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venerdì 12 maggio 2023

Financial Time: L'Italia potrebbe uscire dalla 'Nuova Via della Seta'

Roma il Colosseo
Di News
Secondo quanto riferito, Roma sta valutando la possibilità di ritirarsi dall'iniziativa cinese "Belt and Road".

L'Italia ha in programma di tenere colloqui con la Cina sulla possibilità di abbandonare il progetto infrastrutturale e di investimento "Belt and Road" (BRI) di Pechino, ha riferito giovedì il Financial Times, citando funzionari governativi.

Roma è diventata l'unico paese del G7 a firmare il patto nel 2019, suscitando dure parole da parte di Washington e Bruxelles.

La partecipazione italiana si rinnoverà automaticamente nel 2024 a meno che non esca attivamente dall'accordo.

mercoledì 27 marzo 2019

Il vero limite dei 5 Stelle e del Governo giallo-verde: l'acquisizione dei Servizi Segreti



Chris Barlati
Sa Defenza


La vera sfida dei 5 stelle non riguarda affatto il Tav, gli F 35 o la Via della Seta. Discussioni come queste non rappresentano altro che propaganda, o meglio strategie di realizzazione. E' dall'insediamento in Parlamento del governo giallo-verde che i pentastellati ed i leghisti si alternano in un ben organizzano balletto atto ad illudere mercati ed opposizioni che esista anche una sola possibilità di frizione tra due blocchi tanto discordi, tra due leader tanto lontani: il provincialotto di Pomigliano D'arco Luigi Di Maio, furbo, malizioso, ma irrimediabilmente carente di cultura e preparazione, e Matteo Salvini, il nordista goffo e cialtrone, stereotipo perfetto della politica più del dire che del fare.


Ma partiamo subito con il mettere in chiaro le cose, sia per quanto riguarda il Tav, la Via della Seta, che il vero ostacolo che si frappone tra il governo giallo verde e la realizzazione di quelle promesse del patto di governo che sembrano tardare a realizzarsi.
Nostro scopo in questa sede sarà quello di definire l'incognita che spaventa gli oppositori dei cinque Stelle, tanto da spingerli in ridicole campagne mediatiche che, negli effetti, non fanno altro che regalare voti ai grillini. Definiremo in aggiunta anche l'ostacolo che si frappone tra le promesse del patto di governo e la sua reale attuazione; ostacolo che espliciteremo nelle seguenti righe, ma che sarà d'uopo approfondire attraverso una specifica trattazione. Iniziamo allora con l'introdurre l'argomento della trattazione: la conquista che i pentastellati si sono prefissi dei Servizi Segreti.

Il Tav
Per quanto riguarda il Tav, sono anni che le espressioni partitiche di destra(Forza Italia e Lega) tentano oltre ogni modo di imporre una inutile linea ferroviaria quale quella del Tav.
Al tempo, e parliamo del non troppo distante settembre 2015, già si verificarono numerosi scontri, con tanto di utilizzo di armi vietate dalle innumerevoli formali convenzioni sui diritti dei manifestanti[1].

Oggi, non molto è cambiato. L'utilizzo da parte delle forze dell'ordine, o meglio da non ben noti agenti di polizia addestrati alle percosse dei manifestanti, di condotte dure e repressive sono in genere una prassi regolare adottata da chi vuole lanciare un chiaro messaggio. Quest'ultimo, parafrasato quanto più possibile, sarebbe il seguente: ''Manifestate? Va bene. Vi arrestiamo appena vi identifichiamo. Manifestate a volto coperto? Vi sfasciamo di botte. Continuate e ci sabotate? Allora domani vedrete che lanceremo lacrimogeni e sostanze nocive per la vostra salute. E non ci faranno assolutamente nulla, poiché siamo potretti non solo da apparati statale, ma privati e paragovernativi.'' Il copione Macron potrebbe benissimo ripetersi in Italia qualora iniziassero i progetti per il Tav, poiché la linea ferroviaria ad alta velocità non è altro che un accordo tra partiti corrotti per spartirsi un'immensa tangente, ricambiando naturalmente il favore. La violenza gratuita a cui sono sottoposti i manifesanti, e la mancanza di ogni tutela, è un esempio lampante di tutto ciò.

L'alta velocità. Ma per chi?[2]
Chi vuole, in sintesi, l'inutile Tav? Il governo Francese? Certo, visto che siamo noi ad addebitarci gli oneri maggiori. Le industrie del Nord? Anche, ma in forma minore, poiché il Tav trasporterebbe solo passeggeri. Chi, allora, è interessato in termini di utili all'opera? Le mafie. Quelle ''mafie'' che hanno permesso a Renzi di vincere le elezioni in cambio della sua promessa di provvedere, quanto prima, alla costruzione del ponte sullo stretto di Messina [3].
Quelle mafie che avevano appoggiato in primis Berlusconi e che sono ritornate alla ribalta con la storia assurda della flat tax. Quelle mafie che, in qualche modo, oggi stanno corteggiando il governo giallo verde con strani messaggi, che vanno dall'arresto di Matteo Messina Denaro, alla costituzione, impossibile, di una nuova cupola a Palermo, sventata (ma che fortuna!)dall'operato dei carabinieri[4]
.

Il Grillo e il Dragone
Il secondo punto riguarda i rapporti con la Cina. Normalmente, si tende a sezionare in buoni e cattivi le italiche forze politiche in gioco. Bisognerebbe, invece, concepire il tutto in termini di ''do ut des'', di ''io novello leader, cedo qualche cosa per avere altro in cambio''. Essendo in questo caso l'Italia l'ultima ruota del carro in termini di rivendicazioni e prerogative in Europa, il nostro cedere si configura, senza condizioni, in un 2 in cambio di 1.

Ignoro se il lettore ricordi i tempi del buon Matteo Renzi, o meglio dell' ''energico Matteo'' [5],
quando il piddino n'1 imitava Tsipras, girando in camicia tra un comizio digitale e l'altro(i tempi di quando ancora non aveva il complesso di Napoleone). Ebbene, per lodare incredibilmente l'ex sindaco fiorentino, Renzi era riuscito a stipulare molti vantaggiosi trattati con la Cina, senza suscitare l'ira del padroncino di colore Obama. Il prezzo è stato salato, ma non esageratamente alto. Ricordate la cessione del Mar di Sardegna alla Francia? Avvenuta in tutto segreto? Per quali ragioni secondo voi è avvenuta una cosa del genere e senza nessun guadagno da parte dell'Italia? Ufficiosamente, si è dato il via a ricerche di gas in quella porzione di mare a compagnie private, ma permane il mistero dei soldati francesi armati che, con tanto di blitz, hanno obbligato molti pescherecci sardi a ritornare a casa per aver invaso un territorio protetto.

I 5 Stelle e i Servizi
Pochi vedono un legame in questo groviglio di propagande, affermazioni, promesse e arresti di boss mafiosi. Ma se ci alienassimo per un momento da questo contesto, noteremmo un ordine logico e concreto, un vero ecosistema.

La crescita proporzionale dei nazionalismi di sinistra e destra, la sconfitta dell'europeismo economico, ma non di quello sociale e politico, isterisce le grandi finanze, oramai infiltratesi capillarmente in Italia dall'avvento di Berlusconi, ed in Europa dagli anni 2000(dalla Mani Pulite Internazionale).
I grandi gruppi finanziari italiani filo massonici, quelli vicini a De Benedetti, come i marchi Espresso e Repubblica, stampano quotidianamente indecifrabili articoli sulle presunte e prossime cadute del Governo, sugli scandali che dovranno far deflagrare i 5 stelle, sui legami tra 'Ndrangheta e Lega, e sul dovere di comprendere ed accettare il tentativo di omicidio di bambini ad opera di stranieri pedofili che sequestrano bus[7], ma mai una parola riguardo l'egemonia dei Servizi nell'interazione tra Stato ed Imprenditoria finanziaria; di quei Servizi che, attualmente, sembrano ignorare positivamente i 5 Stelle.

Di Maio sulle orme di Silvio

Non è la prima volta che accade una cosa del genere. Di solito ci si illude che gli apparati di intelligence, almeno quelli italiani, servano gli interessi di Stato o di uomini ad essi collegati. Ma non è affatto così. E' dall'omicidio della Prima Repubblica e dei giudici Falcone e Borsellino che i Servizi Italia si configurano più come una S.p.a., servendo agenzie, compagnie straniere, nazionali e filoatlantiche.

Dal punto di vista governativo, il tutto ebbe inizio con la parabola Berlusconi, ma occorre precisare un paio di cose per correttazza d'analisi. Il vecchio Silvio cercò di limitare l'operato della struttura della ''falange armata'', tutt'oggi attiva ma in forme diverse, posizionando uomini fidati ai vertici dei Servizi. Il Cav. non potè trarre i benefici sperati a causa del suo scarso talento poltico. Ma, caduto Berlusconi, la palla passò alle sinistre che ebbero carta bianca e libero accesso a finanziamenti e posizionamenti di uomini fidati(governo Prodi).
Con il tempo, lo smantellamento di quei pochi apparati filo nazionali d'intelligenc divenne effettivo, in nome di una sostituzione che si realizzò in toto con l'avvento della presidenza del Consiglio di Matteo Renzi, e di un'infiltrazione senza precedenti di uomini vicini ad Israele[8].

Tutto ciò potrebbe apparire come una deriva complottista. E invece no. Guardate qui il primo discorso da leader che fece Luigi di Maio, all'epoca non ancora osannato dai cori ''Giggino premier'', ma considerato comunque dai più come un esponente di spicco del Movimento. Nonostante la furia distruttiva e super critica del M5S di quegli anni, nei riguardi di tutto ciò che poteva puzzare di occulto, segreto e pericoloso, il pomiglianese Di Maio si lascia andare ad un elogio senza precedenti dei sistemi e degli apparati di sicurezza italiani: un chiaro messaggio di distensione e di collaborazione dei pentastellati in vista della certa vittoria che avrebbero collezionato da lì a poco tempo.
Il tutto, naturalmente, è avvenuto sotto l'occhio critico delle grandi lobby che attentamente hanno studiato e ascoltato il Movimento, accettandone le politiche ma esclusivamente in chiave moderata, come dichiarato dallo stesso Di Maio in più di una occasione[9].

Un servizio a 5 Stelle
All'epoca, quando ancora Aldo Giannuli era parte integranti dell'intellinghenzia del Movimento, suonò alquanto strano la scivolata pro finanza e moderata di Di Maio, specialmente se dovessimo ripensare alle sfuriate di Di Battista, altro pilastro al tempo del Movimento, nei vari studi televisivi(mitica quella da Santoro) sul collegamento tra traffico di armi, Servizi Italiani e Paesi Mediorientali; traffico che costò la vita alla giovane giornalista Ilaria Alpi. Caso vuole che solo un anno e mezzo dopo Di Battista abbandonerà il partito per dedicarsi alle missioni umanitarie ed alla famiglia, con Di Maio che si trasformerà dal provincialotto sbaglia congiuntivi al successore di Grillo(un clone di Tremonti, per dirla alla spicciola).


Intelligenza collettiva
Il discorso/convegno di Giggino è interessante, e somiglia per certi aspetti a quelli della buonanima(si fa per dire) di Minniti o ai vecchi comizi di Berlusconi, quando parlava di occupazione e di necessità di privatizzazioni. Moderati, ricchi di dati, misurati in ogni parola, ma fin troppo smielati per un 5 Stelle, per un anti sistema, specialmente se concesso nei confronti di un'istituzione che da sempre ha tramato per la distruzione del Paese, e che ha curato, negli ultimi 50 anni, gli interessi personali di finanze straniere, compagnie petrolifere e politiche espansionistiche atlantiche.

L'azione dei 5 Stelle – Lega Nord, dunque, quali interessi va ad intaccare e per quali ragioni? E, costituiscono davvero un pericolo? O sono solo dei bluff, come dimostra il normalissimo livello di spread di questi giorni? Elenchiamo le varie opzioni:
- L'immigrazione. Il problema dell'afflusso massimo di migranti non riguarda esclusivamente l'aumento della criminalità in Italia, o il tema della sicurezza. Il problema dell'immigrazione è l'esistenza stessa della criminalità. Come espresso dal seguente ed interessante articolo[10], e da alcune ricerche fatte sul campo dall'autore del testo, l'immigrazione, oltre ad essere stata empiricamente dimostrata come un fenomeno forzato, è ben voluta sia per motivi economici, che politici. E a beneficiarne non sono solo le grandi industrie finanziarie, ma quel complesso criminale che, dall'America Latina alle coste mediterranee, importa droga in Europa, gestendone distribuzione e prezzo: la 'Ndrangheta, nella sua più completa definizione di super struttura criminale, fagocitante massoneria ed imprenditoria, con picchi che vanno dalla magistratura alle forze partitiche.
Anche la 'Ndrangheta, come tutti i gruppi di potere definiti e specializzati, ha bisogno di una deregolamentazione del mercato per poter trarre maggiori benefici. Grillo ha affermato, sarcasticamente, negli ultimi giorni, che bisognerebbe quotare la 'Ndrangheta in borsa esattamente come la Yakuza giapponese, ma dimentica che ciò è già stato fatto. Ed anzi, nello specifico, la quotazione in borsa di una lobby spuria ed onnipresente come la 'Ndrangheta aumenterebbe le entrate statali, ovvio, ma limiterebbe gli spazi d'agire dell'organizzazione stessa e svelerebbe addirittura le trame oscure, gli omicidi dei servizi segreti degli ultimi 15 anni, le relazioni che essa ha avuto ed ha con i referenti politici, con la Nato, con le imprese statali(tipo la Fiat) e la magistratura. Dunque, una ''regolamentazione'' di tale ''sistema'', della 'Ndrangheta, non sarebbe affatto conveniente, a meno che non si decidesse di eliminare fisicamente un qualche centinaio di persone a conoscenza degli inconfessabili segreti, per sostituirli con ''personale specializzato'' proveniente, ed appartenente, anche inconsapevolmente, al sistema della 'Ndranghesta stessa. L'immigrazione, al riguardo, rappresenta un respiro, un passo necessario, che permette una velocizzazione dei procedimenti di spaccio e distribuzione, servendosi di nigeriani, senegalesi, e delle diverse etnie che, abbracciando il credo tribale ed esoterico, si prestano come gli ex miliziani di Cosa Nostra perfettamente compatibili per guidare il continente nero all'acquisizione di questa fetta di mercato, senza dimenticare l'immunità legislativa di cui dispongono i finti rifugiati.
- La Cina. L'avvicinamento tra Italia e Cina non costituisce un problema politico, tanto meno economico. Paesi come la Francia o la Germania, o come gli stessi Stati Uniti, commerciano in termini di cifre molto più dell'Italia, eppure nessuno si preoccupa di una deriva ''Maoista'' dello scenario europeo o degli stessi States. Il pericolo Cinese non si pone in nessun caso, poiché è solo uno stupido tentativo dei media di attaccare il Governo giallo-verde. Al più, il fastidio che potrebbere procurare la Via della Seta sarebbe quello di aprire un'alternativa al predominio tedesco, sogno della politica anti neocon trumpiana, che sì desidera un'Europa asservita agli Usa, ma sensibile ai mutamenti geopolitici multipolare. Ancora una volta le forze in campo discutono del nulla, essendo il commercio con la Cina niente più che un'altra strumentalizzazione mediatica. La sceneggiata di Salvini che rifiuta di partecipare all'incontro con il Leader Cinese è una prevedibile mossa elaborata per accaparrarsi l'elettorato di estrema destra, e nulla più: un modo per illudere sostenitori ed oppositori della presenza di un'inesistente frizione all'interno della maggioranza. Tant'è che nessuno ha mai avanzato concretamente l'ipotesi di sanzioni contro la Cina, ma solo critiche e lamentele nei riguardi di singoli esponenti di Governo(chi sarebbe tanto stupido da attaccare il Dragone e rovinare i propri commerci?).

- Il Tav.
Il progetto Tav non si farà. La magistratura ed i relativi connessi conservano gelosamente molti documenti inerenti le infiltrazioni della 'Ndrangheta nell'avallo del progetto. Guardacaso, solo recentemente sono state mosse querele nei confronti di Di Battista da parte dell'Unione Industriale Torino, AMMA, ANCE Piemonte, Confagricoltura Piemonte e Confindustria Piemonte[11]. Un simile atto di intimidazione simbolica può solo significare l'esistenza di una guerra interna la magistratura, che da un lato pende per la realizzazione di una tale grande opera, mentre dall'altro tenta di resistere a questo ulteriore stravolgimento dell'organo giudiziale.

Epilogo
Cos'è allora che disturba davvero dei 5 stelle? Il tentativo di avvicinare a loro una classe dirigente d'intelligence ad immagine e somiglianza pentastellata, probabilmente multipolarista e divincolata dai vecchi schemi dell'economia. Ciò cosa comporterebbe? A destra:
in politica, la dissoluzione delle strutture berlusconiane filo putiniane;
in economia, l'inutilità dell'ingegnosa macchina mediatica e finanziaria ultra neocon ed atlantica, ideata dal cavaliere per compiacere gli alleati(l'impero Media/Finvest).   

Dal versante della sinistra:
- In politica, la castrazione di ogni tentativo di imporre le basi di quella finanza mondiale che avrebbe dovuto collegare gli stati occidentali, fagocitando le ultime resistenze di politica sovrana.
 - In economia, l'isolamento, sempre più crescente, delle classi massonico finanziarie di ''sinistra'', spaventate non dall'avanzata economica della Cina, ma dall'impossibilità di far coincidere in un apparato statale biopolitico potere economico e politico. Un piano da lungo bramato e che è stato ostacolato da Russia, Cina e Iran.
 I 5 Stelle hanno catturato una nuova classe intellettuale che sembra prevalere nel mondo dell'informazione, della politica, e che è stata accettata dalla finanza internazionale. In buona sostanza, tale ''elite'' si manifesta migliore in termini di preparazione a quella dei leghisti, sicuramente migliore rispetto a quella del Pd e di Forza Italia.
La corruzione dei vecchi partiti li ha disintegrati dalle fondamenta, ma permangono la struttura mediatica formale(tv-radio) e i servizi di intelligence in mano al duo Pd-Berlusconi, come dimostrano le ultime folli trovate pubblicate da quotidiani ed esponenti del mondo della televisione, inerenti la tentata strage dei bimbi del bus e del rischio dell'inesistente razzismo alle prossime elezioni europee.
Con la loro politica estera i 5 stelle stanno tentando di convincere quella sovrastruttura dei Servizi legata alle comunicazioni Telecom ed alla gestione di tutto il bacino di utenze del Medioriente di essere qualificati e pronti per un cambiamento di paradigma che potrebbe apportare notevoli miglioramenti all'intero apparato militare, politico, economico e sociale.

Fonti:
[1] http://www.crudiezine.it/no-tav-in-val-di-susa-rischio-gas-e-accuse-di-terrorismo-parla-lattivista-cedolin/
[2]  http://ilcorrosivo.blogspot.com/2018/09/quante-bugie-sul-tav.html
[3] https://www.huffingtonpost.it/2016/09/27/ponte-stretto-renzi-_n_12212584.html
[4] https://palermo.gds.it/video/cronaca/2018/12/04/il-blitz-cupola-2-0-de-raho-dopo-larresto-di-riina-il-vertice-di-cosa-nostra-e-tornato-a-palermo-ca8b0a2c-ce4b-48f1-a684-ea53c3c55a79/
[5]https://www.repubblica.it/esteri/2014/03/27/news/faccia_a_faccia_renzi-obama-82063918/
https://www.rischiocalcolato.it/2016/05/la-strategia-renzi-ttip-mes-alla-cina.html
http://www.conflittiestrategie.it/mr-renzi-e-il-drago-con-gli-stivali-di-chris-barlati
[6] Berlusconi servizi segreti
https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/17/mafia-pentito-alfano-portato-nostra-berlusconi-pedina-dellutri/1600276/
[7] http://espresso.repubblica.it/inchieste/2018/07/06/news/legami-di-ndrangheta-1.324616
[8]https://www.lintellettualedissidente.it/italia-2/la-scalata-ai-servizi-segreti-di-matteo-renzi/
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2017/03/18/io-renzi-il-mossad-e-quando-fondai-un-club-forza-italia/3459349/
https://www.nextquotidiano.it/fermiamo-renzi-e-un-uomo-del-mossad/
https://www.dettiescritti.com/tag/renzi-e-israele/
[9] https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-02-01/lost-translation-giallo-londra-e-strategia-di-maio-post-voto-123945.shtml?uuid=AEbQYjsD&refresh_ce=1
[10] https://comedonchisciotte.org/black-axe-lorrore-che-ignoriamo-2/
[11] http://espresso.repubblica.it/inchieste/2014/07/01/news/in-val-di-susa-una-ndragheta-ad-alta-velocita-1.171673?refresh_ce

*****
https://sadefenza.blogspot.com/2019/03/il-vero-limite-dei-5-stelle-e-del.html



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sabato 8 dicembre 2018

Governo ed intelligence. La difficile vita del governo del cambiamento.Tra via della Seta e Reddito di cittadinanza

Governo ed intelligence. La difficile vita del governo del cambiamento.Tra via della Seta e Reddito di cittadinanza

Chris Barlati

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Il Governo non conosce vita facile e si avvia verso lo scioglimento delle Camere. In difficoltà nonostante i successi internazionali, la coalizione giallo verde viene attaccato dalle forze partitiche italiane neocon e dalle loro rispettive intelligence.
Un'analisi del caso sarà utile per la comprensione delle circostanze

Il governo del cambiamento è un governo fortemente compromesso ed inquinato. Impossibilitato nell'agire nazionale, colleziona successi straordinari a livello internazionale, ma permane carente nella realizzazione pratica delle promesse elettorali. Per quale motivo?

La propagando del Movimento 5 Stelle - non è un mistero - è voluta e strumentale e serve a coprire l'impossibilità di poter agire senza restrizioni nel contesto nazionale. Il condono fiscale, il dietrofront sulle concessioni ai Benetton, la condotta non chiara sull'immigrazione, concretizzano la consapevolezza che l'Italia, per quanto volenterosa, è influenzata non tanto dai mercati, ma dalle lobby di potere interne. Unica arma per 'cambiare' del ''governo del cambiamento'' è la ricalibratura degli equilibri internazionali. E in ciò, bisogna ammettere, si sono dimostrati davvero lungimiranti.

Sia dal punto di vista economico, che politico l'Italia ha raggiunto lodevoli traguardi con i seguenti Paesi:
- Cina. I mercati d'Oriente rappresentano una grossa opportunità per il made in Italy, limitato nel passato dalla complice politica delle precedenti amministrazioni governative, volte ad assecondare esclusivamente i mercati americani e i canali privati fonti di finanziamento. Come ha affermata Di Maio: “L’Italia dovrà cercare altri acquirenti del proprio debito, acquirenti che abbiano abbondanza di liquidità, interesse strategico a forgiare rapporti con l’Italia e che siano alla ricerca di investimenti con rendimenti più elevati di quelli offerti da America e Germania. La Cina possiede tremila miliardi di dollari equivalente in riserve valutarie, in passato investite in modo non del tutto ottimale”[1]. La via della Seta è ricca e desiderosa di nuovi partner, e l'Italia, con un governo non prettamente espressione di una finanza atlantica, potrebbe riuscire a reimpostare, seppur sensibilmente, gli equilibri strategici.

-  Russia. Stesso schema per quanto riguarda la Russia. Conte, in visita da Putin il 24 settembre del corrente anno, ha siglato ben 13 accordi commerciali, per un valore di 1,5 miliardi di euro, a cui sono seguiti anche una delegazione informativa di rappresentanti di marchi italiani, quali Marco Tronchetti Provera (Pirelli), Francesco Starace (Enel), Guido Barilla, Claudio De Eccher (Codest), Philippe Donnet (Generali) e Gianni Armani (Anas). Conte ha dichiarato che non è suo interesse convincere Putin ad acquistare il debito italiano, aggiungendo che il Presidente Russo «manca da troppo tempo» in Italia. Lo stesso Putin ha poi asserito che l'italia possiede una solida economia[2].

- Iran. L'Italia, grazie ad una serie di colloqui strategici intrattenuti dal premier Conte con Donald Trump, potrà importare petrolio dall'Iran senza timori di sanzioni. La gentile ''concessione'' degli U.S.A. è una vittoria geoeconomica inimmaginabile se pensiamo come lo storico nemico di Isreale(l'Iran) abbia sempre costituito motivi di dibattiti ed accese ripercussioni. A differenza del precedente governo Renzi, caratterizzatosi da una totale sottomissione nei confronti delle politiche neocon di stampo statunitense ed isrealiano, il rapporto di simpatia tra Conte e Trump sembra aver prodotto risultati davvero strabilianti. Ci chiediamo, cosa si nasconda dietro questa insolita e gentile concessione. Si suppone, l'utilizzo di contingenti speciali in Medioriente e nelle guerra d'influenza in corso in Yemen o Afghanistan.

- U.S.A. Gli Stati Uniti sono fondamentalmente fiduciosi nei confronti del Governo. L'ala conservatrice di cui Trump è espressione, quella leggermente più sensibile ai nuovi equilibri multipolari, non vede di mal occhio il governo giallo verde. Cosa diversa per le forze interne ed i partiti da sempre ruffiani, quali Forza Italia e Partito Democratico, da poco alleati nel dimostrare l'inconsistenza dei 5 Stelle-Lega ed i loro legami con la Russia di Putin.
Le forze partitiche di governo hanno atteggiamenti differenti in materia di politica estera. La Lega è da sempre filo atlantica e filo israeliana, mentre il Movimento 5 Stelle si caratterizzata, al suo interno, per una forte componente filo araba opposta alla guerra in Yemen, perpetrata da Arabia Saudita, U.S.A. ed Israele. Il Pd è espressione della finanza massonica necon e Forza Italia oscilla ipocritamente nel suo storico servilismo, essendo perennemente sotto ricatto e da più lati.

Il fronte interno. Una guerra tra intelligence
I successi del Governo del 'cambiamento' sono innegabili, ma le forze interne, assieme alle intelligence neocon presenti sul territorio, temono la crescita di una nuova forma di politica nonché di comunicazione digitale non definita.
Come espresso in un mio precedente articolo, ove intervisto un ex agente dell'intelligence cubana, in Italia, attualmente, abbiamo la peculiarità di possedere ben tre differemti entità che si contendono il potere decisionale. Da un lato abbiamo la sovrastruttura Berlusconiana, la più forte in Italia nell'ambito della comunicazione, e che conta anche un servizio di polizia privata, di finanza e di imprenditoria internazionale. Dall'altro, invece, abbiamo l'intelligence De Benedettiana, massonica e prettamente finanziaria, amica dei mercati, dello spread, maestra di consigli per figure quali Monti e Prodi, e che conta numerose maestrie ed agganci in Europa, specialmente in Inghilterra e Stati Uniti. In ultimo, ma non per importanza, abbiamo il potere della rete, degli attuali detentori della maggioranza politica, prerogativa del Movimento 5 Stelle e della nuova borghesia politica ad essa collegata. La nuova 'intellighenzia' dei 5 Stelle è paragonabile in tutto e per tutto ad una nascente intelligence, poiché conta tra le sue fila professori universitari, storici, saggisti, esponenti politici, delle forze di polizia, del mondo delle istituzioni, del mondo digitale e dell'intelligence nazionale. Tali personaggi è lecito ipotizzare che siano in cerca di visibilità, o forse aderenti per ideologia e programmi al Movimento Tuttavia, è da segnalare il caso di commistione tra personaggi della 'vecchia' governance e nuovi, come quello di Rocco Casalino, portavoce del Movimento 5 Stelle, che venne addestrato da Emilio Fede e che divenne portavoce del movimento su consiglio dell'ex direttore del Tg4 'fedelissimo' di Berlusconi[3].

Essendo attualmente diviso in tre sfere di influenze, il panorama strategico italiano si caratterizza in ogni campo per una specifica appartenenza ''territoriale''. De Benedetti per l'economia, Berlusconi per l'informazione ed i 5 Stelle per la politica. Lega e partiti minori, di per sé, non posseggono una struttura d'appoggio solida come quella Berlusconiana o De Benedettiana. Inoltre, non vi è una ''intellighenzia'' nutrita come quella grillina[4] a parte qualche accademico. La Lega permane un'incognita, essendo stata a lungo una proiezione Berlusconiana, da essa cresciuta e protetta fino all'avvicinamento ufficiale della stessa alle politiche filo russe[5].

Interessi nazionali ed interessi privati
Come già espresso, la capacità d'attuazione del governo giallo verde è fortemente limitata a livello nazionale. Le delegittimazioni, le campagne mediatiche e la convergenza di tali strategie, sia da parte della Rai(sinistra De Benedettiana), che di Mediaset(Berlusconi), assieme alla volontà di creare un unico partito politico in grado di opporsi all'attuale dirigenza, comprova l'esistenza di interessi che vanno ben al di là della semplice sfera politica.
Lo scenario economico italiano, di cui la politica è espressione, è d'uopo ricordare che è di natura prettamente privata, e che fa capo ai maggiori marchi dell'energia e della comunicazione, quali Telecom, Eni ed Enel. Tali marchi sono stati rassicurati negli ultimi anni dalle visite di Di Maio all'estero[6] e da accordi che mai ci sarà dato sapere, intessuti tra i vertici pentastellati e le lobby d'oltre oceano. Non è una caso che, nonostante le dichiarazioni e le dimostrazioni palesi di sfida all'entità europea[7], lo spread non abbia conosciuto significative impennate, dimostrando, ancora una volta, che la lotta è interna, e non esterna, e che riguarda la sopravvivenza dei comitati d'affare elettorali e dei suoi apparati.

L'asso del Governo
La dicotomia intrinseca al Governo giallo verde potrebbe rivelarsi come la soluzione al presente stato di necessità internazionale, poiché potrebbe offrire da un lato ogni sorta di machiavellica collaborazione e dall'altro, giocando di sponda, il raggiungimento degli interessi nazionali. Avere due partiti opposti che si incarnano in un solo governo aiuta di molto a scaricare colpe, ritardi ed inattuazioni. Agli occhi degli alleati statunitensi, il tentativo di ridirigere l'Italia in senso multipolare non spaventa eccessivamente l'area trumpiana, ma irrita profondamente la componente ultraliberale neocon incarnata, in politica, nel Pd e nella relativa struttura De Benedettiana d'informazione(di concerto con quella Berlusconiana). Rai, Mediaset, radio e giornali,  rappresentano l'intera macchina informativa italiana, diretta a screditare il Governo e le politiche adottate, per impedire non il realizzarsi di una misura poco significativa come il reddito di cittadinanza, ma un avvicinamento internazionale dell'Italia alla Russia multipolare ed alla Via della Seta.
La bravura dei 5 Stelle si dimostrerà nel saper cavalcare l'onda di populismo sovranismo prima che la manipolazione mediatica possa far loro perdere consensi.



Fonti
[1] https://www.ilfoglio.it/economia/2018/09/19/news/cosa-ci-fa-di-maio-in-cina-214555/
[2] https://www.lastampa.it/2018/10/24/esteri/putin-riceve-conte-litalia-partner-economico-importante-della-russia-wZ7LvVSGdAoTrFjD0O7KbM/pagina.html
[3] https://www.tag24.it/210224-emilio-fede-torna-parlare-di-rocco-casalino-quando-venne-da/
https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/12/12/m5s-emilio-fede-e-il-fratellastro-rocco-casalino-lho-aiutato-ma-non-e-stato-riconoscente/3253814/
[4]https://www.linkiesta.it/it/article/2017/05/19/economisti-artisti-e-intellettuali-ecco-lintellighenzia-cinque-stelle/34311/
https://www.lettera43.it/it/articoli/politica/2013/03/08/movimento-5-stelle-lintellighenzia-che-simpatizza-per-grillo/77695/
[5] Contiamo, a tal riguardo, solo Bagnai come accademico di rilievo, macchiotosi innumerevoli volte di contraddizioni e dietrofront su questione di natura economica e sovranità.
https://carlofesta.blog.ilsole24ore.com/2018/05/31/i-legami-tra-la-lega-e-mosca-lasse-salvini-putin-e-le-mosse-della-grande-finanza-internazionale/
[6] https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/07/21/m5s-di-maio-io-non-ce-lho-con-le-lobby-ma-il-rapporto-con-i-politici-va-regolato-per-legge/2924174/
[7] https://tg24.sky.it/mondo/2018/10/23/manovra-ciocca-lega-calpesta-scarpa-carte-moscovici.html

Articolo precedente:
''Come spiegare l’attuale novità italiana: una guerra tra Servizi, politica e lobby economiche di potere''
https://sadefenza.wordpress.com/2018/10/31/come-spiegare-lattuale-novita-italiana-una-guerra-tra-servizi-politica-e-lobby-economiche-di-potere/
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https://sadefenza.blogspot.com/2018/12/il-governo-non-conosce-vita-facile-e-si.html



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