Putin e Medvedev |
Meglio di una vittoria russa la terza guerra mondiale. Mosca risponde con Medvedev: Loro ci temono e ci odiano
In effetti, già prima delle esternazioni gravissime di Stoltenberg, Putin, irritato dal continuo afflusso di armi in Ucraina, aveva dichiarato che qualora vi fosse stato da parte dell’Occidente la creazione di continui ostacoli vi sarebbero state conseguenze come mai viste nella storia.
Non vi sono possibilità di tregua e tantomeno di pace. Nonostante proteste di massa in Germania, in Italia, in Francia, in Svizzera… nonostante la più responsabile intelligenza militare e politica sia intransigente su politiche aperte al negoziato, il treno Nato/Usa procede spedito verso l’escalation, come è testimoniato dalla nuova offerta alla dirigenza ucraina di 500 milioni di dollari da parte di Biden sbarcato a Kiev per testimoniare quanto a cuore sia per la democrazia e per libertà sia per gli Stati Uniti la vittoria ucraina.
Il negoziato proposto che prevedeva il riconoscimento almeno di alcune repubbliche annesse ed un’ampia striscia di terra che separasse l’Occidente dalla Russia per ragioni di sicurezza dell’Orso russo, come, ad esempio, è avvenuto tra Corea del Nord e Corea del sud, non è apprezzato dai falchi statunitensi che, presumibilmente , controllano il pupazzo Biden, ma è ritenuto addirittura offensivo da Zelensky che punta, nel suo delirio, alla riconquista della Crimea e all’assalto alla stessa Federazione russa.
La vittoria sulla Russia costituisce per Stoltenberg un investimento per il futuro, una garanzia per tutta l’Europa di non essere invasa, sebbene risulti evidente che né Putin né Medvedev aspirino a tanto (la Russia semmai aspira a relazioni pacifiche che favoriscano interazioni e scambi commerciali e culturali).
Il conflitto va intensificato perché garantisce una barriera contro l’aggressione russa. Qualora il nemico avesse la possibilità di arrivare presso Kiev ciò costituirebbe un pericolo mortale per tutto l’Occidente. Il ragionamento vuole mantenere una sua coerenza. Solo che parte da premesse sbagliate. Alla Russia non interessa la conquista dell’Europa e né la conquista di Kiev. L’armata combatte perché siano definitivamente in sicurezza le repubbliche e ciò sarà possibile quando sarà allontanato esercito ucraino e nazisti e costituita una striscia smilitarizzata di centinaia di chilometri. Tutto ciò sarebbe possibile con un negoziato.
Se non si farà e la Nato continuerà a spadroneggiare in Ucraina e a scontrarsi ormai in prima persona, come lo stesso segretario generale ipotizza, si rischia lo scontro diretto con gli Stati Uniti e quindi il conflitto nucleare…il rischio calcolato da Stoltenberg…ma che vale la candela…perché la vittoria della Russia sarebbe una cosa peggiore
1 commento:
È finita!
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