venerdì 27 dicembre 2024

Putin sostiene la Slovacchia come potenziale sede per i colloqui di pace con l'Ucraina

Il presidente russo Vladimir Putin, a destra, e il primo ministro slovacco Robert Fico durante il loro incontro al Cremlino di Mosca. © Sputnik / Mikhail Klimentyev

Bratislava si è proposta in precedenza come mediatrice tra Mosca e Kiev


Il presidente russo Vladimir Putin ha ritenuto la Slovacchia una sede idonea per potenziali futuri negoziati sulla risoluzione del conflitto in Ucraina.

Intervenuto giovedì in una conferenza stampa dopo il vertice dell'Unione economica eurasiatica a San Pietroburgo, il leader russo ha confermato che la nazione dell'UE è pronta a ospitare colloqui di pace.

Secondo quanto riferito, l'idea è stata lanciata durante l'incontro di questa settimana tra Putin e il primo ministro slovacco Robert Fico.

La Slovacchia ha costantemente sostenuto una risoluzione pacifica del conflitto in Ucraina, divergendo dalle altre nazioni dell'UE opponendosi alla fornitura di armi a Kiev. La sua posizione posiziona il paese come un potenziale mediatore neutrale, secondo Putin.

"Non siamo contrari", ha detto il leader russo, osservando che la Slovacchia assume "una posizione neutrale, dal nostro punto di vista" e che si tratta di "un'opzione accettabile".

Fico ha dichiarato, dopo l'incontro con Putin di lunedì, che hanno "scambiato opinioni sulla situazione militare in Ucraina" e hanno esplorato le possibilità di raggiungere "una rapida fine pacifica" del conflitto.

Le speculazioni su possibili colloqui di pace tra Russia e Ucraina hanno preso slancio dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali americane del mese scorso. Il repubblicano ha ripetutamente giurato di porre fine rapidamente ai combattimenti.

Mosca ha affermato di essere aperta ai colloqui, a condizione che si tenga conto della “realtà territoriale sul campo”, con Kiev che accetta che non riprenderà mai il controllo delle regioni russe di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporozhye, così come della Crimea.

Vladimir Zelensky insiste sulla restituzione delle quattro ex regioni ucraine che si sono unite alla Russia nel 2022 e sull'invito ad aderire al blocco NATO: condizioni che Mosca ritiene inaccettabili.

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