La banalità del male preferisce avanzare, a volte, a piccoli passi ma, attualmente, dopo il riuscito colpo di stato di Maidan e il massacro di 14.000 russi cetnici, considerato non guerra ma pura e semplice pulizia etnica di ciò che risulta sgradevole nel corpo e nella vitalità alle "democrazie occidentali", è indubbio che assistiamo ad una accelerazione politica e guerrafondaia contro un sistema multipolare difeso da Russia, Cina, Pakistan, Brasile, Messico, Argentina, Sud Africa..., un sistema che preveda la collaborazione tra le nazioni e i popoli ed estingua i tratti nazisti egemonici delle bellicose armate di una civiltà in piena decadenza morale e culturale, presieduta come non mai da una fosca sbirraglia psicopatica.
Il confine finnico, presto inserito nei meccanismi di provocazione manifesti, è una dichiarazione di guerra aperta contro la Russia. 1340 Km di di dispositivi armati che obbligheranno le armate russe ad un logoramento estenuante. Potenziato dalle armate statunitensi disterà da San Pietroburgo 150 Km. Un'invasione del territorio russo che il malaffare politico militare sta contrabbandando come linea Marginot di difesa. Curioso che gli States si siano lamentate della estrema vicinanza di una base militare cinese situata a 9.000 km nelle isole Salomone.
Il linguaggio usato da questi spregevoli capo banda del malaffare ricorda nelle sue espressioni modalità di qualche decennio orsono e che in effetti non sono mai scomparse perché ben inserite appena velate dentro l'abbigliamento intimo che ha favorito stragi in tutto il pianeta, dall'Indonesia all'Iraq, dalla Siria all'Afghanistan con la comoda postazione del lancio di droni, naturalmente dopo aver ben giocato con l'aviazione, con i bombardamenti, con l'assassinio da fanteria, con gli stupri, con la droga in particolare per i più giovani... perché crescano yankee.
Il ministro per gli affari europei, il finnico Tytti Tupparainen, dopo ave collaborato con la sua congrega sul massacro fortemente voluto di ucraini mandati a morte come animali da macello, allo scopo di dimostrare la bestialità tutta russa della difesa del suo popolo, ha avuto la sfacciataggine di asserire "Che tipo di paese è la Russia, che tipo di regime ha: il suo leader è un dittatore spietato e non ci facciamo più illusioni su quello che sta facendo e sappiamo che può condurre una guerra che è quanto di più spietato, spregevole, brutale si passa immaginare" (vedi Analisi Difesa).
Tutti assieme, i vertici delle tre organizzazioni criminali di cui sopra, parlano all'unisono, con differenze irrisorie per quanto riguarda malafede, ipocrisia, cupidigia stragista.
Ma la Russia è il primo target dei "signori della guerra". Dietro di essa si aprono gli ampi spiazzi del continente asiatico. Sfondare in Russia, con un colpo di stato stile Gorbaciov/Eltsin, balcanizzare e condurla verso un neoliberismo più radicale, occidentalizzarla, frammentando le sue immense risorse culturali asiatiche...
Si spera ovviamente da parte del miserabile Occidente di travolgere India, Pakistan, gli stati islamici ex-sovietici... per giungere infine al Regno di Bengodi, subordinarlo con un "change regime" oppure con un violento attacco militare che parta dal Pacifico con il supporto decisivo degli avamposti dell'Australia e della Nuova Zelanda.
Possiamo definirlo "un libro di sogni". La ricchezza morale e culturale, le sue risorse energetiche, alimentari, minerarie rendono l'Asia tutta un'area assolutamente impenetrabile dal punto di vista militare ed ideologico, oltre che morale e sapienziale.
Credo che una qualche previsione mi sia possibile. La Russia, grazie al suo nazionalismo realmente sentito (vedi la guerra patriottica), alla sua cultura unitaria (pur tra ovvie disparità di visione), ad un conformismo antico ma pregno di solidarietà e di senso della storia antica e recente, resisterà davanti alla barbarie dell'Occidente, alla sua radicata banalità del male.
Se l'Occidente non conoscerà la sua rivoluzione, sbaragliando la banditaglia finanziaria-politica- militare-morale ora ai vertici di un sistema iniquo per i poveri della terra e per il pianeta, andrà incontro ad una catastrofe, ad un Armageddon che lo potrà cancellare, se non in questi anni, senz'altro nei prossimi decenni.
Speriamo nei giovanissimi americani, nei giovanissimi italiani, nei giovanissimi francesi…che possano in tempi non troppo lontani nel tempo, rovesciare il tavolo della banalità del male
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