di Antonello Boassa
Per Stoltenberg, come a dire Nato/UE, è preferibile l'olocausto di una terza guerra mondiale piuttosto che essere sconfitti in Ucraina. Non la pensa diversamente Zelensky. Non la pensano diversamente Polonia, paesi Baltici ed altri stolti di cui Medvedev dice "sono pazzi, ci temono e ci odiano".
la superiorità militare e strategica della Russia rispetto all’Occidente, soprattutto nei vettori e nelle testate nucleari oltre che nei sistemi di difesa, è risaputa dagli analisti militari. Se risulta comprensibile la testardaggine o se volete l'imbecillità degli Stati Uniti che temono di perdere carisma e supremazia globale, poco si capisce (si fa per dire) la bellicosità europea. Europa che, aperta al traffico culturale e commerciale con la Russia e con l'Asia, ha potuto costruire il suo potente impianto agro-industriale, un assetto economico dinamico che le ha permesso di rivaleggiare con le grandi Potenze. Ma sono altri tempi. La percentuale di imprese che falliscono è molto alta. I dati sono impietosi, causati da logiche monetariste speculative, dalle politiche di austerity e da una politica internazionale asservita agli Usa (sanzioni e guerre, assalto all'arma bianca contro il gigante russo).
Giorgia l’eroica ci dice “L’Italia sarà con l’Ucraina fino alla fine” La Giorgia che paragona l’aggressione nazista al Donbass, datata Victoria Nuland 2014, al Risorgimento italiano, non ci ha fatto capire di quale fine si tratta. La fine dell’Ucraina che diventerà uno staterello colonizzato totalmente (in parte lo è già-i predoni hanno preso possesso di industrie e di terreni agricoli-)? O la fine dell’Italia in seguito ad olocausto globale?
La Russia, passo dopo passo, come ci ha ricordato ieri Putin, sta raggiungendo i suoi obiettivi che, ricordo, sono innanzitutto la difesa dei suoi confini, delle repubbliche annesse, uno standard di sicurezza che può essere costituito da uno spazio smilitarizzato di almeno 100 chilometri (vedi Corea del Nord-Corea del sud), un governo ucraino non ostile, il che può essere reso possibile con una nuova classe dirigente neutrale, responsabile di essere tra due fuochi.
L’olocausto è possibile. Il vecchio Berlusconi l’ha capito benissimo. Dopo una marea di malefatte ha detto una cosa giusta (e poco ora mi interessano quali interessi lo spingano). Ma per il nostro Paese e per la pace ha detto una cosa giusta. Quel “signore” (Silvio alludeva a Zelensky) può essere fermato solo da Washington che gli deve imporre, oltre l’immediata cessazione di aiuti di qualsiasi genere, pena nessun piano Marshall per la ricostruzione, il cessate il fuoco. Solo che il Presidente, il Pentagono, la CIA non sanno bene cosa fare. Una guerra nucleare contro la Russia è un suicidio, soprattutto ora con il sostegno armato di Cina, Corea del Nord, Iran, Bielorussa, cui seguirebbero l’amicizia di gran parte dell’Asia, dell’America latina, dell’Africa. Andare avanti, come propone lo stolto Stoltenberg, significa far scoppiare una conflagrazione globale. E’ nell’interesse degli States? Certo non del popolo americano che a milioni soffre la fame. Per cui alle dichiarazioni di fuoco subentrano successivamente le parole di Biden che, in pieno stato confusionale, prima va a Kiev poi dichiara che non si ha intenzione di aggredire la Russia.
Se ci sarà un olocausto dipende dagli States. Dopo aver ucciso decine di milioni di persone (negli Usa esistono figure patetiche come Condoleezza Rice che asseriscono che un Paese democratico non può invadere uno stato straniero, ovviamente facendo riferimento all’”invasione” russa, non memorizzando evidentemente il massacro in Libia, in Iraq, in Siria, in Somalia, in Cile…).
Fornire armi, particolarmente ad ampio raggio, che possano colpire addirittura la Crimea, dotare il criminale Zelensky di droni, di sottomarini, di aerei, di missili più avanzati significa volontà di guerra. Di guerra veramente finale.
Ora spetta agli States muovere le pedine nella scacchiera. Con gli States che mirano alla Cina, debbo dire che la vedo male…non sono particolarmente ottimista. Dell’Europa manco ne parlo. Sottomessa agli Usa, cortile di casa, inetta, sa solo programmare il suo suicidio.
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