La richiesta di pagamento del deposito cauzionale da parte di Abbanoa è una vessazione che irrita tutti i sardi
Abbanoa, spunta conguaglio da 80 euro dopo la stangata del deposito cauzionale.
Abbanoa chiede il deposito cauzionale. Adiconsum ai cittadini: “sospendete il pagamento”
Abbanoa chiede la cauzione: 55 euro una tantum a famiglia
Abbanoa si prepara a far pagare ai sardi un conguaglio per consumi pregressi.
Si tratta di circa 80 euro a famiglia che il gestore idrico richiederà nel 2015 per adeguare la tariffa ai costi. La notizia arriva nel pieno delle polemiche per la richiesta di un deposito cauzionale di 55 euro per ogni famiglia. «Sono decisioni dell'Autorità nazionale», spiega l'amministratore della società Ramazzotti, mentre prosegue l'inchiesta della Procura di Cagliari sui conti dell'ente. unionesarda.
Consumatori sul piede di guerra. Il motivo? La richiesta di pagamento del deposito cauzionale da parte di Abbanoa.
La novità è arrivata nelle case dei cittadini con l’ultima bolletta che contiene una nuova voce di pagamento: il deposito cauzionale. Un provvedimento recentemente introdotto non dall’azienda ma dall’Autorità per l’Energia elettrica, il Gas e il Sistema idrico (Aeegsi) ed estesa a tutte le regioni italiane.
Di cosa si tratta? “E’ una somma cui il gestore andrà ad attingere in caso di morosità del cliente – spiegano dall’Adiconsum Ogliastra (associazione a difesa del consumatore) – ne consegue che in caso di morosità sarà vietata la sospensione della fornitura nei limiti dell’importo cauzionale, importo che poi il gestore andrà a richiedere nella bolletta successiva al fine di rifornire il deposito”.
Ma per Abbanoa il deposito cauzionale è “una forma di garanzia che il cliente presta al Gestore per tutelarlo rispetto ad eventuali insolvenze, si basa su un principio di equità, è stato previsto per contribuire a contrastare il fenomeno della morosità il cui onere ricade in ultima istanza sulla generalità della collettività”.
“Ma quale contrasto alla morosità?- tuona Giorgio Vargiu presidente regionale dell’Adiconsum – i sardi sono dei buoni pagatori, nell’isola c’è una bassissima percentuale di morosità. La verità è che Abbona da questa manovra andrà incassare 50milioni di euro che le servono per fare cassa, date le difficoltà economiche, la morosità è una scusa banale e a pagarne le conseguenze sono i cittadini. L’appello ai consumatori è di aspettare, stiamo lavorando su due corsie: la prima è quella giuridica e l’altra è quella del confronto politico sull’opportunità o meno di applicare questo balzello: sospendete momentaneamente il pagamento in attesa di altre comunicazioni.” vistanet/adiconsum/
Il segretario della Cisal Alberto Gessa ha portato all'attenzione dell’ufficio legale del sindacato i. problema della cauzione Abbanoa, e osserva tra l’altro come la delibera dell’autorità sia solo «una delibera di indirizzo, non attuativa e non immediatamente applicabile senza un preventivo aggiornamento della carta dei servizi e del regolamento del servizio». La Cisal ricorda come gli utenti di Abbanoa siano «già fortemente vessati da richieste di pagamento esorbitanti e spesso ingiustificate» e sostiene che comunque, trattandosi di somme che ammontano nel complesso a milioni di euro «tale applicazione avrebbe dovuto essere sottoposta a consultazione preventiva sia con la proprietà pubblica sia con le associazioni di rappresentanza degli utenti. In tal modo - scrive la Cisal - cioè attraverso metodologie di consultazione democratiche in linea con la natura pubblica del bene che Abbanoa è chiamata a gestire, le parti in causa avrebbero potuto verificare e concordare alla luce della delibera dell’autorità l’opportunità di introdurre tale istituto e l’entità del deposito da richiedere». Al contrario «Abbanoa ha agito d’imperio, ignorando da un lato come essa gestisca un bene la cui proprietà è dei cittadini, dall’altro come gli utenti sardi si trovino in condizioni economiche già assai precarie e come certo non possano sopportare ulteriori e criticabili esborsi economici». La Cisal chiede infine ad Abbanoa «copia della lettera di convocazione contentente l’ordire del giorno e copia della delibera con la quale l’organo amministrativo avrebbe stabilito sia l’introduzione sia l’entità del deposito cauzionale da richiedere agli utenti». La Cisal garantisce in ogni caso assistenza a chiunque voglia tutelare i propri diritti. L’azienda regionale: «Non è una nostra scelta, il deposito è stato previsto in tutt’Italia dall’Authority» In tanti altri casi pagamenti più elevati. Dal web alle associazioni di cittadini cresce la protesta
Il provvedimento è a sfavore degli utenti
L’avvocato Franco Dore contesta la delibera della società: «L’integrazione al contratto è illegittima»
«La richiesta di Abbanoa di pagamento del deposito cauzionale, che sarà fruttifero di interessi al tasso legale, induce non poche perplessità e dubbi».
Per l’avvocato algherese Franco Dore, esperto in ricorsi contro la società idrica, la delibera di Abbanoa non sarebbe del tutto legittima.
«Una prima perplessità - spiega infatti il legale - investe la legittimità della stessa delibera e quindi dell'operato dell’Aeegsi. Infatti tale autorità può integrare il contenuto di contratti d'utenza individuali, derogando a norme di legge dispositive - aggiunge l’avvocato - a condizione che la deroga sia posta a tutela dell’utente-consumatore». Secondo Dore la costituzione di un deposito cauzionale dovrebbe essere lasciato alla libera iniziativa delle parti e non può costituire un adempimento di un obbligo di legge.
«La facoltà di deroga a norme dispositive opera sotto il profilo funzionale in senso unidirezionale - spiega l’avvocato - dovendo essere necessariamente esercitata a favore della parte svantaggiata del rapporto. In questo caso - puntualizza - si va nella direzione opposta e si penalizzano gli utenti». Ma per l’avvocato ci sarebbe un’ulteriore perplessità legata alla “condizione” in cui si trova Abbanoa.
«L'autorità ha infatti disposto che il gestore non può richiedere all'utenza il versamento del deposito cauzionale nè altre forme di garanzia qualora non abbia adottato e pubblicato la Carta dei servizi conforme alla normativa in vigore - spiega l’esperto - Abbanoa ha adottato la Carta del Servizio il 10 gennaio 2007 e non ha mai provveduto ad adeguarla». Poca chiarezza ci sarebbe inoltre, sempre secondo Franco Dore, per quanto riguarda il deposito cauzionale che Abbanoa ha detto che non verrà richiesto agli utenti che fruiscono di agevolazioni tariffarie di carattere sociale. «Posto che per le utenze condominiali Abbanoa emette una fattura cumulativa intestata al condominio - si chiede l’avvocato Dore - non è dato comprendere come potrà essere calcolata la quota di ipotetica pertinenza degli utenti a tariffa sociale. Andrà a finire - aggiunge il legale - che anche questi utenti pagheranno indebitamente il deposito cauzionale. Ancora una volta Abbanoa non eccelle per trasparenza e correttezza - continua Franco Dore - nelle fatture trasmesse in questi giorni agli utenti, infatti, accredita l'idea che l'autorità abbia dettato una norma imperativa prevedendo l'obbligo per gli utenti di versare il deposito cauzionale. In realtà così non è - precisa l’avvocato - dal momento che l'Autorità ha previsto che il gestore può richiedere la costituzione del deposito lasciando allo stesso gestore la facoltà o meno di richiederlo e senza fissare neppure alcun termine» lanuovasardegna.
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