domenica 5 gennaio 2025

Il boss della US Steel accusa Biden di corruzione

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. © Getty Images/Kevin Dietsch

L'osservazione di David Burritt è arrivata in risposta al blocco da parte del presidente uscente degli Stati Uniti dell'acquisto dell'acciaieria da parte della giapponese Nippon Steel


Il CEO della US Steel Corporation, David Burritt, ha accusato il presidente uscente degli Stati Uniti Joe Biden di aver minato la situazione economica del Paese attraverso una decisione "politicamente corrotta" di bloccare la pianificata acquisizione dell'acciaieria da parte della giapponese Nippon Steel.

L'acquisizione pianificata, concordata nel dicembre 2023, avrebbe comportato lo sborso di circa 14,1 miliardi di dollari da parte della società giapponese e l'assunzione di circa 800 milioni di dollari di debiti.

In una dichiarazione di venerdì, Burritt ha accusato "l'azione odierna del presidente Biden è vergognosa e corrotta". Il CEO di US Steel ha affermato che il rifiuto della Casa Bianca alle aperture della società giapponese ha insultato un "alleato vitale per l'economia e la sicurezza nazionale" e "messo a rischio la competitività americana". Secondo Burritt, il fatto che la fusione sia fallita gioca a favore dei giganti cinesi dell'acciaio.

"Biden ha fatto tutto questo rifiutandosi persino di incontrarci per conoscere i fatti", si è infuriato il capo della US Steel, insistendo sul fatto che la sua azienda intende "combattere la corruzione politica del presidente Biden".

In una dichiarazione congiunta separata, rilasciata sempre venerdì, la US Steel Corporation e la Nippon Steel Corporation hanno sostenuto che la mossa del presidente degli Stati Uniti rappresenta una "chiara violazione del giusto processo e della legge che regola" il Comitato per gli investimenti esteri negli Stati Uniti (CFIUS).

"Il processo è stato manipolato per promuovere l'agenda politica del presidente Biden", hanno scritto le due società. Hanno inoltre affermato che la Casa Bianca non è riuscita a "presentare alcuna prova credibile di un problema di sicurezza nazionale, chiarendo che si trattava di una decisione politica".

Sia Nippon Steel che US Steel ritengono che la fusione avrebbe rivitalizzato l'industria siderurgica americana, aiutandola a competere più efficacemente con i rivali cinesi.

In precedenza, la Casa Bianca aveva pubblicato l'ordine di Biden, in cui aveva scritto che "ci sono prove credibili che mi portano a credere che (1) la Nippon Steel Corporation... attraverso la proposta di acquisizione da parte degli acquirenti della United States Steel Corporation... potrebbe intraprendere azioni che minacciano di compromettere la sicurezza nazionale degli Stati Uniti".

Il presidente uscente ha stabilito che la transazione proposta “è proibita, e qualsiasi transazione sostanzialmente simile tra gli acquirenti e US Steel… è anch’essa proibita”.

Quando la fusione fu originariamente concordata nel dicembre 2023, suscitò critiche sia dai legislatori democratici che da quelli repubblicani, tra cui il vicepresidente eletto JD Vance.

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