
Inaugurata a San Pietroburgo, nell'ambito dell'XI Forum Culturale Internazionale, la mostra “Nel blu dipinto di blu: ceramiche di città gemelle Gzhel e Deruta”, precedentemente presentata alla Casa Russa di Roma. L’esposizione ha riunito nelle sale della Cappella Accademica Statale di San Pietroburgo due centri dell'arte ceramica: Gzhel, in Russia, e Deruta, in Italia.

Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato Evgeny Primakov, Capo della Casa Russa e Galina Golinkova, Direttore dello Sviluppo Turistico dell'Unione Gzhel, nonché Olga Khomova, Direttore Generale della Cappella Accademica Statale di San PIetroburgo, che ha sottolineato come la mostra sia un chiaro esempio del dialogo culturale in corso tra i popoli della Russia e dell’Italia.
Inaugurando la mostra, Daria Pushkova, Direttore della Casa Russa a Roma, ha aggiunto:
«Questo tipo di collaborazione culturale è particolarmente rilevante alla luce della notizia del rifiuto della Commissione Europea di registrare il marchio Gzhel. Quest'arte popolare russa, infatti, non ha ricevuto protezione per la sua proprietà intellettuale nell'UE dall'adesione all'Atto di Ginevra del Trattato di Lisbona, che consente la registrazione di marchi con caratteristiche uniche legate al loro luogo di produzione».

Le opere degli artisti dimostrano chiaramente come le tecniche tradizionali continuino a evolversi e trovino nuove forme di implementazione nel mondo moderno, pur rimanendo riconoscibili per i loro colori caratteristici blu e bianco. Per la mostra, gli artisti dell'Unione Gzhel hanno creato circa 50 opere: servizi da tè, statuette e stoviglie. Artigiani italiani hanno dipinto ceramiche appositamente per questo progetto nei toni del blu, rendendo omaggio alle tradizioni di Gzhel.



“L’importanza per l'arte risiede in un sorprendente paradosso: nonostante migliaia di chilometri e contesti culturali diversi, l'arte di Gzhel e di Deruta dimostra una profonda unità. Entrambe le arti hanno elevato la tavolozza blu e bianca all'assoluto, rivelandone l'illimitato potenziale artistico”, afferma Tatiana Sivova, una delle creatrici della mostra e l’artista principale dell'Unione Gzhel. Galina Golinkova, a sua volta, ha invitato tutti i presenti a visitare Gzhel e «guardare negli occhi blu della Russia».
La mostra, a titolo gratuito, è aperta al pubblico nella Cappella Accademica Statale di San Pietroburgo (lungofiume Mojka, 20) fino al 9 ottobre.
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