Mi chiamo Olaf Jansen. Sono norvegese, anche se sono nato nella piccola città marittima russa di Uleaborg, sulla costa orientale del Golfo di Botnia, il braccio settentrionale del Mar Baltico.
I miei genitori stavano facendo una crociera di pesca nel Golfo di Botnia e si fermarono in questa città russa di Uleaborg al momento della mia nascita, il ventisettesimo giorno di ottobre 1811.
Mio padre, Jens Jansen, è nato a Rodwig sulla costa scandinava, vicino alle isole Lofoden, ma dopo essersi sposato si è stabilito a Stoccolma, perché la famiglia di mia madre risiedeva in quella città. A sette anni ho iniziato ad accompagnare mio padre nelle sue battute di pesca lungo la costa scandinava.
All'inizio della vita ho mostrato un'attitudine per i libri, e all'età di nove anni sono stato inserito in una scuola privata a Stoccolma, rimanendovi fino ai quattordici anni. Dopo questo ho fatto viaggi regolari con mio padre in tutti i suoi viaggi di pesca.
Mio padre era un uomo alto quasi un metro e novanta e pesava più novantasei chili, un tipico norvegese del tipo più robusto e capace di una resistenza maggiore di qualsiasi altro uomo che io abbia mai conosciuto. Possedeva la gentilezza di una donna in piccoli teneri gesti, eppure la sua determinazione e forza di volontà erano indescrivibili. La sua indole non ammetterà alcuna sconfitta.
I miei genitori stavano facendo una crociera di pesca nel Golfo di Botnia e si fermarono in questa città russa di Uleaborg al momento della mia nascita, il ventisettesimo giorno di ottobre 1811.
Mio padre, Jens Jansen, è nato a Rodwig sulla costa scandinava, vicino alle isole Lofoden, ma dopo essersi sposato si è stabilito a Stoccolma, perché la famiglia di mia madre risiedeva in quella città. A sette anni ho iniziato ad accompagnare mio padre nelle sue battute di pesca lungo la costa scandinava.
All'inizio della vita ho mostrato un'attitudine per i libri, e all'età di nove anni sono stato inserito in una scuola privata a Stoccolma, rimanendovi fino ai quattordici anni. Dopo questo ho fatto viaggi regolari con mio padre in tutti i suoi viaggi di pesca.
Mio padre era un uomo alto quasi un metro e novanta e pesava più novantasei chili, un tipico norvegese del tipo più robusto e capace di una resistenza maggiore di qualsiasi altro uomo che io abbia mai conosciuto. Possedeva la gentilezza di una donna in piccoli teneri gesti, eppure la sua determinazione e forza di volontà erano indescrivibili. La sua indole non ammetterà alcuna sconfitta.