domenica 5 gennaio 2025

Presidio al porto di Oristano contro le pale eoliche (Video)

Nicoletta Fadda e Luigi Salis

Oggi a Oristano abbiamo manifestato la nostra opposizione alle pale eoliche, alle torri grandi come grattacieli che mutano il panorama e il paesaggio sardo trasformandolo da agricolo a industriale, una devastazione senza precedenti che grida vendetta, uno stato che finanzia questa disgrazia per la nostra terra con fondi PNRR, il tutto  a beneficio delle multinazionali e a debito del popolo, consapevoli di questo diciamo basta è ora di cacciare l'oppressore!

L’opposizione ed il rifiuto totale di tutti gli impianti sia eolici che fotovoltaici, sulla terra ed in mare, non sono assolutamente di carattere ideologico


Avv. Michele Pala del Comitato referendario per il NO


Associazione It. ricerca cancro AIRC afferma che: fibre di vetro, fibre carbonio, legate con resine epossidiche, queste resine contengono anche il Bisfenolo responsabile di numerose patologie e cancro

Le pale eoliche installate in qualsiasi punto del territorio sterminano gli uccelli, in particolare i migratori, i pipistrelli, e soprattutto gli insetti impollinatori, desertificano ampie aree di terra fertile, le fondazioni in calcestruzzo armato che, anche eliminando le pale, resteranno in sito, e sono costituite da almeno 16 pali di fondazione con un diametro di 1m, che raggiungono una profondità di 18mt dal piano di campagna

Le installazioni previste sono atte a produrre una quantità di energia pari ad almeno otto volte l’energia necessaria ai cittadini della Sardegna, 6.2Gw ,

Cavidotti Sapei e Sacoi , traportano 1 Gw ciascuno, più il Tyrrenian link in costruzione un altro Gw. Totale 3Gw

Dove stiperanno l’avanzo di 3 Gw, a cosa può servire questo eccesso di energia? Hanno forse progetti di accumulo per alimentare enormi fattorie di Hub Dati per l’Intelligenza Artificiale?

Batterie di accumulo piana Assemini-Uta 600 container di litio, molto pericolose per la sicurezza pubblica per esplosioni o la produzione di gas venefici


Considerando tutti questi aspetti negativi, chiediamoci cosa spinge le aziende ad investire in una tecnologia così impattante per il territorio sardo?

Il PNRR per i contratti di sviluppo di Net Zero e Rinnovabili dedica 1,7 miliardi per la transizione energetica

Ecco svelato il piano di speculazione energetica , soldi dati a pioggia alle multinazionali del settore …

Svezia toglie i finanziamenti e le aziende disinvestono nel settore eolico, dunque la questione è di scelte politiche per alimentare un settore che nn ha vere prospettive di produzione di energia a buon prezzo e sana , ma tutto ciò accade solo perchè foraggiate dai miliardi del PNRR

In Germania si discute su questa tecnologia che porta sempre più in alto le misure delle pale addirittura a 360 mt d’altezza e vengono contestate dalle stesse aziende, Trump invita gli inglesi a smantellare le pale Off Shore del Mare del Nord

Ecco, ora che si è vede la devastazione e che avviene ovunque siano installate queste pale insorgono le popolazioni, una spinta popolare per preservare l'habitat l'ambiente di tute le specie e il paesaggio naturale come lo abbiamo sempre conosciuto con i suioi profumi di macchia mediterranea e contro per l’impatto devastante di questa tecnologia tutt'altro che "green"

Nostro intento è usare tutti gli strumenti per fare un cambio vero di indirizzo politico ,per il bene di tutti!

SaDefenza

Nicoletta Fadda del comitato Ajò, stop devvastazione 

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