mercoledì 28 febbraio 2024

una antica società fortemente e positivamente globalizzata




La attuale negativa globalizzazione impallidisce se confrontata con la antica società globalizzata che faceva capo principalmente sul bacino mediterraneo e si estendeva fino alla regione mesopotamica e oltre.

Il popolo di riferimento, (oggi diremmo leader) era il popolo sardo, oltre che guerriero, anche viaggiatore e commerciante, dispensatore di cultura e nuove tecnologie.

Inizialmente ciascun popolo parlava e scriveva la sua lingua, ma i contatti costanti e intensi tra i vari popoli hanno generato una nuova lingua globale, parlata e scritta da tutti.


Come oggi la lingua di riferimento è l'inglese, allora era la lingua di derivazione sarda con influenze sumeriche, accadiche, semitiche, egizie.

Potremmo definirla sardo-sumerica-accadica se proprio non vogliamo definirla sarda,

Fatto sta che il sardo attualmente parlato e scritto è l'unica lingua residuale di questa koinè mediterranea.

Inoltre, essendo due scritture abbastanza simili, ed essendo la antica scrittura lineare sarda più "sintetica" del sumero, quindi più antica, viene da pensare che sia il tanto osannato sumero ad aver copiato dal sardo.

Le radici di tutte le civiltà occidentali sono inequivocabilmente sarde, proprio perchè tutte le lingue occidentali hanno come matrice la lingua sarda.

E' completamente priva di fondamento la teoria propagandata dal sistema attuale che vorrebbe identificare le radici della cultura occidentale di derivazione judaico cristiana.

C'è da dire che il sardo ha diffuso cultura in maniera completamente dissimile dal metodo attuale.

Oggi la cultura si diffonde soprattutto tramite missionarismi di vario genere e tramite conflitti che hanno lo scopo di distruggere civiltà ancestrali e sostituirle con nuovi sistemi generalmente poco etici.

Gli antichi commerci hanno fatto si che ci sia stato un forte contatto tra popoli che erano per lo più di razza semitica.

Fatta salva la verità che la stragrande maggioranza dei sardi è legata a doppio filo con popolazioni semite, c'è da dire che tutti hanno sangue sardo.

Chi nelle vene e chi nelle mani.

E a proposito di sangue sardo nelle mani, ai sionisti che tempo addietro mi attaccarono per alcune mie pubblicazioni di stampo antisionista tentando di farle passare per antisemite, dico di leggere attentamente quello che scrivo, e di non tentare di manipolare i miei testi.

Detto in lingua sarda i manipolatori di quel periodo "si funti segausu casu".

E qui passo ad elencare in maniera molto parziale tutta una serie di cognomi sardo-semitici:

Addari, Alba, Arba, Aroni, Bacchis, Campus, Cara, Casula, Deiana, Elias, Farina, Gaias, Lai, Lecca, Macis, Mameli, Manca, Mancosu, Matta, Monne, Mossa, Nonnis, Olla, Pala, Piga, Racis, Salis, Sanna, Sarais, Secci, Serra, Serusi, Usai, Tebe, Tola, Urru, Zara, Zizi, Zizzi, Zichì, Zuru, . Zurru.

E ancora: Locci, Loddo, Mallocci, Masala, Mascia, Mocci, Murgia, Naitana, Nonnis, Pdda, Pulina, Saba, Satta, Senes, Sias, Simula, Talu, Tola, Tolu, Usai, Usala, Utzeri.

I politicanti al soldo euro-sionista ci vogliono far credere che dobbiamo sentire una forte vicinanza con i vari popoli europei, per quanto mi riguarda le mie radici sono bagnate dal mediterraneo, non sono in scandinavia, non sono anglo-sassoni, non sono nell'europa dell'est.

Ricordino questi signori che le varie lingue che parlano derivano tutte dalla antica lingua sarda, ricordino che la civiltà occidentale è nata in terra sarda.




 


1 commento:

Vanadium74 ha detto...

Buon giorno. Nei miei studi di linguistica ho più volte incontrato la lingua sarda come esempio di lingua indo-europea che ha mantenuto i propri caratteri distintivi nonostante l'influenza del latino, della fase romanza e poi della lingua castigliana...Su internet si trovano tuttavia poche opere che approfondiscono il periodo antecedente al 3 secolo A.C. e all' epoca della Magna Grecia 6-7 secolo A.C., che raccontano appunto come la civiltà sarda avesse rapporti con tutto il Mediterraneo su basi molto diverse da quelle che conosciamo oggi.

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