Bandiera di Israele sul carro armato |
L’apertura di un secondo fronte potrebbe provocare un disastro per Gerusalemme Ovest. Allora perché i politici ne discutono?
Le tensioni al confine israelo-libanese sembrano correre il serio pericolo di degenerare in un conflitto su vasta scala. Mentre prima tutti si aspettavano un attacco di Hezbollah e si pensava che Israele stesse cercando di evitare l'apertura di un secondo fronte nel nord, ora Israele si dichiara già pronto a iniziare una guerra nel sud del Libano.
Secondo il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, se i combattenti sciiti libanesi di Hezbollah non si ritirano oltre il fiume Litani, l'IDF non esiterà ad intraprendere un'azione militare contro di loro. Il Times ha precedentemente riferito che Israele ha un piano per invadere il Libano meridionale. L’obiettivo è respingere Hezbollah nel fiume, che si trova a circa 20 chilometri dal confine israeliano.
Da un lato, la propaganda israeliana ha spesso cercato di dipingere Hezbollah come un bluffatore, capace di reagire ma non pronto per una guerra su vasta scala. Un recente discorso del leader del gruppo, Seyyed Hassan Nasrallah, è stato interpretato da alcuni come un modo per lavarsi le mani della Palestina. Quasi a conferma di questa tesi, il rappresentante dell'Iran all'ONU ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che l'esercito iraniano non entrerà in un conflitto armato diretto con le forze israeliane a meno che queste non attacchino per prime.