domenica 22 ottobre 2023

MELONI VA AD OMAGGIARE NETANYAHU PER LE SUE VIRTU’ DI COMBATTENTE E DI STRAGISTA

Il premier italiota Giorgia Meloni e il criminale Benjamin Netanyahu

Antonello Boassa
Mi auguro di non sentire ipocrite dichiarazioni sul fascismo della Meloni da parte di coloro che si sono schierati a favore della distruzione di un grande Paese come la Libia e abbiano accettato i bombardamenti su Belgrado, sulla Siria, sull’Iraq. Non solo Anche le sanzioni, in particolare contro la Siria che oltre ad essere aggredita continuamente dall’aviazione sionista ed essere derubata del petrolio dagli Stati Uniti, è stata devastata da un terribile terremoto.

In Italia oggi nel Parlamento esiste solo un partito. Destra e sinistra si differenziano, come negli States, per alcune questioni fondamentali (da qui l’uso che se ne fa nei media e nei tanti ridicoli talk show) ma nella strategia di fondo sul piano militare, economico, sociale gestita in prima persona dalle cupole globaliste si risponde tutti in coro sull’attenti.

Giorgia Meloni ha procurato una nuova vergogna all’Italia, recandosi di persona dal massimo responsabile di una strage che fa il seguito di quasi un secolo di violenze, violenze iniziate prima della proclamazione dello stato di Israele, violenze incoraggiate e foraggiate ad ovest come ad est, rinnovando con estremo vigore i crimini che hanno accompagnato l’olocausto di ebrei, di comunisti, di zingari, di malati mentali, di omosessuali...

Certo, il massimo finora è stato realizzato a Sabra e Shatila, un massacro che depone a favore di chi parla di Male assoluto (termine metafisico che gli orrori di questi giorni in Palestina, come anche i soldati ucraini mandati al macello, sembrano riportare in auge). Ma i nostri valorosi che sono stati capaci di distruggere nelle fondamenta la striscia di Gaza con l’eccidio di quasi duemila bambini, il futuro di una nazione, hanno cinto d’assedio ciò che rimane di Gaza per azzerarla, con la giustificazione che tutti i Palestinesi “animali sociali” sono corresponsabili dell’azione militare di Hamas che qualora venisse annientata (cosa che il sottoscritto non ritiene possibile), dalla Palestina risorgerebbe inevitabilmente un nuovo gruppo dirigente probabilmente ancora più carico di odio, dopo gli orrori indicibili compiuti dalla dirigenza sionista stragista in quest’ultima fase.

Giorgia non deve essersi sentita a disagio davanti al massacratore. Poteva raccontargli quanto il duce sia stato capace di compiere altrettante azioni eroiche in Etiopia con i gas, con le bombe, con le fucilazioni di massa, con gli stupri, con i matrimoni con dodicenne, come i suoi in camicia nera abbiano costretto l’Italia ad una feroce guerra civile che sì ci ha condotto verso la Costituzione attualmente oltraggiata (ricordo non solo dai fascisti dichiarati ma anche e soprattutto dai rottami di ciò che un tempo si chiamava sinistra) ma anche ad accordi segreti che finora hanno reso schiava degli Stati Uniti l’Italia. Una resa indecorosa parlamentare che aveva scandalizzato anche Benedetto Croce assieme a quelli che formavano allora una vera sinistra.

L’attacco di terra forse sta per iniziare. I dubbi sulla operazione vengono dagli States per timore che tutta l’area esploda senza da parte degli States che vi sia la preparazione adeguata (Ucraina docet). Se avverrà, ciò comporterà un numero impressionante di morti e sarà la fine politica di Netanyahu e presumo la rottura di parte importante del mondo arabo e mussulmano (ricordo che gli Houthi da più di mille chilometri di distanza hanno lanciato contro Tel Aviv missili e droni)

Dopo l’orrendo spettacolo della visualizzazione della bandiera sionista sull’arco di Tito e su Palazzo Chigi, questo viaggetto aveva da compiersi

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