giovedì 8 giugno 2023

Il bilancio delle vittime nella regione di Kherson dopo l'espolsione della centrale elettrica di Kakhovka

Il sindaco di Nova Kakhovka Leontiev: cinque persone sono morte dopo la distruzione della centrale idroelettrica di Kakhovka

La piazza centrale di Novaya Kakhovka, allagata dopo la distruzione della centrale idroelettrica di Kakhovka

Cinque persone sono morte a causa delle inondazioni dopo la distruzione della centrale idroelettrica di Kakhovka, ha detto il capo di Novaya Kakhovka, Vladimir Leontiev, in onda su Solovyov Live. Secondo lui, altre 41 persone sono rimaste ferite.

Delle sette persone impegnate nel pascolo, cinque sono annegate. Ora siamo impegnati nell'evacuazione dei restanti due , - ha detto Leontiev .

MARK TWAIN" GIORNALISMO VUOL DIRE FAR SAPERE AGLI ALTRI CIO' CHE CERTA GENTE NON VUOLE CHE SI SAPPIA"


di Antonello Boassa
Pubblico un post del 2019 perché attuale (ovviamente tranne i riferimenti del momento) facendo riferimento alle tante vigliaccherie della stampa e di tanti altri "pezzi" della società non solo in riferimento ad Assange ma anche alle prospettive tragiche che l'elite finanziaria globale sta allestendo nel silenzio e nell'immobilismo generale, esclusi i non pochi coraggiosi. Diceva Burke " Perché il male vinca è sufficiente che i buoni stiano fermi.”

ASSANGE. PERCHE' LA "CULTURA" E LA STAMPA TACCIONO.
E come potrebbero? Nessun punto interrogativo nel titolo. Sarebbe un eccesso di retorica.
Tacciono perché trattare in modo non superficiale il "caso Assange", esaminarne le varie procedure giudiziarie in concomitanza con i "fatti" politici che anche nell'immediato hanno motivato un bliz poliziesco senza precedenti in una ambasciata, nel totale disprezzo del diritto internazionale più elementare e "di fatto" datato da secoli, significherebbe un atto di accusa troppo severo contro se stessi, contro la cultura di regime, contro la stampa di regime (ma anche contro la cultura e la stampa più illuminata).

BASTA CON QUESTA FALSA REPUBBLICA!

Platone
di Avv. Piergiorgio Rocco Lo Duca
È stato osservato che, secondo l’art. 261 del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, il Ministro degli Interni (del regno !) “poteva” (non aveva l’obbligo di) dichiarare lo stato pandemico, e onestamente qui trovo l’art. 261 come "omissis", il testo, “consolidato” con le modifiche, è a pagamento !

E, comunque, e ove mai la norma di legge in parola non fosse stata abrogata, il ministro “avrebbe potuto” dichiarare e, invece, l’ha fatto il “governo della repubblica” (qui), ovvero, un “organo costituzionale” (qui), non senza, ma proprio, unitamente, al Ministro degli Interni (qui) che poteva ed ha dichiarato assieme agli altri Ministri (qui), e l’atto, del 31.1.2020, è firmato da Giuseppe Conte che lo presiedeva, anche con la relativa responsabilità, ex art. 95 cost., unitamente a quella collegiale degli altri ministri, ex art. 96 cost., e per gli eventuali reati commessi nell’esercizio delle funzioni di Presidente del Consiglio dei Ministri e dei Ministri, anche se cessati dalla carica, si procede con legge costituzionale n. 1/1989.
In sostanza, “la storia può cambiare soltanto” se si “distingua” tra “regno” e “apparente repubblica” !

mercoledì 7 giugno 2023

I dati governativi mostrano che il 92% dei decessi per Covid è triplo vaccinato

vaccini covid
Frank Bergmann
Nuove statistiche del governo hanno rivelato che uno sbalorditivo 92% delle persone morte per Covid nel 2022 aveva almeno tre dosi di vaccinazioni.

I dati scioccanti sono stati rivelati negli ultimi dati ufficiali pubblicati dal governo del Regno Unito.

I dati mostrano che la popolazione completamente vaccinata - tre o più iniezioni - ha rappresentato il 92% dei decessi per Covid in Inghilterra per tutto il 2022.

Negli ultimi due anni, l'86% dei decessi per COVID-19 è stato elencato come almeno triplo vaccinato.

I dati sono stati pubblicati da un'agenzia governativa del Regno Unito, l'Office for National Statistics (ONS), il 21 febbraio 2023.

Il rapporto, intitolato "Deaths by Vaccination Status, England, 1 April 2021 to 31 December 2022", è accessibile sul sito dell'ONS qui .

RIFIUTIAMO LO SFRUTTAMENTO DI TERRA E MARE, BASTA CON PALE EOLICHE E PANNELLI FOTOVOLTAICI! SARDI UNIAMOCI!

no alle pale eoliche e ai pannelli fotovoltaici nei campi di Sardinya
SARDI UNIAMOCI!

Stanno per iniziare i lavori surreali per realizzare l'opera più grande al mondo. Oltre la devastazione che procurerà alla nostra terra, e nel nostro mare, con pale eoliche alte fino a 400 metri d'altezza, non porterà un solo euro al popolo sardo ma andranno a finire nelle tasche di meri speculatori senza scrupoli.

Il No all’eolico. Tar Sardegna: il vincolo architettonico è imprescindibile
di e.gazette
Lo stabilisce una sentenza. Italia Nostra chiede un tavolo per stabilire le aree compatibili

Tucker Carlson debutta con un nuovo programma su Twitter per tornare in forma dopo l'uscita di Fox News

Tucker Carlson
di Misty Severi

L'ex conduttore di Fox News Tucker Carlson ha presentato martedì il primo episodio del suo nuovo programma su Twitter. In esso, ha parlato dell'Ucraina , dello stato attuale dei media e degli UFO.

Carlson ha aperto l' episodio di 10 minuti parlando della recente esplosione di una diga in Ucraina avvenuta martedì mattina, sostenendo che se l'esplosione è stata intenzionale, si è trattato di un atto di "terrorismo".

martedì 6 giugno 2023

Verifica dei fatti: chi ha attaccato la diga di Novaya Kakhovka?

frattura della diga Novaya Kakhovka
di Ilya Tsukanov
    sputnikglobe
La centrale idroelettrica di Kakhovka ha subito gravi danni martedì mattina, 6/giugno/23, con la sua diga distrutta e l'acqua che scorre in modo incontrollabile a valle, rischiando gravi inondazioni, interruzioni di corrente e scarsità d'acqua su entrambe le sponde del fiume Dnepr. I media tradizionali occidentali hanno rapidamente incolpato Mosca per l'attacco. Ma ha senso questa accusa? 

La diga della centrale idroelettrica di Kakhovka è diventata l'ultimo pezzo di infrastruttura civile ad essere distrutto nella guerra per procura in corso che la NATO conduce contro la Russia in Ucraina.

Situato nella regione di Kherson lungo il fiume Dnepr, l'impianto è stato costruito nel 1956 nella città di Novaya Kakhovka. Oltre a generare elettricità, l'impianto e la sua diga sono serviti per creare il Kakhovka Reservoir, un enorme bacino di oltre 2.150 chilometri quadrati e lungo 240 km di 18,2 miliardi di metri cubi di acqua dolce . Questo serbatoio alimenta le regioni di Kherson, Zaporozhye e Dnepropetrovsk, regolando il flusso dell'acqua lungo il Dnepr, prevenendo le inondazioni e fornendo acqua fresca ai canali della Crimea settentrionale, Kakhovka e Dnepr-Krivoy Rog. Inoltre, alimenta le miniere, le fabbriche e gli insediamenti locali, fornisce acqua per l'agricoltura e, soprattutto, assicura la fornitura di acqua utilizzata per il raffreddamento alla centrale nucleare di Zaporozhye.

Sa Defenza: in solidarietà e sostegno all'operato del Magistrato indipendente in norma e in coscienza, Susanna Zanda

OGGETTO: Un fiore per Susanna

Egregia dott.ssa Susanna Zanda, noi, donne e uomini liberi del gruppo denominato Sa Defenza, in solidarietà e sostegno al Suo operato di Magistrato indipendente in norma e in coscienza, le diamo nota, in allegato, del nostro comunico alla Corte Suprema di Cassazione per ribadire, come cittadini, il nostro no al tentativo di imbavagliare le voci, come la Sua, per cui il diritto è ancora tramite di verità e di giustizia.

A Lei il nostro immenso ed eterno grazie

SA DEFENZA

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corte di cassazione Roma

Spett.le Corte Suprema di Cassazione,
appare sorprendente come noi cittadini, tenuti il più spesso allo scuro delle questioni rilevanti, abbiamo invece appreso e con sgomento, attraverso il quotidiano “Il Foglio” del 19.05.2023, della risposta del Ministro della Giustizia, dott, Carlo Nordio, all’interrogazione parlamentare del Sen. Scalfarotto (Senato della Repubblica, 18.05.23, Risposte scritte ad interrogazioni, pagg. 288 e ss.); risposta nella quale, sempre secondo quanto riportato dal succitato quotidiano, il Ministro afferma di ritenere il provvedimento giurisdizionale del 6 luglio 2022 del Tribunale di Firenze a firma del giudice Zanda, meritevole di un approfondimento in sede disciplinare in quanto:

“La disapplicazione della normativa interna, che aveva superato in due distinte occasioni il vaglio di legittimità costituzionale, nonché la reintegrazione immediata al lavoro di personale sanitario che non aveva completato il ciclo vaccinale appaiono idonee a configurare una grave e inescusabile violazione di legge”.

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