Potrei apparire come pedante, ma questa premessa è necessaria. Siamo
in guerra e non esiste "informazione corretta" in occidente, nemmeno tra
i blog di "controinformazione". I mezzi di comunicazione
ufficiali ricevono soldi dalla NATO per diffondere notizie false e
manipolate, e lo stesso fanno molti "blog", canali
"youtube" o telegram che si dichiarano "alternativi".
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venerdì 4 ottobre 2024
domenica 20 gennaio 2019
IL TESTIMONE : VIAGGIO DI GUERRA IN MEDIORIENTE
IL TESTIMONE : VIAGGIO DI GUERRA IN MEDIORIENTE
Chris Barlati
Sa Defenza
E' la prima volta che vai in Siria?
Non è il mio primo viaggio in Siria, quest'anno. Ogni volta si passa regolarmente dal Libano dove ho molti amici libanesi e siriani. Alcuni dentro a partiti locali, e bada bene partiti differenti. Sono
anche fortunato perché i miei contatti in loco abbracciano tutte le religioni presenti, quindi ho una
buona panoramica. So Che già lo sai, ma lo ribadisco a beneficio di eventuali lettori meno
avvezzi: ciò che arriva qui "mediato" dal Mainstream è spesso propaganda, e anche di tipo
adolescenziale. Slogan e personaggi, dualismi e analisi fatte da occidentali liberal per occidentali
liberal, con un egocentrismo e un political correct che rendono tutto più che inutile, dannoso, a
lettore e ascoltatore.
-In Libia che situazione hai incontrato? Qual è il loro atteggiamento psicologico nei confronti
di noi italiani?
L'argomento Medio Oriente è enorme, anche limitandosi a Siria e Libano. Quindi, sono obbligato
a spezzettare, ma sono tantissimi discorsi, locali e internazionali, religiosi e politici, psicologici e
culturali, che entrano nel tutto. In Siria ho amici e amiche e, seppur relativamente brevi rispetto a
altri, ho alcune delle mie migliori amicizie.
L'italiano è sempre ben visto, e tutti sono consapevoli che il comportamento politico degli ultimi
anni è dettato da una dipendenza da USA, UE e NATO. Nessuno ci accusa di nulla.
Per assurdo le realtà dove l'italiano non è amato in quanto tale sono proprio le realtà più ricche di salafiti e ribelli siriani. Non è un caso che tutti i giornalisti e volontari rapiti nell'area sono stati rapiti proprio da individui e gruppi legati a queste pseudo opposizioni armate, che gli occidentali
hanno appoggiato. Qualcuno evidentemente si aspettava di trovare caffè e biscotti invece di finire
rapito. Quello che è anche importante, e che è tra i miei progetti, è rilanciare il turismo in Siria.
-All'interno dello stato siriano quali sono le opinioni dei cittadini nei riguardi di Assad e
dell'aiuto offerto dall'esercito russo?
Dobbiamo innanzitutto fare una precisazione. All'interno del territorio governativo c'è moltissima
gente che ha un'ottima opinione del presidente Assad e della moglie, ma non del resto del
cosiddetto Regime. Vedi, il cosiddetto Regime non è fatto di un uomo o di un clan, ma è un
sistema, e all'interno ci sono funzionari di alto e medio potere, e molti di loro non fanno nulla per
farsi amare. Anzi, tutt'altro. Ci sono problemi di elettricità, gas e benzina, quindi dì vita
quotidiana, e ovviamente sacrifici e lamentele. C'è corruzione, e questo è innegabile.
La Guerra ha reso chi era prepotente e avido, ancora più prepotente e avido. Ci Sono però figure
molto stimate, come l'ex ministro del turismo, diventato ora consigliere del presidente Assad,
oppure il comandante della guardia Repubblicana di Aleppo.
I Russi sono considerati salvatori. Tutti sanno che c'erano interessi in gioco e sanno che in primo
luogo è stato l'esercito siriano a sacrificarsi (260 mila caduti circa), ma sono consapevoli che
l'intervento russo ha cambiato le sorti del conflitto.
- Nel tuo viaggio hai visitato anche il Libano. Qual è la percezione sociale che hanno le
persone comuni di Hezbollah e dell'appoggio dato all'esercito regolare siriano?
Riguardo a Hezbollah e alla mia percezione, ma soprattutto all'opinione dei libanesi, facciamo
sempre una premessa, e cioè che in tutto il mondo troverai persone con idee, background e
mentalità diverse. Quindi. non sì può mai parlare a nome di un intero popolo. Detto questo, ci
sono delle costanti nell'opinione e nelle testimonianze su Hezbollah, tanto in Libano quanto in
Siria: Hezbollah, oltre ad essere una formazione militare, che non ha nulla da invidiare a nessuno
sul piano della preparazione e delle capacità, è nota perché in Libano aiuta tramite ospedali e
progetti di ingegneria civile non solo la comunità sciita, ma chiunque chieda in buona fede aiuto.
In Siria sono stati la formazione sul campo che più si è distinta per correttezza verso i civili.
Ti racconto un particolare. Anni fa a Saddad, vicino a Al Quraytain ( luogo di un antico monastero
Cristiano raso al suolo da Isis), Hezbollah operò insieme alla brigata dello SSNP siriano. Ebbene,
dovendo reperire cibo per i propri uomini, essi addirittura lasciarono un biglietto con scritto
quanto avevano preso dalle abitazioni lasciate in fretta e furia dalla popolazione, in fuga da Isis, e
fecero presente a un comandante locale dello SSNP che voleva reperire dell'olio di oliva per
arricchire un piatto che la loro brigata stava consumando, che non doveva assolutamente chiedere
nulla più dello stretto necessario alla popolazione locale, già provata, ma, anzi, ringraziare a nome
dei suoi uomini.
Hezbollah non è una milizia di bravi alla don Rodrigo o un esercito settario, seppure la religione
sia un fatto importante, ma una formazione con uno spirito popolare e militare, cavalleresco , i cui
membri hanno un concetto di dignità e coraggio, oltre che di fede basilare.
- Oltre l'ISIS, quali fazioni oggi esistenti minacciano gli equilibri in Medioriente? E da chi
sono finanziati, stando agli stessi siriani/libici, tali frange terroriste?
Inutile girarci intorno. Il Medio Oriente avrà sempre un problema legato alla creazione repentina e
imposta dello stato di Israele.
I profughi palestinesi sono arrivati nei decenni nei paesi di confine, quali Giordania, Libano e
Siria, portando, non solo i propri problemi personali, ma anche le proprie divisioni e i propri
problemi politici. Questa situazione non ha nessuna possibilità di risoluzione allo stato attuale
delle cose, ma solo di rimanere problema, ora latente ora virale..
Oltre al problema Israele,vi è il problema creato dall'organizzazione dei fratelli musulmani. Questa
organizzazione non ha uno spirito e delle pretese nazionaliste, ma globali e non si adatta come il
partito di Dio, ovvero Hezbollah, al secolarismo e al dialogo con le altre comunità religiose, ma
pretende di dominare, prima o poi, la società locale dove risiede, sulla base della Sharya.
Purtroppo, per motivi politici e economici, c'è una sottovalutazione mediatica della fratellanza
islamica. Di contro c'è, invece, una demonizzazione dì Hezbollah.
- Cosa rivendicano più di ogni altra cosa miliziani e civili?
Cosa vuole la popolazione, aldilà di idee politiche o religione, è tornare alla quotidianità pre
Guerra. Luce, gas, servizi, lavoro e sicurezza: questo vogliono più di tutto.
Purtroppo l'embargo, che come tutti gli embarghi colpisce sempre i ceti più poveri e le persone
normali, causa esattamente l'effetto opposto...
-Cosa ti ha segnato di più? Il tuo ricordo più vivido e significativo?
Quello che ti colpisce maggiormente della Siria, che ti segna, è l'umanità delle persone che incontri. Moltissimi, la stragrande maggioranza, hanno un'educazione, un senso di ospitalità e un cuore che colpiscono il visitatore in maniera incredibile. Sono un popolo stupendo, sia i siriani che i libanesi, ma in Siria,proprio a causa delle attuali privazioni, questo risulta in maniera ancora più forte.
*****
https://sadefenza.blogspot.com/2019/01/il-testimone-viaggio-di-guerra-in.html
Chris Barlati
Sa Defenza
Il ritiro delle truppe statunitensi dalla Siria e l'invito del presidente Bashar al Assad a rafforzare la cooperazione tra Russia e Siria comprovano l'esistenza di una pressione invisibile, ma presente e che condiziona l'agire internazionale. Per avere una messa a fuoco dell'odierna situazione in Siria, abbiamo raccolto la testimonianza di Francesco Votta, coraggioso amante della verità, che ha deciso di visitare sia la Libia che il Libano ad inizio del nuovo anno.
E' la prima volta che vai in Siria?
Non è il mio primo viaggio in Siria, quest'anno. Ogni volta si passa regolarmente dal Libano dove ho molti amici libanesi e siriani. Alcuni dentro a partiti locali, e bada bene partiti differenti. Sono
anche fortunato perché i miei contatti in loco abbracciano tutte le religioni presenti, quindi ho una
buona panoramica. So Che già lo sai, ma lo ribadisco a beneficio di eventuali lettori meno
avvezzi: ciò che arriva qui "mediato" dal Mainstream è spesso propaganda, e anche di tipo
adolescenziale. Slogan e personaggi, dualismi e analisi fatte da occidentali liberal per occidentali
liberal, con un egocentrismo e un political correct che rendono tutto più che inutile, dannoso, a
lettore e ascoltatore.
-In Libia che situazione hai incontrato? Qual è il loro atteggiamento psicologico nei confronti
di noi italiani?
L'argomento Medio Oriente è enorme, anche limitandosi a Siria e Libano. Quindi, sono obbligato
a spezzettare, ma sono tantissimi discorsi, locali e internazionali, religiosi e politici, psicologici e
culturali, che entrano nel tutto. In Siria ho amici e amiche e, seppur relativamente brevi rispetto a
altri, ho alcune delle mie migliori amicizie.
L'italiano è sempre ben visto, e tutti sono consapevoli che il comportamento politico degli ultimi
anni è dettato da una dipendenza da USA, UE e NATO. Nessuno ci accusa di nulla.
Per assurdo le realtà dove l'italiano non è amato in quanto tale sono proprio le realtà più ricche di salafiti e ribelli siriani. Non è un caso che tutti i giornalisti e volontari rapiti nell'area sono stati rapiti proprio da individui e gruppi legati a queste pseudo opposizioni armate, che gli occidentali
hanno appoggiato. Qualcuno evidentemente si aspettava di trovare caffè e biscotti invece di finire
rapito. Quello che è anche importante, e che è tra i miei progetti, è rilanciare il turismo in Siria.
-All'interno dello stato siriano quali sono le opinioni dei cittadini nei riguardi di Assad e
dell'aiuto offerto dall'esercito russo?
Dobbiamo innanzitutto fare una precisazione. All'interno del territorio governativo c'è moltissima
gente che ha un'ottima opinione del presidente Assad e della moglie, ma non del resto del
cosiddetto Regime. Vedi, il cosiddetto Regime non è fatto di un uomo o di un clan, ma è un
sistema, e all'interno ci sono funzionari di alto e medio potere, e molti di loro non fanno nulla per
farsi amare. Anzi, tutt'altro. Ci sono problemi di elettricità, gas e benzina, quindi dì vita
quotidiana, e ovviamente sacrifici e lamentele. C'è corruzione, e questo è innegabile.
La Guerra ha reso chi era prepotente e avido, ancora più prepotente e avido. Ci Sono però figure
molto stimate, come l'ex ministro del turismo, diventato ora consigliere del presidente Assad,
oppure il comandante della guardia Repubblicana di Aleppo.
I Russi sono considerati salvatori. Tutti sanno che c'erano interessi in gioco e sanno che in primo
luogo è stato l'esercito siriano a sacrificarsi (260 mila caduti circa), ma sono consapevoli che
l'intervento russo ha cambiato le sorti del conflitto.
- Nel tuo viaggio hai visitato anche il Libano. Qual è la percezione sociale che hanno le
persone comuni di Hezbollah e dell'appoggio dato all'esercito regolare siriano?
Riguardo a Hezbollah e alla mia percezione, ma soprattutto all'opinione dei libanesi, facciamo
sempre una premessa, e cioè che in tutto il mondo troverai persone con idee, background e
mentalità diverse. Quindi. non sì può mai parlare a nome di un intero popolo. Detto questo, ci
sono delle costanti nell'opinione e nelle testimonianze su Hezbollah, tanto in Libano quanto in
Siria: Hezbollah, oltre ad essere una formazione militare, che non ha nulla da invidiare a nessuno
sul piano della preparazione e delle capacità, è nota perché in Libano aiuta tramite ospedali e
progetti di ingegneria civile non solo la comunità sciita, ma chiunque chieda in buona fede aiuto.
In Siria sono stati la formazione sul campo che più si è distinta per correttezza verso i civili.
Ti racconto un particolare. Anni fa a Saddad, vicino a Al Quraytain ( luogo di un antico monastero
Cristiano raso al suolo da Isis), Hezbollah operò insieme alla brigata dello SSNP siriano. Ebbene,
dovendo reperire cibo per i propri uomini, essi addirittura lasciarono un biglietto con scritto
quanto avevano preso dalle abitazioni lasciate in fretta e furia dalla popolazione, in fuga da Isis, e
fecero presente a un comandante locale dello SSNP che voleva reperire dell'olio di oliva per
arricchire un piatto che la loro brigata stava consumando, che non doveva assolutamente chiedere
nulla più dello stretto necessario alla popolazione locale, già provata, ma, anzi, ringraziare a nome
dei suoi uomini.
Hezbollah non è una milizia di bravi alla don Rodrigo o un esercito settario, seppure la religione
sia un fatto importante, ma una formazione con uno spirito popolare e militare, cavalleresco , i cui
membri hanno un concetto di dignità e coraggio, oltre che di fede basilare.
- Oltre l'ISIS, quali fazioni oggi esistenti minacciano gli equilibri in Medioriente? E da chi
sono finanziati, stando agli stessi siriani/libici, tali frange terroriste?
Inutile girarci intorno. Il Medio Oriente avrà sempre un problema legato alla creazione repentina e
imposta dello stato di Israele.
I profughi palestinesi sono arrivati nei decenni nei paesi di confine, quali Giordania, Libano e
Siria, portando, non solo i propri problemi personali, ma anche le proprie divisioni e i propri
problemi politici. Questa situazione non ha nessuna possibilità di risoluzione allo stato attuale
delle cose, ma solo di rimanere problema, ora latente ora virale..
Oltre al problema Israele,vi è il problema creato dall'organizzazione dei fratelli musulmani. Questa
organizzazione non ha uno spirito e delle pretese nazionaliste, ma globali e non si adatta come il
partito di Dio, ovvero Hezbollah, al secolarismo e al dialogo con le altre comunità religiose, ma
pretende di dominare, prima o poi, la società locale dove risiede, sulla base della Sharya.
Purtroppo, per motivi politici e economici, c'è una sottovalutazione mediatica della fratellanza
islamica. Di contro c'è, invece, una demonizzazione dì Hezbollah.
- Cosa rivendicano più di ogni altra cosa miliziani e civili?
Cosa vuole la popolazione, aldilà di idee politiche o religione, è tornare alla quotidianità pre
Guerra. Luce, gas, servizi, lavoro e sicurezza: questo vogliono più di tutto.
Purtroppo l'embargo, che come tutti gli embarghi colpisce sempre i ceti più poveri e le persone
normali, causa esattamente l'effetto opposto...
-Cosa ti ha segnato di più? Il tuo ricordo più vivido e significativo?
Quello che ti colpisce maggiormente della Siria, che ti segna, è l'umanità delle persone che incontri. Moltissimi, la stragrande maggioranza, hanno un'educazione, un senso di ospitalità e un cuore che colpiscono il visitatore in maniera incredibile. Sono un popolo stupendo, sia i siriani che i libanesi, ma in Siria,proprio a causa delle attuali privazioni, questo risulta in maniera ancora più forte.
*****
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lunedì 30 luglio 2018
L'Iran, in caso di attacco USA, promette a Trump "La madre di tutte le guerre"
L'Iran, in caso di attacco USA, promette a Trump "La madre di tutte le guerre"
Una cosa è chiara, Donald Trump non ha idea di quanto costerebbe una guerra con l'Iran. Le stime sui combattenti americani uccisi partono da 80.000 uomini e si muovono verso l'alto. La morte civile negli Stati Uniti, senza contare le nazioni che avrebbero aiutare gli Stati Uniti in tale sforzo, potrebbe probabilmente superare più delle 50.000 unità.
Il costo finanziario è stimato in trilioni con la produzione di petrolio dell'Arabia Saudita bloccata e finita per sempre. Quella nazione si troverebbe in rovina. Lo stesso è probabile anche per Israele.
Poi di nuovo, la Russia ascolta Trump, ma, l'Iran è una "linea rossa" per la Russia come lo era la Siria. L'Iran è, ed è sempre stata, la "porta di servizio" in Russia.
Oltre a ciò, Turchia e Pakistan sono diventati entrambi ostili agli Stati Uniti sotto Trump. Non ci sono approcci territoriali all'Iran , se non, attraverso il Pakistan o la Turchia che non amano né si fidano più degli Stati Uniti.
In effetti, entrambi potrebbero scegliere di fare la guerra agli Stati Uniti, in particolare se la Russia o la Cina si unissero, anche se per tempo limitato.
La guerra con l'Iran potrebbe essere la fine dell'America come potenza mondiale.
Il presidente Trump ha scelto di andare alla guerra con l'Iran. I suoi tentativi di minacciare e umiliare l'Iran , come ha fatto con un certo successo con i partner della NATO in America, falliranno miseramente. L'Iran non è la Francia.
Trump si sta contemporaneamente muovendo contro la Turchia e il Pakistan. Tramite surrogati del terrore, ISIS e al Qaeda in Siria e in Iraq, una "missione fallita", i curdi e il religioso radicale Fethullah Gulen contro la Turchia, il MEK contro l'Iran e i talibani "finti" indiani / israeliani che combattono il Pakistan, l'America ha scelto di dominare il Medio Oriente e l'Asia meridionale.
Da lì, Trump ha scelto di utilizzare le sanzioni economiche, in atto con l'Iran e in fase di pianificazione con la Turchia e il Pakistan, per istituire il cambio di regime e governi fantoccio.
Non sarà solo il presidente iraniano Rouhani. I piani della Casa Bianca includono la rimozione del presidente turco Erdogan, il presidente pakistano eletto Imran Khan insieme ai piani segreti per rapire o uccidere il presidente siriano Assad.
Fonti al più alto livello delle forze antiterrorismo italiane hanno fatto trapelare le notizie di un documento congiunto USA / Israele, su un piano per utilizzare testimoni della famigerata organizzazione White Helmet (Caschi Bianchi), un gruppo di facciata della CIA e MI6 che opera come una finta ONG, per cercare di mettere in stato di accusa Assad presso il Tribunale Penale Internazionale dell'Aia. Si prega di notare che sia gli Stati Uniti che Israele si sono ritirati da quel istituzione internazionale per paura che i loro stessi leader possano essere messi sotto stato di accusa.
Quando il presidente americano Donald Trump ha "twittato" le minacce all'Iran verso la fine di luglio 2017, la realtà una vasta guerra è entrata in una nuova fase, una guerra che Trump non capirà mai, ma, che per bocca di Trump potrebbe essere portata avanti inesorabilmente .
La salva di ritorno dall'Iran è stata emessa, non dal Presidente Rouhani, ma dal Generale Maggiore Qassim Soleimani, forse il leader militare più rispettato e temuto della nostra era, che ha parlato come per combinazione di Che Guevara ed Erwin Rommel gettando un tocco su Patton con buona misura.
Soleimani, è stato citato più di una volta dagli attacchi israeliani, è veramente il "più grande in vita".
Quello che Trump non riesce a vedere è la vera condizione dell'esercito americano. Ha bisogno di visitare una sala d'attesa in un Centro medico" Veterans Affairs Regional Medical Center", dove i sopravvissuti della Guerra al Terrore Americana, sono stati dilaniati dai ripetuti spiegamenti in Medio Oriente, siedono come gusci vuoti tra i sopravvissuti del Vietnam.
I droni e i missili, gli aerei invisibili, i gruppi di battaglia delle portaerei, sono tutti inutili contro le persone che non hanno paura di morire e sono in grado di colpire.
L'enorme arsenale missilistico iraniano è moderno, preciso e capace di sopraffare qualsiasi difesa. Controlla l'Oceano Indiano, il Golfo Persico, il Mar Rosso e persino il Mediterraneo orientale.
I vettori americani in mare , avrebbero bisogno di essere in migliaia di miglia, per evitare di affondare mentre le basi americane in Turchia o in Qatar, e anche a Diego Garcia, verrebbero immediatamente cancellate.
L'America ha lanciato l'ultimo missile dei suoi inventari dei missili da crociera in Siria, in uno sforzo fallito per salvare ISIS e i surrogati di al Qaeda.
In tutto questo tempo, i mercati azionari americani schianterebbero, la benzina sarebbe venduta a $ 12 se non addirittura a $ 15 a gallone in America e diventerebbe inaccessibile in Europa. Alla fine, con le entrate inarrestabili e le spese sfrenate, l'economia americana peggiorerebbe inesorabilmente rispetto a quella del disastro post Iraq / Afghanistan del 2007/8.
Potrebbe essere l'America a dover affrontare un cambio di regime.
http://sadefenza.blogspot.com/2018/07/liran-in-caso-di-attacco-usa-promette.html
Gordon Duff e New Eastern Outlook
Una cosa è chiara, Donald Trump non ha idea di quanto costerebbe una guerra con l'Iran. Le stime sui combattenti americani uccisi partono da 80.000 uomini e si muovono verso l'alto. La morte civile negli Stati Uniti, senza contare le nazioni che avrebbero aiutare gli Stati Uniti in tale sforzo, potrebbe probabilmente superare più delle 50.000 unità.
Il costo finanziario è stimato in trilioni con la produzione di petrolio dell'Arabia Saudita bloccata e finita per sempre. Quella nazione si troverebbe in rovina. Lo stesso è probabile anche per Israele.
Poi di nuovo, la Russia ascolta Trump, ma, l'Iran è una "linea rossa" per la Russia come lo era la Siria. L'Iran è, ed è sempre stata, la "porta di servizio" in Russia.
Oltre a ciò, Turchia e Pakistan sono diventati entrambi ostili agli Stati Uniti sotto Trump. Non ci sono approcci territoriali all'Iran , se non, attraverso il Pakistan o la Turchia che non amano né si fidano più degli Stati Uniti.
In effetti, entrambi potrebbero scegliere di fare la guerra agli Stati Uniti, in particolare se la Russia o la Cina si unissero, anche se per tempo limitato.
La guerra con l'Iran potrebbe essere la fine dell'America come potenza mondiale.
Il presidente Trump ha scelto di andare alla guerra con l'Iran. I suoi tentativi di minacciare e umiliare l'Iran , come ha fatto con un certo successo con i partner della NATO in America, falliranno miseramente. L'Iran non è la Francia.
Trump si sta contemporaneamente muovendo contro la Turchia e il Pakistan. Tramite surrogati del terrore, ISIS e al Qaeda in Siria e in Iraq, una "missione fallita", i curdi e il religioso radicale Fethullah Gulen contro la Turchia, il MEK contro l'Iran e i talibani "finti" indiani / israeliani che combattono il Pakistan, l'America ha scelto di dominare il Medio Oriente e l'Asia meridionale.
Da lì, Trump ha scelto di utilizzare le sanzioni economiche, in atto con l'Iran e in fase di pianificazione con la Turchia e il Pakistan, per istituire il cambio di regime e governi fantoccio.
Non sarà solo il presidente iraniano Rouhani. I piani della Casa Bianca includono la rimozione del presidente turco Erdogan, il presidente pakistano eletto Imran Khan insieme ai piani segreti per rapire o uccidere il presidente siriano Assad.
Fonti al più alto livello delle forze antiterrorismo italiane hanno fatto trapelare le notizie di un documento congiunto USA / Israele, su un piano per utilizzare testimoni della famigerata organizzazione White Helmet (Caschi Bianchi), un gruppo di facciata della CIA e MI6 che opera come una finta ONG, per cercare di mettere in stato di accusa Assad presso il Tribunale Penale Internazionale dell'Aia. Si prega di notare che sia gli Stati Uniti che Israele si sono ritirati da quel istituzione internazionale per paura che i loro stessi leader possano essere messi sotto stato di accusa.
Quando il presidente americano Donald Trump ha "twittato" le minacce all'Iran verso la fine di luglio 2017, la realtà una vasta guerra è entrata in una nuova fase, una guerra che Trump non capirà mai, ma, che per bocca di Trump potrebbe essere portata avanti inesorabilmente .
"Al presidente iraniano Rouhani: MAI, SI DEVE MINACCIARE GLI STATI UNITI SE NON SI VUOLE SUBIRE LE CONSEGUENZE, DEL CALIBRO DI CUI IN POCHI LE NEL CORSO DELLA STORIA, HANNO MAI SUBITO PRIMA. NON SIAMO PIÙ UN PAESE CHE SI LEVERÀ IN PIEDI PER LE VOSTRE PAROLE DEMENTI DI VIOLENZA E MORTE. SII PRUDENTE!"
La salva di ritorno dall'Iran è stata emessa, non dal Presidente Rouhani, ma dal Generale Maggiore Qassim Soleimani, forse il leader militare più rispettato e temuto della nostra era, che ha parlato come per combinazione di Che Guevara ed Erwin Rommel gettando un tocco su Patton con buona misura.
Soleimani, è stato citato più di una volta dagli attacchi israeliani, è veramente il "più grande in vita".
"Ci minacci con un'azione " senza precedenti "al mondo. Questa è retorica nel puro stile da cabaret. Solo un proprietario di cabaret parlerebbe così con il mondo.
Che cosa avete fatto negli ultimi 20 anni che non avete compiuto? Siete venuti in Afghanistan con decine di carri armati, trasportatori di personale e centinaia di elicotteri avanzati e avete commesso crimini. Cosa diavolo potevate fare tra il 2001 e il 2018 con 110.000 soldati? Che oggi state elemosinando colloqui ai talebani.
L'Afghanistan era un paese povero, che diavolo volevate da questo paese che continuate a minacciarci?
Avete arrogantemente attaccato l'Iraq, con 160.000 soldati, più volte (con un grande equipaggiamento militare) rispetto a quello che avete usato in Afghanistan. E cosa è successo? Chiedete al vostro comandante che avete inviato per chiedermi: "È possibile darci tempo, usando la vostra influenza, in modo che i nostri soldati non vengano attaccati dai combattenti iracheni in questi mesi fino all'uscita dal paese ?'
Vi siete dimenticati di fornire pannolini per adulti ai vostri soldati nei carri armati? Nonostante questo minacciate un grande paese come l'Iran? E con quale retroterra pensate di minacciarci?
Siamo accanto a Lei , anche , dove non può nemmeno immaginare. Noi siamo la nazione del martirio, noi siamo la nazione dell'Imam Hossein, è meglio che vi fate delle domande prima. Venite; siamo pronti. Noi siamo uomini in questa arena. Sapete che questa guerra significa l'annientamento di tutti i vostri mezzi. Potete pure iniziare la guerra, ma, saremo noi a finirla.
Una piccola nazione combatte contro di voi, lo Yemen, ma è emersa vittoriosa di fronte al più avanzato equipaggiamento militare. Che cosa avete ottenuto in questi ultimi quattro anni? Avete spogliato il Mar Rosso, che era un mare sicuro, della sua sicurezza. Avete messo sotto mira in guerra l'Arabia Saudita e la sua capitale Riyadh, che non aveva visto un solo razzo sparato contro di loro in 100 anni.
Trump, Lei , non deve minacciare la nostra nazione e insultare il nostro presidente. L'America ha avuto una certa magnificenza nel passato , ma quando la vostra flotta si è allontanata dai vostri porti, la vostra nazione è crollata. Avete attaccato i Munafiquin (i nemici dell'islam) che sono stati gettati nel cestino della storia dall'Iran. Vi siete legato a una donna, girovaga , mostrata in tutte le vostre reti sui media e le notizie (Ambasciatore alle Nazioni Unite Nikki Haley?)
E la vostra speranza è riposta in questo? È tutta qui la vostra potenza? Siete consapevole della potenza che abbiamo nella regione e della capacità di lanciare una guerra asimmetrica? "Il generale Soleimani è stato gentile nel non menzionare il Vietnam, forse la vera lezione che Trump da dove avrebbe dovuto imparare invece di mancare dall'unirsi alla sua generazione nel conflitto che vede "scelte personali" legate alla ricchezza e ai privilegi.
Quello che Trump non riesce a vedere è la vera condizione dell'esercito americano. Ha bisogno di visitare una sala d'attesa in un Centro medico" Veterans Affairs Regional Medical Center", dove i sopravvissuti della Guerra al Terrore Americana, sono stati dilaniati dai ripetuti spiegamenti in Medio Oriente, siedono come gusci vuoti tra i sopravvissuti del Vietnam.
I droni e i missili, gli aerei invisibili, i gruppi di battaglia delle portaerei, sono tutti inutili contro le persone che non hanno paura di morire e sono in grado di colpire.
L'enorme arsenale missilistico iraniano è moderno, preciso e capace di sopraffare qualsiasi difesa. Controlla l'Oceano Indiano, il Golfo Persico, il Mar Rosso e persino il Mediterraneo orientale.
I vettori americani in mare , avrebbero bisogno di essere in migliaia di miglia, per evitare di affondare mentre le basi americane in Turchia o in Qatar, e anche a Diego Garcia, verrebbero immediatamente cancellate.
L'America ha lanciato l'ultimo missile dei suoi inventari dei missili da crociera in Siria, in uno sforzo fallito per salvare ISIS e i surrogati di al Qaeda.
In tutto questo tempo, i mercati azionari americani schianterebbero, la benzina sarebbe venduta a $ 12 se non addirittura a $ 15 a gallone in America e diventerebbe inaccessibile in Europa. Alla fine, con le entrate inarrestabili e le spese sfrenate, l'economia americana peggiorerebbe inesorabilmente rispetto a quella del disastro post Iraq / Afghanistan del 2007/8.
Potrebbe essere l'America a dover affrontare un cambio di regime.
Gordon Duff è un veterano della guerra del Vietnam che ha lavorato per decenni con i veterani e prigionieri di guerra e si è consultato con governi che hanno problemi di sicurezza. È un editor senior e presidente del consiglio di VT , e in particolare per la rivista online " New Eastern Outlook ."
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