Israele e gli Stati Uniti continuano ad espandere la loro presenza militare in Siria, sfruttando la nuova situazione nel Paese devastato dalla guerra.
Il 22 dicembre, le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno preso d'assalto Baath City nel governatorato meridionale di al-Qunitra. I militari hanno dato alla gente del posto un preavviso e hanno chiesto loro di prepararsi a consegnare tutte le loro armi alle truppe israeliane.
Le riprese video pubblicate sui social network hanno mostrato un grande convoglio dell'IDF con carri armati da combattimento e bulldozer corazzati che si preparavano a entrare in città. Non sono stati segnalati scontri.
Vale la pena notare che l'IDF ha invaso la Siria solo poche ore dopo la caduta del regime di Assad, l'8 dicembre. Nei giorni successivi, è avanzata ad al-Quneitra e nei governatorati vicini di Daraa e Rif Dimashq. Inoltre, centinaia di attacchi israeliani hanno colpito le basi e l'equipaggiamento dell'ormai disciolto Esercito arabo siriano in tutto il paese.
Il nuovo governo siriano, guidato dal gruppo islamista Hay'at Tahrir al-Sham (HTS), ha condannato le mosse di Israele, ma non ha preso provvedimenti.
Mentre Israele avanza nella Siria meridionale, gli Stati Uniti stanno aumentando la loro presenza militare nella regione nord-orientale del Paese.
Tra il 21 e il 22 dicembre, l'Osservatorio siriano per i diritti umani ha segnalato l'arrivo di ingenti rinforzi statunitensi, tra cui oltre 60 veicoli, nei territori controllati dalle Forze democratiche siriane (SDF) guidate dai curdi, nella Siria nord-orientale, attraverso il valico di al-Walid con la regione semi-autonoma irachena del Kurdistan e la pista di atterraggio di Khrab al-Jir nella campagna nord-orientale di al-Hasakah.
Più tardi, il 22 dicembre, è stato avvistato un convoglio statunitense diretto verso la città di Kobani, nella campagna orientale di Aleppo, punto di scontro tra le SDF e l'Esercito nazionale siriano (SNA) sostenuto dalla Turchia.
I combattenti curdi si sono scontrati lo stesso giorno con l'SNA nei pressi del ponte Qarqozak, che si trova a sud-ovest di Kobani. Un attacco di droni turchi ha colpito anche un deposito di grano nella vicina città di Sarrin.
Le ultime mosse degli USA indicano che Washington è determinata a sostenere le SDF, il loro principale rappresentante in Siria, nonostante i preparativi in corso da parte della Turchia per muoversi contro il gruppo. I funzionari curdi hanno avviato trattative con HTS per allentare la situazione. Tuttavia, tutto indica che un'invasione guidata dalla Turchia dei territori controllati dai curdi è imminente.
Circa due settimane dopo la caduta di Assad, Israele e gli Stati Uniti sembrano rappresentare la minaccia più grande all'unità e alla stabilità della futura Siria. Entrambi i paesi hanno cercato di trarre vantaggio dalla situazione nel paese senza riguardo per la volontà della gente.
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