sabato 9 novembre 2024

Il simbolismo sacro di Nadav Hadar Crivelli - Una lettura del mondo contemporaneo e di tutti i suoi più diabolici accadimenti

Frattale, ©Emilio Alessio Loiacono
Patrizia Boi

Lo studioso di simbolismo sacro Nadav Hadar Crivelli, tra i più autorevoli esperti di cabala e metafisica ebraica a livello internazionale, italiano che vive ed insegna a Gerusalemme da oltre 40 anni, afferma che:

Essenzialmente ci sono tre stati dell'essere incarnato: in Gehinnom (Purgatorio), nel Mondo presente, e nel Gan Eden (il Paradiso terrestre). Tre stati d'animo, i loro nomi li spiegano da soli. Cosa si intende per Purgatorio? Una condizione umana principalmente infelice. Nel linguaggio spiccio di oggi, ciò viene chiamato: "il pagamento di karmi precedenti”.

Nadav parla attraverso il linguaggio simbolico cercando di spiegare il senso di quello che sta accadendo nel mondo contemporaneo.

Come nelle fiabe ci sono il drago, l’orco cattivo e il mago malefico che vogliono impedire il viaggio all’eroe, anche nel mondo reale dobbiamo riconoscere quello che possiamo chiamare Amaleq, ossia il nemico.
Naturalmente si tratta di un personaggio biblico: nella Genesi (36,2) egli è il nipote di Esaù, il fratello gemello di Giacobbe, quell’uomo dal comportamento saggio, pacato ed illuminato che, col suo modello di vita positivo, mostra incessantemente a Esaù quello che avrebbe potuto essere se non avesse scelto la strada della caccia, dell'avventura e della sopraffazione. Esaù odia suo fratello che gli dimostra con la sua sola presenza la lontananza da Dio e dalla sua vera realizzazione, perciò ordina a suo nipote Amaleq di perseguitarlo eternamente. Amaleq è il primo nemico ad attaccare gli Israeliti, subito dopo che questi hanno attraversato il Mar Rosso, e li attacca senza che ci sia stata alcuna provocazione da parte dei figli d’Israele.

Oggi, secondo Nadav, Amaleq è avvolto «nella sua bandiera a stelle e strisce. Come ornamenti, indossa le altre bandiere di OTAN». Perché? Ci si potrebbe domandare! Proprio perché Amaleq a stelle e strisce non solo vorrebbe eliminare i Bnei Israel, ma anche una parte della popolazione mondiale.

Vuole il mondo intero. Il mondo sottodimensionale. Se viviamo la nostra vita nel progetto divino, Amaleq è solo una memoria del tempo passato. Nel senso esistenziale, ontologico del termine, Amaleq non è mai esistito. È solo la colossale proiezione di pensieri di guerra, di violenza, di torture, di malattie, e delle paure di tutto ciò. Una proiezione multi-millenaria, efficace solo su coloro che scelgono di vivere in Gehinnom, nel Purgatorio.

Crivelli lo descrive come «una entità programmata ad inseguire e ad uccidere i "Bnei Israel", forse per spingerli a velocizzare il cammino che li porta fuori dal “deserto della non consapevolezza”».

Ma cosa rappresentano questi "Bnei Israel"? In quale stato dell’esistenza si trovano? Ce lo spiega ancora il Maestro:

In questi anni abbiamo scoperto che i Bnei Israel sono in incognito e in esilio, sparsi e diffusi in ogni nazione e popolo. Sappiamo che l'esilio li rende più vulnerabili. I presenti e futuri Bnei Israel sono coloro che sanno che la terra può diventare Gan Eden.

Sono quegli uomini che hanno oltrepassato la fase materiale dell’esistenza evolvendosi verso la Quarta e la Quinta Dimensione. Sono coloro che hanno espanso la coscienza fino alla consapevolezza di trovarsi in una Matrix da cui possono uscire solo attraverso un cammino spirituale che consenta loro di centrarsi o di non perdere la propria centratura. Per loro il nemico, Amaleq, non esiste, perché non esiste nella realtà a quattro e a cinque Dimensioni. In verità, nella Quarta Dimensione, esiste solo la memoria di Amaleq, che quindi non può più creare danni. Resta soltanto il ricordo di essere stati da lui perseguitati. Mentre nella Quinta Dimensione, anche quella memoria è stata annientata.

Nadav afferma ancora:

Abbiamo capito quale sia il lato nascosto di Amaleq: l'odio non solo verso gli ebrei, ma verso l'essere umano in quanto tale, specie per coloro che desiderano la Verità e la Giustizia. In nome di odio travestito da amore, Amaleq si vanta di aver fatto sette miliardi di punture di siero genico in tutto il mondo. Davvero un primato da Guinness.

Nadav Hadar Crivelli deve la sua esperienza al patrimonio culturale ricevuto da numerosi maestri di fama internazionale tra i quali Rabbi Shlomo Carlebach e Rav Yitzchak Ginsburg. Ha anche avuto parecchie collaborazioni con altre figure importanti dell’ambiente cabalistico come Aryeh Kaplan e Joel David Bakts (za'l).

La scuola di Nadav studia la multidimensionalità del testo ebraico e dei suoi commentari nella Torà orale attraverso cui si può ascendere ad uno stato paradisiaco, dove gli insegnamenti sono forniti dallo stesso Adam attraverso la Luce più alta dell'Albero della Vita cabalistico: Keter, la Corona.

Secondo il nostro Maestro la crisi mondiale che ci ha colpito negli ultimi anni ci porta un importante messaggio nel nome "corona", invitandoci ad entrare negli stati di consapevolezza più elevati che esistano (Keter). La scuola "Sapienza della Verità", dedicata allo studio della Cabalà, fondata dal Maestro alla fine degli anni '80, anche mediante lo studio e la contemplazione delle lettere ebraiche, nella loro versione originale, riesce a risvegliare le qualità dell'anima (le dieci Sefirot).

Il Maestro ci parla della incessante propaganda dei "terrestri", ossia coloro che non vedono oltre il proprio naso di carne, credono solo nelle regole della materia, sbagliando anche quelle e chiamando "scienza" un qualcosa che non passerebbe nemmeno l'esame per venire qualificato come "superstizione".

Per lui gli extraterrestri, invece, sono quelli il cui arrivo potrebbe essere di aiuto all'umanità. E chi altrimenti potrebbe resistere alla massa immane di menzogne che vengono proferite e gettate su di noi ogni giorno, ogni ora, da giornali e telegiornali, da anni ed anni, con una intensità sempre maggiore? Dai lacchè del sistema tutto è stato capovolto: la guerra è chiamata pace, mentre la pace diventa sempre più guerra. Preparati biochimici a dir poco ambigui vengono chiamati "medicine", mentre antichi e nuovi rimedi naturali sono ad un passo dal venire proibiti dall'establishment. La distruzione dei ricami umani e famigliari è inneggiata come anticamera per un "nuovo uomo-donna", fatto da mescolanze intermedie senza numero e distinzione. Il portar qui la versione moderna degli schiavi è chiamato "salvare le vite", per non parlare dell'arma più grossa che minaccia ogni aspetto del nostro quotidiano, perfino le nostre case: il CLIMA! Follie dopo follie vengo ripetute all'infinto, inculcate nelle scuole, inneggiate in ogni occasione.

Ma bisogna essere ottimisti perché come afferma il Salmo 85 «La verità spunterà dalla terra e la Rettitudine guarderà giù dal cielo». Esattamente «come una pianta, e sarà una verità forte ed eterna, che non potrà mai più venire negata. Inoltre, sappiamo da studi precedenti che il verso “la verità spunterà dalla terra” è la Naturopatia, vecchia e nuova, che viene a curare i mali che le menzogne hanno causato».

È davvero poetico come ogni lettera ebraica del termine Emet (Verità), abbia un differente significato:

La Alef di Emet (Verità) è il mondo degli animali, e le energie terapeutiche che ne possiamo ricevere, se ce lo rendiamo amico, smettendo di maltrattarlo, e se facciamo nostre alcune delle qualità delle creature viventi, ognuno di noi a seconda del proprio carattere, o a seconda dello specifico periodo di tempo. La Mem, la lettera centrale di Emet (Verità) è il mondo delle piante, che crescono con l’acqua (la Mem è acqua). Questi sono i rimedi che vengono dal mondo vegetale.
Infine la Tav di Emet è il mondo minerale: terra, argilla, metalli, minerali, pietre e cristalli. È pure il mondo dello scheletro, delle ossa, e delle terapie naturali che operano su di esso. Il regno minerale è a volte erroneamente chiamato “inanimato”, mentre invece è tutto attraversato da correnti energetiche vitali, che lo informano e lo rendono pregno di Intelligenza superiore
».

Bisogna che niente possa scoraggiare coloro che sono consapevoli che la propria anima, la propria consapevolezza, ha origini celesti perché possiedono le proprie piccole e grandi astronavi (i cocchi celesti, o "merkavà") per salire e connettersi coi campi di sapienza superiore, quando nel mondo materiale tutto diventa insopportabile. Non lasciamoci intimorire dagli allarmismi dei terrestri:

Il CO2 accusato dai menzogneri e dai malvagi come il gas che distrugge l'umanità, è il loro stesso fiato, emesso da tutte quelle sciocchezze che ci tocca di sentire o leggere ogni giorno. Continuiamo ad elevare le nostre vibrazioni, amando, conoscendo, comunicando parole di luce tra di noi. Noi siamo le scintille rimaste dopo la Rottura dei Vasi, e la selezione la stiamo facendo nel riconoscere in noi e nei nostri simili i lampi di fiamma della sapienza originaria, l'imprinting del Creatore del cielo e della terra, benedetto Egli sia.

C’è una piccola parte dell’Umanità che si unisce con le parti più infime della natura umana, addirittura con i chakra bassi degli animali. Sono persone che si affidano a rituali come quelli che si facevano nel peggior periodo di decadenza della generazione del Diluvio, ossia quella di Noè.

Secondo Nadav, Noè è stato un grande tzaddik che viaggiava con la sua arca-mercava attraverso la tempesta, fino alla nuova terra, perché si era tenuto lontano da tutta quella corruzione. Ma chi sono i tzaddik?

Gli umili, gli onesti, i semplici, i puri di cuore, i generosi, quelli che non si capacitano di tanta cattiveria e che, pur di difendere un'idea e rimanere integri, sono disposti ad essere derisi, umiliati, mortificati, calpestati fino a vedersi sottrarre il diritto al lavoro.

Sono le persone capaci di custodire dignità e onore in una società inconsapevole e ipocrita, che a parole difende le minoranze e la diversità, ma che in realtà ha perduto ogni parvenza di coerenza e non sa più cos'è la vergogna, mentre tenta di sfuggire a se stessa scacciando chiunque metta in discussione le sue illusorie certezze.

Sono gli esseri umani che continuano a mettere al centro del mondo l’uomo, insieme ai valori della lealtà, della correttezza, del rispetto della parola data, della solidarietà, dell'amore, della virtù e del senso del sacrificio, che sono le colonne della civiltà sulle quali è stata edificata una tradizione di conoscenza, consapevolezza e sapere fondato sul rispetto degli altri e quindi di se stessi.

Sono quegli esseri che desiderano restare umani, che hanno il cuore pieno di riconoscenza verso tutti coloro che scelgono di sostenersi e tenersi per mano, per far vedere al mondo che esiste una via diversa, rispetto all'aridità di questi tempi meccanici, dominati dal vuoto assoluto privo di senso e valore, e che nonostante tutto si può ancora essere felici nel riconoscersi, nello stare insieme e nella speranza di consegnare al futuro un codice sacro che le prossime generazioni potranno consultare, per imparare daccapo che il senso dell'esistenza non risiede nella sopraffazione o nel profitto, ma nel riconoscere in noi la scintilla del divino che governa l'universo, con la speranza di comprenderne anche una sola infinitesimale parte in più, perché il senso della vita è strettamente connesso al miracolo della consapevolezza di sé nel rapporto con il creato.

Se la maggior parte dell’Umanità è costituita da terrestri che si consumano d’infelicità nella Terza dimensione, cosa significa invece viaggiare in Quarta Dimensione?

La Quarta Dimensione è fatta di iperspazio e di ipertempo, e le sue radici sono lo stesso spazio-tempo delle dimensioni inferiori. L’ipertempo non è quello di una vita ultraterrena, ma è quello di una vita iperterrena, cioè dove la terra esiste, il corpo anche, ma nella loro esistenza completa, dove la Volontà e la Provvidenza sono perfettamente integrate col Destino. Il viaggio in 4D ci porta in essi. Non si viaggia in 4D per farsi un giro turistico, per vedere cose nuove ed interessanti. Quello che si impara e si capisce in 4D va poi riportato nel mondo sottodimensionale, dove comunque viviamo la gran parte del nostro “sub-tempo.

Mi piace terminare queste riflessioni con un’antica leggenda profetica, che tende a ripetersi, raccontata sempre dal nostro Nadav Hadar Crivelli.

Ci sono tre caste nell’umanità. Sono state ideate, volute e sono gestite dalla prima casta, la più alta. Si autonominano: Superuomini, “Übermenschen”. Si credono superiori in tutto e per tutto alle altre due caste. Sono simili ai Giganti, di vaghe reminiscenze bibliche, o di note leggende. Nella Bibbia, i giganti sono nati dalle unioni tra gli angeli caduti e le “influencers” di quella generazione. Per “Inflencers” si intendono le donne più in vista, e più capaci di influenzare gli altri con determinate opinioni. Sia queste donne che le opinioni da trasmettere, venivano scelte dai superuomini. In cambio, esse ricevevano fama e onori, ma non venivano mai fatte salire alla casta più alta. Entrare nella classe dei Superuomini è praticamente impossibile per le masse. Qualcuno qua e là ci riesce, e in cambio si ritrova in compagnia di tanti bulli ed ego inflazionati, da far pensare ad un raduno di mongolfiere. La seconda classe sono i “Menschen” gente normale, piccola e media borghesia. La terza classe sono gli “Untermenschen”. È gente di così poco valore che i Superuomini sono sicuri di avere potere di vita e morte su costoro. Anche per la classe intermedia i Superuomini hanno dei progetti grigi. A seconda della loro o meno utilità, anche i Menschen possono venire sacrificati, proprio come gli Üntermenschen.

L’intero sistema sociale, politico, economico, militare, sanitario, mediatico, educazionale ed altri, è sotto il diretto controllo degli Übermenschen. Questi giganti sono molto diversi gli uni dagli altri, e spesso litigano nelle loro combriccole. Ce ne saranno almeno diecimila di questi tipi in giro per il mondo, forse di più, e controllano milioni e milioni di servitori. In breve, si potrebbe dire che queste tre caste sono: 1) padroni; 2) servi; 3) schiavi. Sta però succedendo che nella casta intermedia un certo numero di questi “servitori” stia aprendo gli occhi e dichiarando il proprio disaccordo con quel sistema sociale, pur facendone ancora parte. Ciò causa una grande preoccupazione ai giganti, che sanno benissimo che il loro potere è funzione del supporto psichico e fisico delle caste inferiori. Non c’è posto nel mondo per futuri possibili “Bnei Chorin” Figli della libertà. E si cerca di ucciderli, perfino prima che nascano. Quando sarà chiaro chi siano i giganti oggi, si guardi senza veli a quello che stanno facendo. Il pensiero accademico, non da ieri e non da un anno, è controllato dalla Matrix fin da quando la storia è iniziata. La storia è sempre letta in modo che il sistema a tre caste compaia come il migliore e il più forte modello sociale. Il mondo accademico d’oggi, è fatto da alcuni dei molti filoni di un certo tipo di Illuminismo, poi razionalismo, poi decaduto in edonismo e materialismo ateo, che è la religione di questi giganti. Anche tra le altre due caste sono in molti coloro che credono nei suoi presupposti, e ne seguano i dettami.

È venuto il momento di renderci conto che la “narrativa unica”, il “pensiero dominante” sono attivi fin dagli inizi della storia umana. I Superuomini e i Menschen si sono incontrati ed hanno combattuto in passato, già in vite precedenti. E i ‘Figli della libertà’ vincono ogni volta, perché sono assistiti dall’alto, dallo Spirito divino che li sta portando su ali d’aquila. Ora tutto ritorna, ed è in base ai risultati di questi esami che si accede al popolo invitato al Banchetto finale, quello del Leviatan. Ma nel frattempo i superuomini hanno costruito armi ancora più potenti, specie nell’informatica “social”. I ‘Figli della Libertà’ imparano quegli strumenti e li capovolgono, per far sentire le voci di coloro che piangono cantando il loro desiderio di libertà. Tra di loro, i ‘Figli della libertà’ scambiano conoscenze su una rete molto più in alto di quelle tessute dalla Matrix. Ad elevarla è la forza dello Spirito, dell’amore per la conoscenza, l’intelligenza e la sapienza. È la forza inarrestabile della verità che quelle tre caste sono una inaccettabile divisione dell’umanità. La radice dei popoli è una. Tornerà ad esserlo quando verrà ritrovata, nello Spirito.

Rammentiamo che il Maestro ha pubblicato a tutt’oggi sette libri, più due corsi annuali per lo studio della Cabalà. Nadav insegna tramite lezioni, conferenze, seminari, sia in Israele che in Italia, dove negli ultimi vent’anni è venuto con grande frequenza. Per comprendere la base del suo ragionamento è molto utile guardare i video di Anima Tv dove lui ci parla degli Ofanim: i sette Angeli della Consapevolezza secondo la Cabalà, un'antica scienza di lettura del significato esoterico della Bibbia.

Nel primo video si parla delle sette entità angeliche Ofanim che corrispondono ai sette centri energetici e di scambio tra diversi livelli, presenti nell'essere umano. Questi sette centri sono connessi con sette lettere ebraiche (su 22 totali). Sono lettere "doppie" perché possono essere aperte o chiuse. I sette angeli Ofanim sono "ruote" che fanno da trasformatori tra i vari piani energetici. Il primo centro, il più basso, è dominio dall'angelo Tahariel. Al secondo livello di consapevolezza, dominio dell'angelo Orpaniel, è il secondo chakra. Il chakra successivo è dominio dell'angelo Malkiel.

Nel secondo video si parla del quarto chakra, il plesso del cuore, governato dall'angelo Zekhutiel. Al quinto livello, in corrispondenza della gola e della tiroide, troviamo l'angelo Chasdiel. Il sesto centro è la capacità di leggere il simbolo. L'angelo di questo centro è Raziel. Qui troviamo la lettura delle forme simboliche, come per esempio l'alfabeto sacro della Cabalà che è un alfabeto simbolico. Il settimo centro, quello della corona è un luogo di estrema pace e serenità. Qui la dualità viene resa uno, gli opposti vengono riconciliati. Si va oltre ogni cosa, anche oltre il simbolo. L'Ofanim associato è Sandalfon. Si parla anche delle lettere ebraiche che hanno un grande effetto sulla struttura spirituale dell'essere umano. La loro forma, il loro nome e il loro valore numerico formano una triade che agisce sulle corde sottili dell'essere umano attivando determinate funzioni.

Nel terzo video si parla del Libro della Formazione, un antico libro di Cabalà, secondo il quale nella vita abbiamo accesso a sette doni, corrispondenti a ciascuno dei Sette Angeli Ofanim. Partendo dai centri del basso, abbiamo: bellezza, pace, governo, vita, fertilità, ricchezza, sapienza. L'ultimo dei sette doni è la sapienza e corrisponde al centro della corona. Quando Re Salamone viene interpellato da Dio per scegliere uno fra questi sette doni, sceglie la sapienza, il più prezioso di tutti e anche il più raro. Non è erudizione, ma saggezza di vita.

Scrittrice di fiabe, favole e leggende, pubblica anche romanzi, racconti, saggi e biografie. Collabora con varie riviste scrivendo articoli, recensioni e interviste. Incontra talenti del mondo della Letteratura, dell’Arte, della Musica, del Cinema, del Teatro, delle Discipline Olistiche e della Scienza popolando così le sue giornate di nuove scoperte.

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Frattale, ©Matteo Basei
Frattale, ©Àpeiron
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