venerdì 5 dicembre 2025

UN NUOVO MIX DI FARMACI CON LA VITAMINA C CONTRO LE FORME PIÙ AGGRESSIVE DI LINFOMA

Arance e kiwi pieni di vit. C 
Mangiare arancia e kiwi ogni giorno aiuta a fare il pieno della vitamina C nota anche come acido ascorbico. La vitamina C svolge un ruolo importante per la nostra salute in quanto è fondamentale per il sistema immunitario.

Ma quali sono i benefici della vitamina C?
La vitamina C presente sia nell’arancia che nel kiwi aiuta a:
prevenire le infezioni e ridurre i sintomi e la durata del raffreddore;
permette all’organismo di assorbire il ferro e – in quanto antiossidante – di rimuovere le sostanze indesiderate;

e contribuisce alla produzione di collagene, L-carnitina e vari neutrasmettitori.
Insomma è un nutriente di cui è bene non fare a meno. Peccato però che il nostro corpo non possa immagazzinarla, quindi dobbiamo procurarci la Vitamina C ogni giorno attraverso l’alimentazione (o gli integratori).

https://www.ieo.it/it/PNA/Lista-News/mix-di-farmaci-con-la-Vitamina-C/

I risultati di uno studio IEO, appena pubblicati su EMBO Molecular Medicine, dimostrano che l’aggiunta di vitamina C rende efficaci i farmaci contro i linfomi resistenti alle terapie

Una nuova combinazione mirata di farmaci antitumorali e Vitamina C ad alte dosi può essere efficace contro i linfomi più aggressivi e resistenti alle attuali terapie: è quanto dimostrato da uno studio IEO, coordinato da Bruno Amati e Giulio Donati, recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista, EMBO Molecular Medicine.

“Questa ricerca segna una tappa fondamentale verso la cura di quelle forme di linfoma a linfociti B per cui le terapie attuali risultano poco efficaci – spiega Bruno Amati, Direttore di Divisione al Dipartimento di Oncologia Sperimentale dello IEO – Abbiamo dimostrato nei modelli preclinici che l’aggiunta di Vitamina C in dosi farmacologiche a IACS-010759, un farmaco ad azione pro-ossidante, rallenta in maniera significativa la crescita tumorale.

Questo filone di ricerca nasce dai precedenti studi su Myc (proteina chiave nella proliferazione cellulare e dunque nell’insorgenza e nella progressione del cancro), per i quali il gruppo di Amati è stato pioniere.

“In questo ultimo lavoro abbiamo dimostrato che la sensibilità delle cellule tumorali che sovraesprimono Myc al trattamento con IACS si basa sullo stress ossidativo – spiega Giulio Donati, primo autore del lavoro – La sovraespressione di Myc (cioè la sua presenza eccessiva) e il trattamento con IACS collaborano per aumentare l’ossidazione nelle cellule. Quando ciò si verifica simultaneamente, si acuisce lo stress ossidativo, attivando i meccanismi cellulari di risposta allo stress che determinano la morte cellulare.”

Link al paper: https://www.embopress.org/doi/full/10.15252/emmm.202216910

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