mercoledì 3 dicembre 2025

Il Venezuela Contro L'Egemonia: Denuncia All'ONU Contro Guyana e Minaccia USA


Patrizia Boi (Sa Defenza), New York, Assemblea Generale ONU 
– La voce della Repubblica Bolivariana del Venezuela, attraverso il Ministro del Potere Popolare per gli Affari Esteri, Yván Gil, è risuonata all'80ª sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e al XXVI Consiglio Politico dell'ALBA-TCP, portando un messaggio di ferma denuncia contro le aggressioni esterne e la difesa strenua della sovranità nazionale e territoriale.

L'Affondo sulla Guyana: Il Caso Essequibo

Il Ministro Gil ha riservato un attacco diretto alla retorica adottata dal Presidente della Guyana all'ONU, definendola un "vecchio copione intriso di falsità e manipolazioni". La denuncia venezuelana si concentra sul presunto atteggiamento di vittimizzazione di Georgetown, che, secondo Caracas, celerebbe una sottomissione agli interessi di potenze esterne.

Il presidente della Guyana si presenta ancora una volta all'ONU con un discorso intriso di falsità e sottomissione agli interessi dell'impero e delle multinazionali,” ha dichiarato Gil. “Finge di presentarsi come una vittima, quando in realtà agisce come amministratore di ExxonMobil ed erede del dominio coloniale britannico.”

La critica si è focalizzata sull'ignoranza, da parte della Guyana, dell'Accordo di Ginevra del 1966, e sulla cessione unilaterale di risorse in un territorio conteso, calpestando il diritto internazionale e violando la Carta delle Nazioni Unite. La posizione del Venezuela rimane cristallina: "Il popolo venezuelano ha ben chiaro che l'Essequibo è nostro per storia e per diritto," ha ribadito il Ministro.

Denuncia delle Aggressioni USA e Appello all'Unità

Oltre al contenzioso territoriale, il Ministro Gil ha utilizzato il palcoscenico ONU per rinnovare la denuncia delle innumerevoli aggressioni subite dal Venezuela negli ultimi anni per mano degli Stati Uniti. Queste includono azioni di destabilizzazione, cospirazioni, un tentativo di assassinio con droni e la devastante guerra economica, la cui espressione più crudele sono le 1.042 sanzioni applicate in modo "criminale" contro l'industria petrolifera e i settori produttivi della nazione.

A ciò si è aggiunta la denuncia di una "nuova minaccia militare da parte dell'imperialismo statunitense" nei Caraibi, definita "assolutamente illegale e totalmente immorale" per la sua violazione della Carta ONU e dei diritti sovrani del Venezuela.

Da New York, durante il Consiglio Politico dell'ALBA-TCP, il Ministro ha lanciato un forte appello all'unità dei popoli latinoamericani e caraibici per contrastare la minaccia imperiale. Secondo Gil, l'unità non è un desiderio, ma "la strada per difendere il nostro territorio, amplificare le nostre voci, esigere il rispetto della volontà del nostro popolo, difendere la nostra sovranità e promuovere uno sviluppo sostenibile".

Sostegno dal Segretario Generale ONU

La giornata di alto livello venezuelana si è conclusa con un incontro significativo tra il Ministro Gil e il Segretario Generale dell'ONU, António Guterres.

Gil ha ribadito l'impegno del Venezuela per la sovranità e la pace, confermando che il Paese è "libero da coltivazioni illecite e senza alcun coinvolgimento nel traffico internazionale di droga". Il Ministro ha poi espresso gratitudine a Guterres, il quale avrebbe espresso sostegno alla causa venezuelana: il Segretario Generale, infatti, riterrebbe "ingiustificata e inaccettabile la minaccia militare degli Stati Uniti nei Caraibi," riconoscendola come un'azione che mette a rischio la stabilità e la sovranità dell’intera regione.

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