Come ha fatto l'ex direttore generale del Tesoro italiano a diventare Super Mario? In questo ritratto del probabile nuovo presidente del Consiglio come civil servant, Alessandro Aresu e Andrea Garnero tratteggiano il percorso professionale di un tecnico dal carattere profondamente politico.
Dei suoi anni in BCE sappiamo molto. Ma chi era Mario Draghi prima di arrivare alla BCE? O meglio, com’è diventato Super Mario?
I media in questi giorni ne parlano come un tecnico, ma in realtà in tutta la sua carriera ha saputo navigare con finezza la politica, prima italiana e poi europea. Alcuni suoi oppositori, per cui il denaro resta lo sterco del demonio, poi, lo bollano come “banchiere”. Ma Draghi è stato soprattutto un civil servant: lo diciamo in inglese perché è riduttivo tradurlo solo con “funzionario pubblico”. Infine, per alcuni Draghi è l’incarnazione del “neoliberismo”, qualunque cosa questo significhi, o dell’“ordoliberismo” tedesco. Di nuovo, si sbaglia se si ricorre a etichette grossolane e preconfezionate. Draghi ha più volte dimostrato di essere un pragmatico. Le risposte preconfezionate non fanno per lui. “Complicated questions have easy, wrong, answers”, gli piace dire citando l’economista tedesco Rudi Dornbusch, suo amico e coautore prematuramente scomparso.
Dei suoi anni in BCE sappiamo molto. Ma chi era Mario Draghi prima di arrivare alla BCE? O meglio, com’è diventato Super Mario?
I media in questi giorni ne parlano come un tecnico, ma in realtà in tutta la sua carriera ha saputo navigare con finezza la politica, prima italiana e poi europea. Alcuni suoi oppositori, per cui il denaro resta lo sterco del demonio, poi, lo bollano come “banchiere”. Ma Draghi è stato soprattutto un civil servant: lo diciamo in inglese perché è riduttivo tradurlo solo con “funzionario pubblico”. Infine, per alcuni Draghi è l’incarnazione del “neoliberismo”, qualunque cosa questo significhi, o dell’“ordoliberismo” tedesco. Di nuovo, si sbaglia se si ricorre a etichette grossolane e preconfezionate. Draghi ha più volte dimostrato di essere un pragmatico. Le risposte preconfezionate non fanno per lui. “Complicated questions have easy, wrong, answers”, gli piace dire citando l’economista tedesco Rudi Dornbusch, suo amico e coautore prematuramente scomparso.








