Dichiarazione congiunta dei Ministri degli Esteri di Germania, Francia, Italia, Polonia, Spagna, Regno Unito e dell'Alto Rappresentante dell'Unione Europea.
Noi, Ministri degli Esteri di Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito, nonché l'Alto Rappresentante dell'Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, ci siamo incontrati oggi con il Ministro degli Esteri dell'Ucraina in un momento cruciale della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina.
Gli obiettivi di una pace completa, giusta e duratura per l'Ucraina e di una sicurezza duratura per l'Europa sono inseparabili. L'Ucraina deve prevalere.
Ecco perché dopo oltre 1.000 giorni di guerra illegale della Russia contro l'Ucraina, rimaniamo fermi nella nostra solidarietà. Continueremo a sostenere l'Ucraina nel suo diritto all'autodifesa contro l'aggressione russa.
Condanniamo con la massima fermezza la decisione della Russia di intensificare la sua guerra di aggressione attraverso attacchi brutali e deliberati contro le città e le infrastrutture civili critiche dell'Ucraina, tramite lo spiegamento di truppe della RPDC e l'uso di missili balistici a medio raggio per attaccare l'Ucraina.
Continueremo a sostenere l'Ucraina nel suo percorso irreversibile verso la piena integrazione euro-atlantica, compresa l'adesione alla NATO.
Continueremo a sostenere l'Ucraina nel suo percorso verso l'adesione all'Unione Europea.
Ribadiamo il nostro fermo sostegno a una pace globale, giusta e duratura in Ucraina, in conformità con il diritto internazionale, compresa la Carta delle Nazioni Unite, nel pieno rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina.
Aumenteremo gli aiuti militari, economici e finanziari all'Ucraina, anche mobilitando ulteriori finanziamenti europei.
Sottolineiamo che un'attuazione rapida e collettiva del prestito da 50 miliardi di dollari del G7, in cui gli europei svolgono un ruolo importante, aiuterà l'Ucraina a far fronte alle necessità urgenti, comprese quelle militari.
Restiamo impegnati a supportare la riparazione, il recupero e la ricostruzione dell'Ucraina, in coordinamento con i partner internazionali. URC 2025 sarà ospitato dall'Italia.
Continueremo a limitare l'accumulo di capacità militari della Russia. Continueremo a esercitare ulteriore pressione sulle fonti di entrate del Cremlino, inclusa l'energia.
Riaffermiamo il nostro impegno nei confronti della Formula di Pace del Presidente Zelenskyy, quale percorso credibile verso una pace giusta e duratura.
Non possono esserci negoziati di pace in Ucraina senza gli ucraini e senza gli europei al loro fianco.
Ci impegniamo a fornire all'Ucraina garanzie di sicurezza ferree, tra cui un affidabile supporto militare e finanziario a lungo termine.
Convinti che la pace in Ucraina e la sicurezza in Europa siano inscindibili, siamo determinati a restare uniti ai nostri partner europei e transatlantici per pensare e agire in grande per la sicurezza europea.
Riaffermiamo pertanto la Dichiarazione di Varsavia del 19 novembre 2024. Come elemento, dobbiamo migliorare l'accesso dell'industria europea della difesa ai finanziamenti pubblici e privati, al fine di colmare le lacune di capacità europee.
Riteniamo che questa sia un'opportunità per rinnovare le fondamenta dell'Alleanza transatlantica con gli Stati Uniti d'America rafforzando la NATO e garantendo un'equa condivisione degli oneri all'interno dell'Alleanza, anche attraverso maggiori sforzi dell'UE in materia di sicurezza e difesa, e per costruire un'Europa più sicura e più unita.
A tal fine, ribadiamo il nostro fermo impegno a favore di un'architettura di sicurezza europea basata sui principi della Carta delle Nazioni Unite e dell'OSCE.
Abbiamo anche discusso della situazione attuale in Siria. Dopo la caduta del regime di Assad, è fondamentale preservare l'integrità territoriale della Siria e rispettare la sua indipendenza, la sua sovranità, così come le istituzioni statali, e respingere ogni forma di estremismo. Tutte le parti interessate devono rispettare il diritto internazionale e proteggere i membri di tutte le minoranze, impegnandosi nel contempo in un dialogo inclusivo, guidato e di proprietà siriana su tutte le questioni chiave per garantire una transizione ordinata, pacifica e inclusiva, nello spirito della risoluzione 2254 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e in conformità con la volontà del popolo siriano. La Siria deve essere considerata anche da una prospettiva regionale più ampia. Abbiamo accolto con favore il recente cessate il fuoco in Libano e sottolineiamo la necessità di un cessate il fuoco, di un accordo di rilascio degli ostaggi e di fornire aiuti umanitari su larga scala anche a Gaza.
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