che certe persone si portavano a casa per utilizzare in funzione di carta riciclata per le stampanti. Non parliamo, poi, di certi commenti sulle ragazzine che venivano violentate, che si prostituivano, o che erano coinvolte in condotte sessuali poco opportune negli istituti scolastici del territorio. La serietà e la professionalità non hanno mai raggiunto un livello di decenza in quelle zone.

Le "favelas" napoletane sono un tumore che andrebbe estirpato. E certi carabinieri farebbero bene a puntarsi una pistola alla bocca e a mettere fine ad una vita priva di significato; a maggior ragione dopo scandali annuali di imbrogli e compravendita di 'posti' negli esami di selezione nell’arma (esatto, con la lettera minuscola). E spero che queste mie dichiarazioni vengano pubblicate senza censura per quello che sono, poiché, dopo aver intrapreso una carriera in quel mondo e in quell’ambiente, ho deciso di non ritornarci mai più; e spero davvero che il Vesuvio erutti gas letali, così da purificare quelle terre, risparmiando tuttavia la bellezza dei musei e delle opere d’arte.

La storia inizia con un mio genitore che ritorna dal lavoro alquanto scosso: era stata trovata una ragazza a commettere un illecito, forse prostituzione o forse furto (o entrambi), e si notava chiaramente che era una minore. La ragazza era magrissima, puzzava tantissimo, le sue condizione igieniche erano precarie (e anche quelle di salute). Venne portata in custodia, per accertare le sue generalità, poiché era priva di documentazione. Qualche agente o lavoratrice sociale scorse una somiglianza con un identik posto da tempo su di una vecchia pila di faldoni, o nell’ufficio. Quel volto era di Angela Celentano, o meglio una ricostruzione fatta al computer che ritraeva una ragazza in carne rispetto alla magrezza di colei che era sul posto.

Vennero avviate le procedure dovute: analisi del sangue, di eventuali malattie, anche esami per verificare la presenza di violenze sessuali (se ricordo correttamente), e la misurazione del polso per verificare i valori minimi e massimi di età. Fu stimato che la giovane poteva avere tra i 14 e i 16, massimo 17 anni, ma la cosa più sconvolgente avvenne nei tempi successivi. L’esame del DNA rivelò, infatti, che vi era una corrispondenza del 99,9% con il DNA della madre, mentre una corrispondenza esattamente contraria con il DNA del padre. In un tempo lampo, insolito per la burocrazia e le amministrazioni della provincia del napoletano, avvennero una seria di telefonate, richiami, visite di personaggi mai visti prima, e si presentarono anche due zingari, rom, che si dichiararono genitori della ragazza. I documenti forniti da questi individui erano palesemente falsi, e il maresciallo in carica rilasciò la ragazza. Documenti falsi, badiamo bene, in una caserma. Alla domanda del mio genitore sul perché di quell’insolito gesto, il carabiniere dichiarò: “E’ la legge”. Ma non era così. Le telefonate avvenute erano state ascoltate, così come la voglia da parte del tribunale dei minori e relative istituzioni di levarsi dai piedi quel caso. Ricordo bene la faccia sconvolta del mio genitore, tra l’altra abituato alla corruzione e allo schifo tipico di quei comuni (coprivano addirittura abusi sessuali e di sostanze stupefacenti da parte di giudici e carabinieri); genitore che in quel momento non seppe che dire.

Domandando cosa fosse successo, mi raccontò del fatto, e che il finale non era stato, appunto, un “lieto fine”. Il tutto avvenne in più giorni, e ricordo, assolutamente, che io proposi, nella stupidità della mia giovinezza, di ospitare la ragazza in casa nostra il tempo necessario affinché si potesse provvedere ad un meritato esame (una sorta di gesto poco consueto, però in buona fede). Ma i tempi furono bruciati, la madre di Angela Celentano non poté essere contattata, e nemmeno il padre. Il caso doveva chiudersi.

Ora, perché tutta questa fretta? Pochi sanno che in quei territori vi è un culto satanista molto radicato. Sia per l’ignoranza della popolazione locale (terribile) che per l’esistenza di molte logge e seguaci di cabala e cultura esoterica tipicamente partenopea (anche i preti praticano la divinanza, storicamente monopolio dei gesuiti del posto). A ciò è bene aggiungere il fattore genetico che abbiamo poc’anzi menzionato. Per “gossip” della stampa del tempo, Angela Celentano non era figlia biologica del padre, bensì frutto di un tradimento. Il marito o compagno della madre di Angela, venuto a sapere dell’infedeltà, avrebbe pagato per il rapimento della piccola. Qui si aprono altre piste, molto inquietanti: chi fu incaricato del rapimento? Chi era davvero il padre non biologico di Angela? Perché la magistratura ha agito così? Quali altre forze vennero coinvolte? E perché sempre ai piedi di un monte fatto oggetto di rituali satanici? La vox populi in quelle terre spesse volte è esagerata: trasformano un topolino in una feria famelica. Ma ciò che resta di sicuro è la strana successione di eventi e contraddizioni che vogliono mascherare o la cattiva gestione di una giustizia ingiusta, corrotta e massonica, o un circuito che vede il coinvolgimento di istituzioni corrotte, traffici di bambini ed esoterismo. Tra “cerchi magici”, caserme degli orrori e pedofilia, io sono convinto sì che esistano gli idioti, ma che vengano sapientemente utilizzati da degenerati che siedono più in alto di coloro che occupano le amministrazioni comunali, provinciali e regionali. Spero che pubblicherete questa lettera poiché ho visto che Sa Defenza, che non conoscevo, è più attiva che mai nel trattare queste tematiche. Spero di non crearvi problemi”.

 

Fonte: https://notizie.virgilio.it/angela-celentano-e-arrivato-il-risultato-del-test-del-dna-sulla-ragazza-sudamericana-l-anuncio-dei-genitori-1558575

 

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Nota dell’autore

Confermiamo con la nostra fonte che in quelle zone vi era la presenza di un forte culto satanista, e che i traffici di bambini erano all’ordine del giorno. Napoli e provincia, o meglio tutta la Campania, è sempre stata territorio d’intelligence, di strani traffici, incrementati dal crollo del muro di Berlino; traffici che hanno conosciuto un vero e proprio "boom" a partire dagli anni 2000. Ricordiamo a chi si avvicina al mezzo secolo di età che siamo negli anni dei "Diavoli della Bassa modenese" ('97 - '98); delle bestie di Satana ('98-2000); dell'arrivo massivo di zingari dell'est nella provincia di Napoli: un "mix" esplosivo, terreno fertile per una serie di illeciti che si collegano tutti al traffico di minori.

Fonte: https://www.ilpaesedeicampi.it/la-genesi/

 

Fonte: http://leggendedinapoli.altervista.org/riti-satanici-sul-monte-faito/

 Satanismo, traffico di bambini e NATO

Abbiamo più volte menzionato la “Campania Connection”, la connessione campana che lega l’attuale dirigenze di intelligence agli ultimi e più importanti scandali nazionali ed internazionali. I nomi sono tanti, ma è bene ricordarli leggendo gli articoli che riporteremo a continuazione, poiché vi sono nomi importanti, pezzi grossi della politica, dell’esercito e dell’antimafia.

La Campania, e il Sud in generale, è stata venduta ai Servizi ed è diventata il paradiso dei Servizi falangisti, in una logica geopolitica che vede la contrapposizione tra Servizi democratici statunitensi (i pedofili) a quelli conservatori (quelli un po’ meno pedofili). E con Giorgia Meloni, di male in peggio!

Molti sono i monopoli di illeciti in Campania, tra cui: monopolio dell'immigrazione e della mafia nigeriana e africana; del mercato del falso (denaro, passaporti, vestiti e marche); della compra-vendita di cariche e posti nell'esercito; nella vendita di patenti e 'qualifiche' per far punteggio nei menzionati organismi; e si potrebbe continuare.

Ma perché proprio la Campania? La base navale NATO più importanted’Europa si trova a Napoli, e Napoli è anche la città di Raimondo Di Sangro, Principe di San Severo, creatore del culto egizio della massoneria illuminista, da cui sono nate e si sono sviluppate le varie massonerie sataniste e protosataniste. Napoli è la città più esoterica d’Europa, e non può che essere Napoli il fulcro da cui devono partire certi ordini, e dove devono avverarsi certi rituali sacrificali (ricordiamo che Salvatore Parolisi, del caso di Melania Rea, è campano, e che a Caserta, rifacendoci a Paolo Ferraro, venivano addestrati militari donne con allenamenti “sessuali” e “ritualistici”).

Ultimo punto, Angela Celentano è scomparsa mentre era in una gita organizzata dalla chiesa evangelica di Vico Equense. Le chiese evangeliche sono il culto degli zingari, special modo de "los gitanos", gli zingari non nomadi spagnoli, con i quali la comunità napoletana ha sempre avuto una sorta di "gemellaggio", con l'unica differenza che "los gitanos" hanno abbandonato da tempo il traffico di bambini (per la maggioranza).

Ribadiamo che non disponiamo del contatto della nostra fonte, e che ogni parola riportata punta a far luce sul caso, essendo compravati - e pubblici - i riscontri rintracciabili a mo' di fonti aperte. Sulle eventuali 'accuse', non siamo responsabili, anche se basterebbe controllare i "gossip" del tempo per farsi un'idea.

Articoli sulla "Campania Connection":

https://sadefenza.blogspot.com/2020/04/lo-stupido-piano-dei-5-stelle-che.html

https://sadefenza.blogspot.com/2020/05/la-tre-trattative-tra-mafia-e-5-stelle.html

https://sadefenza.blogspot.com/2019/03/il-vero-limite-dei-5-stelle-e-del.html

https://sadefenza.blogspot.com/2018/12/il-governo-non-conosce-vita-facile-e-si.html

https://sadefenza.blogspot.com/2019/10/quello-strano-accordo-tra-governo.html

 

 

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