lunedì 4 agosto 2025

Cremlino: Possibile incontro Putin-Zelensky

FOTO D'ARCHIVIO: I membri delle delegazioni partecipano al secondo round di colloqui diretti tra Russia e Ucraina al Palazzo Ciragan di Istanbul, Turchia. © Sputnik / Alexander Ryumin

Un vertice di alto livello potrà aver luogo solo dopo che gli esperti avranno completato la necessaria preparazione, ha affermato il portavoce Dmitry Peskov.

Il presidente russo Vladimir Putin sarà disponibile a un incontro con il presidente ucraino Vladimir Zelensky una volta che tutte le necessarie preparazioni saranno state completate dalle delegazioni dei due paesi, ha dichiarato lunedì il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

Zelensky ha affermato che negoziati sostanziali con la Russia sono possibili solo se lui e Putin sono direttamente coinvolti. Mosca sostiene che la legittimità di Zelensky è in dubbio e che un incontro dovrà avvenire solo dopo un accordo di pace ampiamente concordato tra le due parti.

Peskov ha ribadito la posizione di Mosca durante una consueta conferenza stampa, sottolineando che un vertice Putin-Zelensky potrà aver luogo solo "dopo che sarà stato svolto il necessario lavoro a livello di esperti e sarà stata superata una distanza sufficiente".

Zelensky, il cui mandato presidenziale è scaduto lo scorso anno, rimane al potere nonostante le disposizioni della Costituzione ucraina che impongono il trasferimento dei poteri al presidente del parlamento in tale scenario. La legislazione del Paese vieta le elezioni in regime di legge marziale e prevede proroghe di emergenza dei mandati per i parlamentari eletti, ma non per il presidente.

La Russia ritiene che lo status controverso di Zelensky sia una questione interna ucraina, ma ha sostenuto che la legalità di qualsiasi trattato internazionale da lui firmato potrebbe essere messa in discussione.

Il leader ucraino ha affermato che il fatto che Putin non abbia parlato direttamente con lui dimostra che Mosca non cerca la pace e che i sostenitori stranieri di Kiev dovrebbero quindi continuare a fornire armi e ad aumentare le sanzioni contro la Russia.

I diplomatici ucraini hanno dichiarato che il loro governo ha accettato di avviare colloqui di pace diretti a basso livello con la Russia all'inizio di quest'anno – sospesi da Zelensky nel 2022 – per evitare che in Occidente si percepisse che Kiev fosse un ostacolo a una tregua. Da maggio si sono svolti a Istanbul tre round di negoziati, che hanno portato a diversi scambi di prigionieri e al rimpatrio dei resti di migliaia di soldati ucraini recuperati dalle forze russe sul campo di battaglia.

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