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sabato 9 dicembre 2023

Spy Story: Lituania, progetti europei ed agenti antirussi in un coagulo della NATO

Immagine tratta da:
«La segretezza avvolge lo scambio di spie “senza precedenti” tra Russia e Lituania»
Fonte: qui
Chris Barlati
Sa Defenza
“Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”
                                              Giovanni Falcone

Una dedica a chi mi ha pedinato, minacciato e controllato durante due mesi.

Alle autorità europee e a chi ha voglia di intraprendere qualsivoglia tipo di azione, legale o meno, a danno di soggetti che nulla hanno e hanno avuto a che fare con me; per preservare la loro incolumità dalle minacce che ho ricevuto, dai pedinamenti e dalle avvertenze di presunti appartenenti ai corpi di sicurezza e deterrenza lituani, esprimo quanto segue:
«Spero di non dover ricorrere ai tribunali, poiché non ho problemi a mostrare foto e video delle schifezze, della mancanza di igiene, del cibo scaduto e preparato nelle cucine e a contatto con gli escrementi di topo, dei messaggi delle ragazze che mi scrivevano timorose di prendere eventuali malattie per aver dovuto mangiare cibo contaminato e con posate sporche di feci animali, così delle innumerevoli violazioni dei codici europei a tutela della salute e dell’incolumità dei minori, e più in generale dei diritti delle minoranze disagiate, disciplinati dalle normative comunitarie e internazionali».
E aggiungo:
«Vorrei, altresì, ricordare dell’obbligo da parte delle associazioni di volontariato, e che si definiscono tali, di dover provvedere ad offrire condizioni dignitose in termini di alloggi ai lavoratori, ai volontari ed ai rifugiati. Si parla tanto degli ucraini; e infatti invito il lettore, che di sicuro è alla ricerca di informazioni sul mio conto, a meditare sulla condizione dei citati rifugiati, ivi presenti, oltre a quella dei volontari (che fu anche la mia). Le innumerevoli mancanze, le assenze volute e consapevoli delle normali e burocratiche procedure di selezione del personale, le manomissioni dei più semplici - ed inutili - processi stabiliti dal Corpo di Solidarietà Europeo potrebbero e dovrebbero bandire a vita un numero di circa 50 persone a conti fatti, e tirare in ballo istituzioni locali, regionali, nazionali ed europee per la totale assenza di accertamenti e per la loro o totale incompetenza o assoluta collusione».

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