"Spesso ci domandiamo come mai arrivano in italia barconi zeppi di immigrati clandestini, e certo, per la cultura che abbiamo ricevuto, siamo disposti ad accoglierli, e questo fatto lo trovo giusto solo in un caso, se provenienti da aree in cui la vita stessa è in pericolo.
Ma vale la pena domandarsi una cosa, come mai in ampi tratti di territori africani ci sono quei problemi?
Come mai hanno prospettato loro che in occidente avrebbero trovato le migliori condizioni di vita?
Questo fatto è palesemente truffaldino, bugiardo, e i maggiori danni li subiscono proprio quei migranti. Chi è stato costretto a lasciare la propria casa, sa benissimo che incontrerà difficoltà, ma una parte di loro, dei migranti africani, è costretta a lasciare la sua terra perchè qualcuno l’ha resa invivibile.
Per conto mio ho abbastanza chiara la strategia che genera tutto questo, e la riassumo così.
Le elite, quelle che detengono la maggior parte della ricchezza del pianeta hanno l’interesse a trovare, specie nel mondo occidentale, mano d’opera a prezzi irrisori, e certo la tradizione sindacale, specie quella italiana, pur con i suoi innumerevoli errori da collusione, stabilisce che i diritti dei lavoratori non vanno calpestati, e allora quale è la strategia per annichilire il radicalismo, che ha contraddistinto per lunghi scorci l’attività sindacale del passato?
Semplice, creare crisi lavorative fittizie, creare disoccupazione, introdurre in maniera forzosa mano d’opera a basso costo da quelle regioni martoriate da problemi ben più gravi, problemi che mettono in pericolo la vita, e il gioco è fatto.
Stanno in pratica creando una classe di nuovi schiavi, occidentali ed africani, al servizio dei loro affari.
E questo è un fetente progetto globalista, ordito da appetiti criminali che ha deciso di mandare in sofferenza tutto il mondo.
Gente che discende da antiche monarchie assolutistiche, che hanno visto come una disdetta la perdita del loro potere, e stanno lavorando per ristabilire, in altre forme, i loro antichi domini sul popolo, e ci stanno riuscendo.
Mi chiedo quando sarà che la gente capirà queste strategie, se le cose continuano ad andare come stanno andando, siamo destinati ad essere di nuovo schiavi, come lo furono interi popoli fino alla rivoluzione francese, che decretò la fine di quelle monarchie.
Non è tardi per ribellarci a questo disegno, ma più passa il tempo, più sarà difficile risollevarci."
Fin qui il testo da me consegnato (e pubblicato da ilsovranista.it).
Cosa aggiungere?
Le prime vittime delle fetenzìe sono evidentemente i migranti, se un essere umano lascia la sua casa, il suo paese, non è certo per soddisfare uno sfizio, ma indagare a fondo perchè ciò sia avvenuto, è assolutamente necessario.
Le oligarchie dominanti creano problemi (guerre, carestie, malattie) nei paesi in via di sviluppo, o sotto sviluppati, questo è indiscutibile, perchè lo fanno?
La risposta che mi viene spontanea è : per impossessarsi delle risorse locali.
Questo spopolamento, se ci pensate bene, sta avvenendo anche in Sardegna.
Lo voglio ripetere: "Questo spopolamento, se ci pensate bene, sta avvenendo anche in Sardegna."
E' evidentemente più facile per loro, rapinare risorse, in un posto scarsamente abitato, ecco la chiave di lettura che bisognerebbe analizzare, in presenza di migrazioni così massicce.
Il piano kalergi, redatto nel 1922, e in atto ai nostri tempi, che questo sito ha più volte citato e spiegato, prevede l'invasione dell'Europa da popolazioni africane e asiatiche.
Lo scopo di tale piano è creare una popolazione europea che perda le sue caratteristiche sia morfologiche che caratteriali.
Non è jolao che lo dice, lo dice il piano kalergi.
Secondo lui, un individuo che abbia perso parte delle sue caratteristiche riferibili al dna, perchè mischiata con altre etnie, sarà un individuo più facilmente "malleabile" sia in ambiti lavorativi che culturali (il radicalismo sindacale del passato dava molto fastidio alle oligarchie).
Quando accogliamo i migranti, facciamolo, si, ma non dimentichiamo di spiegare loro i motivi per i quali qualche criminale delle fetenzìe, lo abbia costretto a rischiare la vita, nel suo viaggio verso l'Europa.
Chissà che non capiscano il grande inganno che stanno subendo, e non rientrino, come è giusto che sia, nelle proprie terre di origine, per lottare proficuamente per il proprio futuro, perchè in Europa perderanno di certo le loro particolarità e il legame alle proprie terre di origine.
Col piano kalergi le fetenzìe stanno mettendo un nuovo tassello al loro obiettivo, creare nel pianeta una popolazione spersonalizzata, in vista di un unico governo mondiale.
E' stata istituita tanto tempo fa la giornata mondiale ( o forse mondialista) dedicata al migrante, ma una considerazione è obbligatoria: sancisce il diritto a migrare, ma paradossalmente non sancisce il diritto delle popolazioni migranti a ottenere le migliori condizioni per non dover migrare.
Affrontare il problema sotto questo punto di vista, mi sembra che sia più logico ed esaustivo, se non si va alle cause primordiali dei problemi, è difficile che essi possano essere risolti, sempre che le fetenzìe dominanti abbiano intenzione o convenienza a risolverli.
E infine, visto che la strategia è abbastanza chiara, per concludere vediamo di sintetizzare il piano, che è evidentemente un piano mondialista.
Creare condizioni (in africa o altrove) per rendere invivibili territori e società, è mondialismo.
Favorire migrazioni "bibliche" come quelle attuali è mondialismo.
Favorire esodi sistematici e pericolosi è mondialismo.
Generare illusioni verso quella povera gente è mondialismo.
Favorire accoglienze innaturali e cervellotiche a discapito dei tanti omicidi di stato in italia, è mondialismo.
Approvare leggi per abolire il reato di clandestinità è mondialismo.
Speculare sulla dabbenaggine di intere popolazioni è mondialismo.
Monetizzare sull'accoglienza forzosa è mafia mondialista.
Andare a "salvare" fino alle coste africane i cosiddetti profughi è mondialismo.
Far credere che dal contatto stretto tra religioni "opposte" possa nascere qualcosa di buono, è mondialismo.
In conclusione penso che ci sia da considerare la connivenza dei vertici di alcuni tra i maggiori partiti italiani, con il progetto mondialista di portare avanti migrazioni innaturali e globaliste.
Ogni popolo deve poter progredire nella sua terra senza ingerenze esterne, ogni aiuto comporta infatti una contropartita.
I missionarismi sappiamo bene dove portano.
Se poi un individuo vuole emigrare, dovrebbe essere libero di farlo, ma qui non si tratta di semplici emigrazioni, qui si tratta di una serie di piani ben organizzati per spopolare l'Africa e creare problemi in Europa, piani appunto, mondialisti, kalergiani.
E i politici che si prestano a questa che non può che essere definita invasione, sono, se non pesantemente collusi, succubi di interessi oligarchici dei cuculi delle fetenzìe.
Un popolo radicato nelle sue tradizioni, fedele agli usi dei suoi antenati, con una lingua condivisa, non è facilmente manipolabile da nuovi paradigmi.
Se pure accetterà tecnologie nuove, nuovi modi di ragionare, se pure assorbirà da altri popoli, quello che ritiene utile o bello, non si discosterà mai dagli stereotipi che ha inglobati nel suo essere individuo che possiede solide radici, che affondano sulla terra del substrato culturale della sua gente.
Un popolo con siffatte caratteristiche, se possiede una buona dose di orgoglio, sarà restio ad accettare nuove tendenze, e di conseguenza resisterà agevolmente agli attacchi globalistici, consumistici, e mondialisti.
Non mi stancherò mai di ripetere che i nazionalismi sono gli argini più efficaci contro il proliferare mondialista.
Certo è che nuovi concetti, presentati con la giusta dose di mielosità, affiancati da dimostrazioni che spingono alla parte opposta del rigore, dell'onore, e indirizzato verso il lascivismo facile e comodo dei costumi, possono disgregare antiche certezze, e qui entra il piano primogenito dei fetenti, il piano dulles.
Il lavorio continuo che le fetenzìe distribuiscono alla popolazione, con i media al loro servizio, unito al fatto che spingono a ripopolare territori con individui provenienti da altri continenti, alla fine qualche risultato riescono ad ottenerlo.
Due teorie elitarie, la dulles e la kalergi che si uniscono per disgregare il collante popolare identitario di nazioni e popoli, che di per se è il miglior argine al mondialismo.
Per dimostrare che l'identità di un popolo non ha grande valenza, cercano di screditare singole persone, facendo credere che sia la totalità della popolazione ad accettare i loro meschini paradigmi.
Indurre lo scadimento dei costumi, è una loro arma, occorre gente ben radicata nelle sue certezze, per resistere; loro, le fetenzìe, ci provano comunque.
E questa è la teoria dulles, per contro, la risibile teoria kalergi, quando afferma che ripopolando stati e nazioni, si indurrà col tempo a creare una razza meticcia più facilmente assoggettabile, fa acqua da tutte le parti.
Caso mai, con queste migrazioni forzose, si ingenerano forti contrasti, anche se il popolo che riceve queste migrazioni è un popolo accogliente.
Ogni forzatura ha la sua conseguenza.
Le elite, nonostante la loro grande potenza finanziaria e mediatica, sono fondamentalmente stupide, perchè non sanno che i loro meccanicismi non verranno accettati, la gente comune preferisce la naturalità.
E la ridicola pretesa di creare un nuovo ordine mondiale, sta già dimostrando i propri limiti, hanno fallito su tutti i fronti, la gente, quando ha capito, vince sempre.
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