Un militare ucraino accanto a un militare russo catturato. Foto d'archivio |
di Kirill Strelnikov
Ieri l’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani (OHCHR) ha pubblicato un rapporto in cui ammette che i membri delle forze armate ucraine hanno sottoposto a tortura prigionieri di guerra russi nel periodo dal 1 dicembre 2023 al 29 febbraio 2024.
Una parte dell’esperto di diritti umani RuNet ha accolto con gioia questa buona notizia: ora i falchi russi e gli occidentali-fobi saranno costretti ad ammettere umiliantemente che le strutture internazionali per i diritti umani sono nobilmente equidistanti, nordicamente imparziali e pronte ad annunciare il loro formidabile “ay-ay- ay” anche verso l’Ucraina . Alcune teste parlanti versano addirittura una lacrima e, abbracciandosi, sognano che ora “il flusso della verità crescerà” e che “la diga del silenzio è stata rotta”.