Visualizzazione post con etichetta Benny Gantz. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Benny Gantz. Mostra tutti i post

lunedì 10 giugno 2024

Il ministro chiave lascia il governo di guerra di Netanyahu

Benny Gantz. © Amir Levy/Getty Images
fonte

Benny Gantz si è dimesso dal governo, accusando il primo ministro israeliano di non essere riuscito a ottenere una “vera vittoria” su Hamas


Un membro chiave del gabinetto di guerra del primo ministro Benjamin Netanyahu, Benny Gantz, ha annunciato il suo ritiro dal governo di guerra del paese.

Gantz, ex ministro della Difesa senza portafoglio entrato nel gabinetto di guerra poco dopo l'inizio del conflitto in corso con il gruppo militante palestinese Hamas lo scorso ottobre, ha annunciato domenica le sue dimissioni citando un disaccordo con le politiche di Netanyahu.

"Netanyahu ci sta impedendo di progredire verso una vera vittoria", ha affermato in una nota. “Per questo motivo oggi lasciamo il governo dell’emergenza, con il cuore pesante, ma con tutto il cuore”.

Gantz ha anche invitato Netanyahu a fissare una data per le nuove elezioni, esortandolo a “non lasciare che la nostra nazione venga dilaniata”.

domenica 12 novembre 2023

LA SCONFITTA DEL SIONISMO DOVRA' ESSERE OPERA ANCHE DEGLI EBREI DI ISRAELE.

Antonello Boassa
Vi è una fascia per ora minoritaria che si sta chiedendo chi ha commesso le "atrocità" che sono state addebitate ad Hamas. Certo non potranno avvalersi di giornalisti o intellettuali stupidi o prezzolati. E certo non potranno avvalersi delle dichiarazioni del governo sionista di Netanyahu. E neanche di persone che possono apparire estranee a tale palude, come Francesca Albanese che contesta duramente Israele per la reazione stragista ai “crimini” della resistenza palestinese (di cui Hamas è una componente), facendosi tuttavia involontaria portatrice delle menzogne sull’identità degli autori di tali crimini.

Si tratta purtroppo di persone che, dato il loro prestigio o la loro carica istituzionale sono costretti ad esprimersi subito dopo gli eventi e quindi basare il loro giudizio sulle dichiarazioni false, oltre che ignobili, della parte politica che si ritiene dica solo ed esclusivamente la verità.

Non è certo la prima volta. E' un miserabile espediente del Potere da millenni. Compiere dei crimini e attribuirli ad altri. Mi astengo dal citare episodi del passato recente. E purtroppo, come è avvenuto sempre, anche questa volta ci sono sapienti che nulla capiscono e/o male interpretano e che vengono utilizzati per diffondere le “verità” dei dominatori.

venerdì 13 ottobre 2023

Il conflitto attuale tra Israele-Hamas

Israele ha continuato la sua campagna aerea contro la martoriata Gaza mentre la guerra entrava nel suo sesto giorno. Si alza il fumo a seguito di un attacco aereo israeliano a Gaza City, 12 ottobre 2023 © AP / Hatem Moussa
rtnews
La guerra in corso tra Israele e il gruppo militante palestinese Hamas ha causato la morte di oltre 2.700 persone fino a giovedì, e rappresenta l’escalation più grave nella regione da decenni. A sei giorni dall'inizio del conflitto, RT esamina gli eventi chiave finora.

1 Inizia la guerra

Soprannominata "Al-Aqsa Flood", l'operazione di Hamas è iniziata sabato mattina con una prolungata raffica di razzi lanciati da Gaza verso obiettivi in ​​Israele. Hamas, l’organizzazione militante che di fatto governa Gaza dal 2007, ha affermato che nello sbarramento iniziale sono stati lanciati 5.000 razzi, mentre le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno stimato il numero più vicino a 2.500.

In seguito al bombardamento, Hamas ha demolito con i bulldozer porzioni della recinzione che separava Gaza da Israele, mentre più di 1.000 dei suoi combattenti si riversavano in Israele su moto, camioncini e parapendio.

► Potrebbe interessare anche: