lunedì 27 marzo 2023

Il presidente israeliano chiede di fermare la revisione giudiziaria

Israele: Tel Aviv proteste a favore della democrazia

https://www.rt.com/news/573651-israeli-president-calls-halt-judicial-overhaul
Le massicce proteste contro la controversa riforma minacciano la sicurezza, l'economia e la società della nazione, ha affermato Isaac Herzog

Domenica sera il presidente israeliano Isaac Herzog ha esortato il governo a porre un freno alla revisione giudiziaria controversa che ha scatenato mesi di proteste in tutto il paese.

I suoi commenti sono arrivati poche ore dopo che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha licenziato il suo ministro della Difesa, Yoav Gallant, che si era espresso contro la proposta di riforma. La mossa ha aggiunto carburante alle manifestazioni a livello nazionale, a cui sabato hanno partecipato oltre 600.000 persone, secondo i resoconti dei media locali.

Durante le ultime proteste, i manifestanti hanno bloccato completamente l'autostrada Ayalon a Tel Aviv, accendendo falò e cantando "democrazia". La polizia ha usato cannoni ad acqua per disperdere la folla.

Gli scontri sono scoppiati anche a Gerusalemme quando gli attivisti hanno sfondato le barriere e hanno ingaggiato la polizia fuori dalla residenza privata di Netanyahu.

Con l'intensificarsi delle proteste, Herzog è andato su Twitter, rivolgendosi a Netanyahu e alla coalizione di governo. "Per il bene dell'unità del popolo di Israele, per il bene della responsabilità, vi chiedo di interrompere immediatamente la legislazione", ha scritto, aggiungendo che le proteste stanno minacciando la sicurezza, l'economia e la società di Israele.

Anche l'ex primo ministro israeliano Naftali Bennett è intervenuto, affermando che la nazione "è in pericolo più che mai dalla guerra dello Yom Kippur", riferendosi al conflitto arabo-israeliano del 1973. Ha esortato Netanyahu a revocare il licenziamento del ministro della difesa, congelare la revisione giudiziaria e "entrare in un periodo di discussioni".

Domenica, dozzine di università israeliane hanno annunciato scioperi generali per il licenziamento di Gallant. In un comunicato congiunto, i vertici delle istituzioni hanno affermato che gli studi sarebbero stati sospesi a partire da lunedì mattina “sullo sfondo della prosecuzione del processo legislativo che mina le fondamenta della democrazia israeliana e ne mette in pericolo la continuità”.

Da gennaio si sono svolte massicce proteste in tutto Israele, innescate dai piani del gabinetto di Netanyahu di limitare il potere della Corte Suprema di pronunciarsi contro i rami legislativo ed esecutivo del governo, garantendo al tempo stesso alla coalizione di governo la maggioranza nel comitato che nomina i giudici.

All'inizio di questo mese, la coalizione di Netanyahu ha annacquato la proposta di riforma, diminuendo il numero dei rappresentanti del governo nel comitato giudiziario. La mossa è arrivata dopo una telefonata tra il primo ministro e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che ha espresso preoccupazione per la prevista revisione giudiziaria, secondo un alto funzionario statunitense.

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