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sabato 8 dicembre 2018

Governo ed intelligence. La difficile vita del governo del cambiamento.Tra via della Seta e Reddito di cittadinanza

Governo ed intelligence. La difficile vita del governo del cambiamento.Tra via della Seta e Reddito di cittadinanza

Chris Barlati

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Il Governo non conosce vita facile e si avvia verso lo scioglimento delle Camere. In difficoltà nonostante i successi internazionali, la coalizione giallo verde viene attaccato dalle forze partitiche italiane neocon e dalle loro rispettive intelligence.
Un'analisi del caso sarà utile per la comprensione delle circostanze

Il governo del cambiamento è un governo fortemente compromesso ed inquinato. Impossibilitato nell'agire nazionale, colleziona successi straordinari a livello internazionale, ma permane carente nella realizzazione pratica delle promesse elettorali. Per quale motivo?

La propagando del Movimento 5 Stelle - non è un mistero - è voluta e strumentale e serve a coprire l'impossibilità di poter agire senza restrizioni nel contesto nazionale. Il condono fiscale, il dietrofront sulle concessioni ai Benetton, la condotta non chiara sull'immigrazione, concretizzano la consapevolezza che l'Italia, per quanto volenterosa, è influenzata non tanto dai mercati, ma dalle lobby di potere interne. Unica arma per 'cambiare' del ''governo del cambiamento'' è la ricalibratura degli equilibri internazionali. E in ciò, bisogna ammettere, si sono dimostrati davvero lungimiranti.

Sia dal punto di vista economico, che politico l'Italia ha raggiunto lodevoli traguardi con i seguenti Paesi:
- Cina. I mercati d'Oriente rappresentano una grossa opportunità per il made in Italy, limitato nel passato dalla complice politica delle precedenti amministrazioni governative, volte ad assecondare esclusivamente i mercati americani e i canali privati fonti di finanziamento. Come ha affermata Di Maio: “L’Italia dovrà cercare altri acquirenti del proprio debito, acquirenti che abbiano abbondanza di liquidità, interesse strategico a forgiare rapporti con l’Italia e che siano alla ricerca di investimenti con rendimenti più elevati di quelli offerti da America e Germania. La Cina possiede tremila miliardi di dollari equivalente in riserve valutarie, in passato investite in modo non del tutto ottimale”[1]. La via della Seta è ricca e desiderosa di nuovi partner, e l'Italia, con un governo non prettamente espressione di una finanza atlantica, potrebbe riuscire a reimpostare, seppur sensibilmente, gli equilibri strategici.

-  Russia. Stesso schema per quanto riguarda la Russia. Conte, in visita da Putin il 24 settembre del corrente anno, ha siglato ben 13 accordi commerciali, per un valore di 1,5 miliardi di euro, a cui sono seguiti anche una delegazione informativa di rappresentanti di marchi italiani, quali Marco Tronchetti Provera (Pirelli), Francesco Starace (Enel), Guido Barilla, Claudio De Eccher (Codest), Philippe Donnet (Generali) e Gianni Armani (Anas). Conte ha dichiarato che non è suo interesse convincere Putin ad acquistare il debito italiano, aggiungendo che il Presidente Russo «manca da troppo tempo» in Italia. Lo stesso Putin ha poi asserito che l'italia possiede una solida economia[2].

- Iran. L'Italia, grazie ad una serie di colloqui strategici intrattenuti dal premier Conte con Donald Trump, potrà importare petrolio dall'Iran senza timori di sanzioni. La gentile ''concessione'' degli U.S.A. è una vittoria geoeconomica inimmaginabile se pensiamo come lo storico nemico di Isreale(l'Iran) abbia sempre costituito motivi di dibattiti ed accese ripercussioni. A differenza del precedente governo Renzi, caratterizzatosi da una totale sottomissione nei confronti delle politiche neocon di stampo statunitense ed isrealiano, il rapporto di simpatia tra Conte e Trump sembra aver prodotto risultati davvero strabilianti. Ci chiediamo, cosa si nasconda dietro questa insolita e gentile concessione. Si suppone, l'utilizzo di contingenti speciali in Medioriente e nelle guerra d'influenza in corso in Yemen o Afghanistan.

- U.S.A. Gli Stati Uniti sono fondamentalmente fiduciosi nei confronti del Governo. L'ala conservatrice di cui Trump è espressione, quella leggermente più sensibile ai nuovi equilibri multipolari, non vede di mal occhio il governo giallo verde. Cosa diversa per le forze interne ed i partiti da sempre ruffiani, quali Forza Italia e Partito Democratico, da poco alleati nel dimostrare l'inconsistenza dei 5 Stelle-Lega ed i loro legami con la Russia di Putin.
Le forze partitiche di governo hanno atteggiamenti differenti in materia di politica estera. La Lega è da sempre filo atlantica e filo israeliana, mentre il Movimento 5 Stelle si caratterizzata, al suo interno, per una forte componente filo araba opposta alla guerra in Yemen, perpetrata da Arabia Saudita, U.S.A. ed Israele. Il Pd è espressione della finanza massonica necon e Forza Italia oscilla ipocritamente nel suo storico servilismo, essendo perennemente sotto ricatto e da più lati.

Il fronte interno. Una guerra tra intelligence
I successi del Governo del 'cambiamento' sono innegabili, ma le forze interne, assieme alle intelligence neocon presenti sul territorio, temono la crescita di una nuova forma di politica nonché di comunicazione digitale non definita.
Come espresso in un mio precedente articolo, ove intervisto un ex agente dell'intelligence cubana, in Italia, attualmente, abbiamo la peculiarità di possedere ben tre differemti entità che si contendono il potere decisionale. Da un lato abbiamo la sovrastruttura Berlusconiana, la più forte in Italia nell'ambito della comunicazione, e che conta anche un servizio di polizia privata, di finanza e di imprenditoria internazionale. Dall'altro, invece, abbiamo l'intelligence De Benedettiana, massonica e prettamente finanziaria, amica dei mercati, dello spread, maestra di consigli per figure quali Monti e Prodi, e che conta numerose maestrie ed agganci in Europa, specialmente in Inghilterra e Stati Uniti. In ultimo, ma non per importanza, abbiamo il potere della rete, degli attuali detentori della maggioranza politica, prerogativa del Movimento 5 Stelle e della nuova borghesia politica ad essa collegata. La nuova 'intellighenzia' dei 5 Stelle è paragonabile in tutto e per tutto ad una nascente intelligence, poiché conta tra le sue fila professori universitari, storici, saggisti, esponenti politici, delle forze di polizia, del mondo delle istituzioni, del mondo digitale e dell'intelligence nazionale. Tali personaggi è lecito ipotizzare che siano in cerca di visibilità, o forse aderenti per ideologia e programmi al Movimento Tuttavia, è da segnalare il caso di commistione tra personaggi della 'vecchia' governance e nuovi, come quello di Rocco Casalino, portavoce del Movimento 5 Stelle, che venne addestrato da Emilio Fede e che divenne portavoce del movimento su consiglio dell'ex direttore del Tg4 'fedelissimo' di Berlusconi[3].

Essendo attualmente diviso in tre sfere di influenze, il panorama strategico italiano si caratterizza in ogni campo per una specifica appartenenza ''territoriale''. De Benedetti per l'economia, Berlusconi per l'informazione ed i 5 Stelle per la politica. Lega e partiti minori, di per sé, non posseggono una struttura d'appoggio solida come quella Berlusconiana o De Benedettiana. Inoltre, non vi è una ''intellighenzia'' nutrita come quella grillina[4] a parte qualche accademico. La Lega permane un'incognita, essendo stata a lungo una proiezione Berlusconiana, da essa cresciuta e protetta fino all'avvicinamento ufficiale della stessa alle politiche filo russe[5].

Interessi nazionali ed interessi privati
Come già espresso, la capacità d'attuazione del governo giallo verde è fortemente limitata a livello nazionale. Le delegittimazioni, le campagne mediatiche e la convergenza di tali strategie, sia da parte della Rai(sinistra De Benedettiana), che di Mediaset(Berlusconi), assieme alla volontà di creare un unico partito politico in grado di opporsi all'attuale dirigenza, comprova l'esistenza di interessi che vanno ben al di là della semplice sfera politica.
Lo scenario economico italiano, di cui la politica è espressione, è d'uopo ricordare che è di natura prettamente privata, e che fa capo ai maggiori marchi dell'energia e della comunicazione, quali Telecom, Eni ed Enel. Tali marchi sono stati rassicurati negli ultimi anni dalle visite di Di Maio all'estero[6] e da accordi che mai ci sarà dato sapere, intessuti tra i vertici pentastellati e le lobby d'oltre oceano. Non è una caso che, nonostante le dichiarazioni e le dimostrazioni palesi di sfida all'entità europea[7], lo spread non abbia conosciuto significative impennate, dimostrando, ancora una volta, che la lotta è interna, e non esterna, e che riguarda la sopravvivenza dei comitati d'affare elettorali e dei suoi apparati.

L'asso del Governo
La dicotomia intrinseca al Governo giallo verde potrebbe rivelarsi come la soluzione al presente stato di necessità internazionale, poiché potrebbe offrire da un lato ogni sorta di machiavellica collaborazione e dall'altro, giocando di sponda, il raggiungimento degli interessi nazionali. Avere due partiti opposti che si incarnano in un solo governo aiuta di molto a scaricare colpe, ritardi ed inattuazioni. Agli occhi degli alleati statunitensi, il tentativo di ridirigere l'Italia in senso multipolare non spaventa eccessivamente l'area trumpiana, ma irrita profondamente la componente ultraliberale neocon incarnata, in politica, nel Pd e nella relativa struttura De Benedettiana d'informazione(di concerto con quella Berlusconiana). Rai, Mediaset, radio e giornali,  rappresentano l'intera macchina informativa italiana, diretta a screditare il Governo e le politiche adottate, per impedire non il realizzarsi di una misura poco significativa come il reddito di cittadinanza, ma un avvicinamento internazionale dell'Italia alla Russia multipolare ed alla Via della Seta.
La bravura dei 5 Stelle si dimostrerà nel saper cavalcare l'onda di populismo sovranismo prima che la manipolazione mediatica possa far loro perdere consensi.



Fonti
[1] https://www.ilfoglio.it/economia/2018/09/19/news/cosa-ci-fa-di-maio-in-cina-214555/
[2] https://www.lastampa.it/2018/10/24/esteri/putin-riceve-conte-litalia-partner-economico-importante-della-russia-wZ7LvVSGdAoTrFjD0O7KbM/pagina.html
[3] https://www.tag24.it/210224-emilio-fede-torna-parlare-di-rocco-casalino-quando-venne-da/
https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/12/12/m5s-emilio-fede-e-il-fratellastro-rocco-casalino-lho-aiutato-ma-non-e-stato-riconoscente/3253814/
[4]https://www.linkiesta.it/it/article/2017/05/19/economisti-artisti-e-intellettuali-ecco-lintellighenzia-cinque-stelle/34311/
https://www.lettera43.it/it/articoli/politica/2013/03/08/movimento-5-stelle-lintellighenzia-che-simpatizza-per-grillo/77695/
[5] Contiamo, a tal riguardo, solo Bagnai come accademico di rilievo, macchiotosi innumerevoli volte di contraddizioni e dietrofront su questione di natura economica e sovranità.
https://carlofesta.blog.ilsole24ore.com/2018/05/31/i-legami-tra-la-lega-e-mosca-lasse-salvini-putin-e-le-mosse-della-grande-finanza-internazionale/
[6] https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/07/21/m5s-di-maio-io-non-ce-lho-con-le-lobby-ma-il-rapporto-con-i-politici-va-regolato-per-legge/2924174/
[7] https://tg24.sky.it/mondo/2018/10/23/manovra-ciocca-lega-calpesta-scarpa-carte-moscovici.html

Articolo precedente:
''Come spiegare l’attuale novità italiana: una guerra tra Servizi, politica e lobby economiche di potere''
https://sadefenza.wordpress.com/2018/10/31/come-spiegare-lattuale-novita-italiana-una-guerra-tra-servizi-politica-e-lobby-economiche-di-potere/
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https://sadefenza.blogspot.com/2018/12/il-governo-non-conosce-vita-facile-e-si.html



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mercoledì 31 ottobre 2018

Come spiegare l'attuale novità italiana: una guerra tra Servizi, politica e lobby economiche di potere.

Come spiegare l'attuale novità italiana: una guerra tra Servizi, politica e lobby economiche di potere.

Chris Barlati
Sa Defenza








Il particolarismo dell'attuale politica Italiana non è frutto di caotici accordi tra partiti eterogenei. Lega e Movimento 5 Stelle non sono solo improvvisatori. Vi è certamente una componente di spiccata furbizia politica, in grado di cogliere al volo le occasioni e di elaborare trovate al limite della contraddizione, per garantire governabilità e stabilità. Ma non tutto è frutto dell'attaccamento ''alla poltrona''. Molti messaggi, molte rivendicazioni vengono smussate di proposito, e personaggi come l'economista Bagnai e il direttore Marcello Foa dimenticano volutamente dichiarazioni ed efferate affermazioni a favore dell'uscita dall'euro, non solo per comodità ma per impossibilità e sicurezza personale. Vi è una sezioni che è al di sopra della politica, come al di sopra dello stesso Salvini, il quale, si sa, è incapace di prendere autonome decisioni. Vi è una costante frizioni tra apparati di delegittimazione, facenti parte della corrente filo atlantica e massonica di De Benedetti, ed una sezione dei Servizi a loro volta suddivisa in iper atlantica e conservatrice, sensibile alla politica ed alla sua evoluzioni. Per chiarire la novità dell'attuale politica italiana, scendiamo nel dettaglio definendo come funzionano e cosa sono i servizi, attraverso un'intervista di un ex agente dell'URSS ''imbarcato'' in Europa che ho avuto il piacere di conoscere e di intervistare


Qual è oggigiorno il modus operandi dei ''Servizi Segreti''?

Il modus operandi dei servizi di intelligence si distingue in due metodologie, ossia quelli dell'antica Unione Sovietica, che aveva una scuola chiamata la ''scuola di sinistra'' chiaramente, e quella di destra, per gli altri, quelli degli Stati Uniti. Qual è la differenza? Che i servizi di ''destra'' fanno il seguente: non confidano nell'uomo, ma nella macchina. Naturalmente, parlo dell'attualità, loro confidano nei computer, in un profilo di facebook, in un conto bancario. Un profilo di tinder, di badoo, e vanno curiosando per quel selciato, tracciando un profilo psicologico.

I servizi di intelligence di ''sinistra'' fanno esattamente il contrario, hanno, o almeno avevano, fiducia sempre nell'uomo, anche se non smettono di ricorrere alla macchina. Ma le macchine sono molto vulnerabili. Per esempio, io posso creare un profilo facebook falso, distorto, e dire di essere un'altra persona.

Il modus operandi quindi è raccogliere informazioni. A quale fine? Per la sicurezza del proprio Stato, per la sicurezza nazionale e o per la sicurezza di uno stato alleato.


Che tipo di informazioni interessano alle intelligence? I cosiddetti ''dati sensibili''?

Cosa si intende per informazioni utili? Le informazioni utili sono quelle informazioni che si intrecciano, si analizzano e si danno per vere. Non tutti gli agenti dei servizi di intelligence fornivano informazioni veritiere perché questi agente potevano essere ingannati o potevano a loro volta ingannare. Questo modus operandi è lo stesso per la Russia e per gli Stati Uniti.

L'agente ''x'' che riceve un'informazione e la prima cosa che si fa è analizzarla. Non si da mai per vera. La si analizza e da lì si inizia a lavorare con questa informazione.


Come si ''lavora'' l'informazione?

Attraverso un processo, un procedimento non convenzionale, che ha a che vedere con la sicurezza nazionale, con la contro intelligenza, con qualche spia che viene a collaborare con il paese o a combattere contro il terrorismo, per esempio. Ultimamente si sta lavorando tantissimo contro il terrorismo. Le nazioni si sforzano molto in questo guerra condividendo tra di loro (parzialmente) informazioni.

Un esempio di procedimento non convenzionale è ospitare una spia, in Italia. Quella spia se viene scoperto, il governo che lo rappresenta non si riconosce come responsabile perché nessuno va ad addossarsi la colpa di una tale operazioni. Altri processi non convenzionali sono il sabotaggio, l'avvelenare una persona, l'assassinare un presidente, il disinformare un'altra spia dicendole tutto il contrario.


E per quanto riguarda l'intelligence?

L'intelligence si divide in due parti: l'intelligence e la contro intelligence. L'intelligence è lo spionaggio e la contro intelligence è il contro spionaggio.

Il modus operandi è sempre lo stesso può variare in qualche situazione? Sì, può variare perché nulla è una scienza esatta. E quando varia cosa accade? Che la prima priorità per un agente è la gente, la persona, alla quale non può succedere nulla e non la si può toccare. Quando io lavoravo con un altro agente, il mio capo mi diceva: ''se gli succede qualcosa, vai in carcere per 25 anni o ti fucilo'', perché era la priorità. Ti dicevano chiaro e tondo che la priorità era la sicurezza dell'agente e della gente che è cittadino del tuo Paese.

Immagina che io sono un tutor, un allenatore, uno che controlla qui in Italia. Non posso uccidere un mio agente. Uno dei servizi Italiani non può (potrebbe) fare ciò. Il compito numero dei Servizi è raccogliere informazioni, i cittadini e l'agente. Ma l'agente al confronto, e la gente, non valgono niente. I servizi sostengono ci sia un bene maggiore, un bene comune che deve essere maggiore, e che lo si debba capire di una maniera o nell'altro. E' chiaro, no? Se accetti di lavorare per un servizio d'intelligence, vuol dire che in qualsiasi momento puoi morire, ti possono uccidere o ti possono... ''imbarcare'', ti può imbarcare il tuo capo. E ci sono sempre delle priorità.


Esiste un limite che permette di capire quando un agente è corrotto da interesse terzi?
Per esempio, quando riceve un ordine di ammazzare un compagno, di mettere una bomba fuori dalle scuole...

Credo che il limite sia molto corto, una linea molto fragile, che nessuno sa definire. Dicevano i russi che un ordine prima si compie e poi si discute. Io ho avuto ordini che ho inizialmente discusso, perché non mi parevano corretti o perché il modus operandi non mi apparso giusto o violento, però che succede, se sei una persona che viene ascoltata, ti ascoltano. Se sei una persona che non viene ascoltata, non ti ascoltano e ti rispondono ''va bene, tu non lavori''. E lo fa un'altra persona. Oggi è diverso, non si commettono più certe cose, tipo gli omicidi, come in guerra fredda. Adesso c'è più ''pace'', più ''calma'', perché c'è un mezzo di informazione tremendo. Chiunque possiede un cellulare tra le sue mani, chiunque può chiamare il 112 in una frazione di secondo. Mentre nella guerra fredda bisognava far ben altro e ricorrere a ben altre cose.


Quanto è cambiato col tempo?

Credo che lo spionaggio sia oggi molto più interessante, perché vi sono molte cose che gli vanno contro. Primo, una spia deve stare sempre nell'ombra. Non può comparire in nessun network digitale, oppure può comparire ma senza che nessuno sappia che si tratti una spia, però è molto difficile. Questa è una linea che molti oltrepassano. Ho visto amici non ritornare.

Non puoi non compiere un ordine, come uccidere una persona, perché ti inviano un informe che può essere l'esatto contrario della realtà, ove sostengono che sei un figlio di puttana. La CIA ha un'informativa su Putin, e cosa c'è scritto? Che è un figlio di puttana. Lo stesso per i servizi Russi, secondo cui il presidente americano è un figlio di puttana. E deve essere convincente nel far ciò.


E nel pratico?

Diceva un mio amico che già non esiste più la guerra per principio, per dottrina o per ideologia. Sono tutte terminate. Oggi esistono solo guerre per interessi maggiori. Bhè, non so se per ''interessi maggiori'', ma di sicuro per interesse economici, dunque per economia.


Industrie o potentati economici possono disporre di ''servizi'' qualitativamente uguali o superiori a quelli di Paesi. Come è possibile tutto ciò? Vi è stato uno scambio tra privati e servizi statali?

Credo possa succedere, perché molti agenti vendono informazioni. Ascoltami bene. Io penso che i grandi paesi, i grandi stati, possano fare ciò. Può capitare che agenti usciti, che hanno abbandonato la CIA, il KGB o altri servizi, abbiano allenato agenti e mercenari. Tuttavia, queste associazione mai avranno lo stesso controllo che possono avere gli stati, mai avranno il controllo totale delle informazioni. Gli agenti non lavorano con le informazioni, lavorano con le ''intelligence''. Io mi infiltro in casa tua, so che ti piace il calcio e la birra, devo conoscere una minima informazione per infiltrarmi. È questa la differenza.

Esiste l'alleanza dei paesi atlantici, Francia, Italia, che hai un controllo delle informazioni che è reciproco, ma fino ad un punto. Io sono sicuro che nessuna agenzia segreta di informazioni ceda tutte le informazioni in suo possesso. ''Io'' servizio ti do ciò che possiedo ma fino a qui, a questo limite, per lo scopo di salvaguardare i miei cittadini ed i miei agenti, nonché ciò che è davvero importante.


Con il multipolarismo come sono cambiate le cose?

Il multipolarismo è pertinente alle agenzie di intelligence, ma continua ad esistere un bipolarismo tra le due immense superpotenze che sono Stati Uniti e Russia. Questa relazione bipolare resiste tutt'oggi, con Stati Uniti e i suoi alleati da una parte e la Russia con i rispettivi dall'altra.

Il modo di cercare informazioni, inoltre, e di analizzarle rimane qualcosa di molto più complesso, perché se ho un agente infiltrato e sono gli Stati Uniti, se l'agente riceve un'informazione di un imminente attacco devo domandare all'intelligence magari italiana quanto ciò possa avere veridicità. Questo comporta comunque non uno stato di ''guerra'' o di ''freddezza'', ma - la chiamerei - di tensione. Russia e Stati Uniti hanno condiviso informazioni, solo riguardo la Siria. Hanno condiviso poco, non tanto come dicono i telegiornali. Oggigiorno la collaborazione tra le nazioni è maggiore in materia di terrorismo ed anche in materia di finanziamenti si spende molto contro il terrorismo. E' interessante come esista ancora questa tensione. L'altro giorno ascoltavo Putin che diceva che gli Usa spendono 4 volte più della Russia, domandandosi ''chi minaccia chi?''. Ogni Paese ha il diritto di vendere le sue informazioni e di difendere la propria sovranità. Certamente. C'è un diritto internazionale che non si può violare, anche se vi sono state innumerevoli interventi sia della Russia che degli Stati Uniti.


Molti paesi sembrano possedere un'intelligence mista a lobby di potere economiche e private che alienano da controlli cittadini e statali. E' un chiaro segno della degenerazioni delle sovranità nazionali?

Non c'è guerra, a meno che qualcuno non prema il ''bottone'' per pazzia, e non ci sarà mai una guerra convenzionale che non sia per denaro o per interesse economico. Non penso ci sarà una guerra per principio, per ideologia, convenzionale. Non accadrà. Non esiste stato che mi ''offendo'' se tu infiltri un tuo agente in Russia o negli Stati Uniti. Un esempio che è anche recente è la situazione tra Russia e Ucraina. La situazione dell'Ucraina per gli Stati Uniti è tattica. Meramente tattica. Per la Russia è vitale: per la Russia prendere l'Ucraina è vitale. Come iniziò tutto questo?

Il precedente presidente dell'ucraina aveva avallato un accordo di integrazione con l'Unione Europea. Naturalmente ciò sarebbe andato contro gli interessi della Russia la quale in maniera molto ''diplomatica'', servendosi di un suo portavoce, disse che ciò non rappresentava alcun buon interesse per la Russia. La risposta del portavoce ucraino fu la seguente: non si intrometta.

Al tempo, anche se penso che si sia un pò abbassata la cifra, l'Ucraina aveva 245 imprese che importavano in Russia, 245 imprese armamentarie. La Russia in quel momento pensò: se si alleano con gli Stati Uniti è un problema. La Russia commise, e lo disse anche Putin, la stupidaggine di dar un sussidio di 500 mila milioni, la metà per armamenti e la metà per viveri. Questa situazione andò complicandosi fino allo scoppio di una guerra civile, dove la Russia decise di intervenire. Ma non di intervenire per affermare il sogno di una nuova Unione Sovietica, assolutamente no. La Russia possiede solo 2 basi, mentre gli Stati Uniti innumerevoli. E ciò ci riporta al discorso di prima. Chi vuole attaccare chi e con che tipologia di ''guerra''.

Se ci sarà un'altra guerra, sarà a livello economico e questo comporterà mutilare l'economia della Russia, limitandola in special modo con l'Ucraina. Per questo tutte le guerre si analizzano a livello economico.


Come e quanto è cambiata la relazione tra politica, servizi stranieri e nazionali dalla caduta del muro di Berlino?

È cambiata molto. Ora vi è un controllo dell'informazione tremenda, tremendissima ed è vero che siamo spiati 24 ore attraverso ogni sorta di macchina. Già lo disse Snowden: qualunque cittadino del mondo, sia dove sia, viene spiato. Google è un metodo di raccolta di informazioni, anche facebook ed ogni network. Raccolta di informazioni per gli ''alleati'' degli States.


Intervista di Chris Barlati a C.F.

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https://sadefenza.blogspot.com/2018/10/come-spiegare-lattuale-novita-italiana.html


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venerdì 5 ottobre 2018

LA UE BOCCIA IL DEF DEL GOVERNO DEL CAMBIAMENTO E PROSPETTA L'ITALIA ALLA TROIKA.

LA UE BOCCIA IL DEF DEL GOVERNO DEL CAMBIAMENTO E PROSPETTA L'ITALIA ALLA TROIKA. 

LA POLITICA ECONOMICA CHE LA UE VUOLE PER L'ITALIA E' COME QUELLA ATTUATA IN GRECIA : LACRIME FAME E  TERRA BRUCIATA

Vaturu Erriu Onnis 
Sa Defenza 


In queste ultime ore, e giorni,  abbiamo assistito a un crescendo del climax dello scontro tra il governo italiano  e  gli oligarchi della commissione UE,  Junker e Moscovici , che minacciano peste e corna con vere e proprie invettive contro il nostro governo.

I vice primi ministri italiani Salvini e Di Maio  controbattono e difendono la manovra del governo del cambiamento dagli ignobili attacchi degli oligarchi e dei loro servi locali, i media mainstream italioti.

I giornali e i media invocano tagli al DEF , tuonano con pesanti titoli e articoli tutti intentati ad abbattere il governo , e sperano fortemente nel "santo" spread e la fine del QE.

Intanto anche la TV fa la sua parte con le regie dei soliti personaggi che sparano a zero contro il DEF e il governo del cambiamento; è chiaro che quanto affermano Salvini e Di Maio sono parole vere e sincere quando affermano che le oligarchie e i poteri forti non vogliono una finanziaria a favore degli ultimi e della crescita.

Ogni domenica, noi che paghiamo il canone tv ,  dobbiamo sorbirci sulla TV pubblica RAI,   il mantra del servo, del FMICottarelli  che dal pulpito di quel "che tempo che fa" del lacchè Fazio , ci vuole fare il lavaggio del cervello settimanalmente  con tutta la disinformazione  e le scempiaggini che racconta sull'economia e su ogni mossa del governo in carica.

Sappiate che tutti questi disinformatori infiltrati nei media  sono pilotati dai soliti mafiosi khazariani e dai loro reggicoda del PD.

Dopo tanto dibattito nel governo per la costruzione di un DEF a favore del popolo , ora dopo tutta la propaganda arriva la mannaia degli oligarchi UE che lo considerano troppo oneroso, sappiamo che è un DEF sostenibile, è una finanziaria che rappresenta la crescita e l'uscita dall'austerità ormai decennale imposta dalla Germania, della khazariana Merkel .

L'UE lancia l'ultimatum per cambiare la politica economica per il 2019 entro il 15 ottobre, giorno in cui la Legge di bilancio dovrà essere notificata a Bruxelles. Se così non sarà, il messaggio implicito, la Commissione boccerà la manovra e aprirà una procedura su debito e deficit.

Sotto riportiamo la lettera inviata al Ministro Tria, e la sua traduzione.

 

Bruxelles, 5 ottobre 2018 
Caro ministro, 
grazie per la lettera di ieri 4 ottobre, che comunica alla Commissione la presentazione al Parlamento italiano dei nuovi obiettivi di bilancio contenuti nell'aggiornamento al documento di economia e finanza (Def) previsto dalla legislazione italiana.
Come sa, le raccomandazioni inviate all'Italia circa le richieste del Patto di stabilità e crescita, come per tutti gli Stati membri, sono state approvate all'unanimità dal Consiglio europeo del 28 giugno 2018 e adottate dal Consiglio dei ministri dell'Unione il 13 luglio 2018, Italia compresa. 
La verifica da parte della Commissione del rispetto delle raccomandazioni del Consiglio da parte dell'Italia inizierà quando la bozza di bilancio sarà trasmessa alla Commissione, il che dovrà avvenire il 15 ottobre. Qualunque passo formale nell'ambito di questa procedura avverrà dopo quella data e entro le scadenze stabilite dalle leggi dell'Unione.
In attesa della bozza, prendiamo atto dell'intenzione del governo contenuta nell'aggiornamento al Def di rivedere gli obiettivi fiscali per il 2019-2021 (toccare un tetto del deficit rispettivamente del 2,4%, 2,1% e 1,8% del Pil) e di deviare dall'annunciato percorso di convergenza verso l'obiettivo di medio termine di un equilibrio di bilancio in termini strutturali. 
Prendiamo atto inoltre che, secondo le previsioni del governo italiano, i nuovi obiettivi corrisponderebbero a un deterioramento strutturale dello 0,8% del Pil nel 2019 e a un equilibrio strutturale stabile nel 2020-2021. Le suddette raccomandazioni del Consiglio chiedono all'Italia di assicurare che il tasso nominale di crescita della spesa pubblica al netto degli interessi non superi lo 0,1% nel 2019, che corrisponde a un aggiustamento strutturale annuo dello 0,6% del Pil per il 2019. Tutto ciò considerato, gli obiettivi di bilancio rivisti dell'Italia sembrano puntare verso una significativa deviazione dal percorso fiscale raccomandato dal Consiglio. Questo è pertanto fonte di seria preoccupazione. 
Chiediamo alle autorità italiane di assicurarsi che la bozza di legge di bilancio sia coerente con le regole fiscali comuni e attendiamo di vedere nel dettaglio le misure che conterrà. Nel frattempo, come negli anni e nei mesi trascorsi, restiamo a disposizione per un dialogo costruttivo. 
Sinceramente suoi, 
Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici


Ora , il governo deve prepararsi allo scontro frontale e chiamare il popolo a dare manforte , contro questi disumani oligarchi del malaffare, e i suoi sostenitori del PD e legioni dei centri sociali, che in armonia con il centro di controllo sorosiano Open Society si apprestano a dar battaglia nelle piazze delle città con la messa in scena dell'accusa di xenofobia e della "disubbidienza civile" con la nave Mediterranea , pagata da sVendola e Casarin al soldo di Soros, e vanno a prendere i poveri neri, i Libia, visto che le ONG estere si sono defilate, ora lo sporco lavoro lo fanno da se stessi in casa nostra, e così sia avviano a importare i nuovi schiavi per il bene della casse delle coop di accoglienza e per continuare a dare mano d'opera a basso costo gestito dai soliti caporali che li portano nelle fabbriche e nei campi a lavorare per il padrone di turno.

Tutto è nelle mani dell'esecutivo: stampare nuova moneta, organizzare le "BELVE IN CERCA DI GIUSTIZIA ANZICHÉ PECORE PIEGATE AL BUONISMO" come ci ricorda Silvana De Mari "Viviamo in una dittatura delle minoranze, (specie se islamiche). Non arrendiamoci al conformismo e stiamo con chi ha ragione", il Governo italico ovviamente.

Ora dovete pensare al business che ne traggono e fanno sugli schiavi che importano dall'Africa e oriente, se a Riace nel triennio 14/17 hanno speso 10 milioni € per ospitare una dozzina di africani , quanto ci costano migliaia di neri ? Chi incassa questi soldi? il PD con le cooperative di accoglienza e ONG ovvio... ecco dove batte il cuore di questi lestofanti.

Per questi oligarchi , in armonia con il Piano Kalergi, si possono spendere miliardi di euro a favore dell'importazione dei nuovi schiavi , ma non si deve spendere un centesimo per sostenere i nostri poveri , che questa politica di austerità ha fatto raddoppiare con la complicità dei servi locali del PD , e tutta la nomenclatura dello stato profondo che abbiamo in ogni dove nelle istituzioni dello stato e nella finanza.

Ecco perché, Prodi, è un traditore del popolo e un grande pusillanime  e sobillatore quando invita a far arrivare altra e più corposa immigrazione: "... un flusso di migranti estremamente forte"

Dico , ma quì ci vogliono tribunali speciali per equo processo, solo con l'instaurazione del regime marziale si possono aprire i tribunali militari per condannare questi vigliacchi e tutti gli ex governanti per Alto Tradimento, e infliggere loro la pena capitale!

Proprio come stanno facendo negli USA , dove l'amministrazione Trump sta preparando a Guantanamo il processo con tribunali militari per  migliaia di khazariani , pedofili e assassini nati.


http://sadefenza.blogspot.com/2018/10/la-ue-boccia-il-def-del-governo-del.html


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domenica 9 settembre 2018

ITALIA: Non soddisfatto dall'aver fermato i 'falsi rifugiati' importati con le navi ONG, Matteo Salvini inizia le espulsioni di circa 500.000 stranieri clandestini


ITALIA: Non soddisfatto dall'aver fermato i 'falsi rifugiati' importati con le navi ONG, Matteo Salvini inizia le espulsioni di circa 500.000 stranieri clandestini 


Sa Defenza 

Riportiamo un articolo, dall'estero, sulle politiche protettive edotte sui confini nazionali ed europei dal governo del cambiamento italiano per mano del ministro degli interni Salvini,  le azioni che il governo ha imbastito per la risoluzione del problema delle immigrazioni forzate per conto di Soros con le navi delle ONG, vediamo cosa ne pensano negli USA, e come vedono la politica governativa italiota oltreoceano
Sa Defenza  
ITALY: Not content to have virtually stopped all the NGO fake refugee ‘rescue boats,’ Matteo Salvini will begin deportations of some 500,000 Muslim illegal aliens

Dopo aver rifiutato i diritti di attracco ad altre navi ONG 
finanziate da George Soros, portando principalmente falsi rifugiati islamici africani, il ministro degli interni populista italiano, Matteo Salvini, ha ridotto significativamente il numero di aspiranti immigrati che entrano illegalmente nel paese. Ma Salvini afferma che non è sufficiente. Come promesso, ora fisserà il suo altro obiettivo principale - l'aumento delle espulsioni - fino a 500.000  illegali che devono lasciare l'Italia e tornare nei loro paesi.

Breitbart (Marvin W) Le statistiche pubblicate di recente mostrano che solo 1.491 migranti hanno potuto sbarcare in Italia nell'agosto di quest'anno, in calo del 65% rispetto ai dati dello scorso anno. Nonostante il successo nel ridurre il flusso di migranti, il ministro degli Interni Salvini ha dichiarato di non essere soddisfatto e ora affronterà la questione della espulsione di più migranti illegali, riferisce Il Giornale .




"Ora stiamo lavorando per aumentare le espulsioni, cosa che purtroppo non hanno fatto quelli che mi hanno preceduto", ha detto Salvini all'inizio di questa settimana e ha promesso di ridurre i tempi di attesa di coloro che devono affrontare la deportazione e fare uno sforzo concertato per inseguire coloro che non erano conformi alle regole del permesso di soggiorno.

 "Espulsioni: dalle parole ai fatti", ha aggiunto.

Il cambiamento di focus sulla migrazione arriva dopo che Salvini ha annunciato di aver lavorato a diversi accordi con altri paesi per riprendersi i loro cittadini attraverso il rimpatrio volontario o forzato. Salvini non ha commentato finché tali accordi non sono stati completati prima di dire: "Non so cosa stesse facendo con il suo tempo il ministro che mi ha anteceduto".



In vista delle elezioni nazionali di quest'anno, Salvini ha promesso di espellere 500mila immigrati clandestini dall'Italia dicendo: "Ci sono mezzo milione di migranti irregolari in Italia. Tutti loro devono essere mandati a casa. "

Da quando ha fermato le navi delle ONG di salvataggio dei migranti dall'attracco nei porti italiani, Salvini ha spinto gli altri paesi dell'Unione europea a condividere l'onere di accogliere i migranti che arrivano. Dopo un fallito vertice UE, Salvini e il partner della coalizione e leader del Movimento a cinque stelle Luigi di Maio hanno proposto di tagliare i finanziamenti italiani all'Unione europea fino a quando il problema non sarà risolto.








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martedì 21 agosto 2018

AMBROSE EVANS-PRITCHARD: L'Italia sfiderà l'adesione all'UE con un blitz da 80 miliardi di euro per le infrastrutture


AMBROSE EVANS-PRITCHARD: L'Italia sfiderà l'adesione all'UE con un blitz da 80 miliardi di euro per le infrastrutture 

Ambrose Evans-Pritchard
Sa Defenza 

Il Il ministro dell'Interno italiano Matteo Salvini indirizza un vasto sforzo di investimenti pubblici in seguito al crollo del Ponte Morandi a Genova della scorsa settimana


Il governo populista d'Italia sta elaborando un 'Piano Marshall' fino a € 80 miliardi per ricostruire le infrastrutture fatiscenti del paese dopo il ponte crollo Genova, coglie politicamente l'occasione del disastro per rompere le regole di bilancio dell'Unione europea.

I funzionari mirano a invocare la "Regola d'oro" sostenuta dal britannico Gordon Brown per rimuovere gli investimenti pubblici dal deficit di bilancio, uno stratagemma che renderebbe più facile alla coalizione radicale 5Stelle-Lega aprire le porte allo stimolo fiscale e ridimensionare l'economia stagnante dell'Italia.

Sarebbe una scommessa ad alto rischio nel momento in cui le agenzie di rating hanno le dita sul grilletto della recessione e la Banca centrale europea sta riducendo gli acquisti di debito italiano. Lo  spread sulle obbligazioni biennali italiane sono già balzati a 200 punti base, una mossa drammatica a marzo quando lo spread era sotto i 30 punti e i vigilanti dei bond sembravano inconsapevoli del rischio politico che si stava sviluppandosi a Roma.

Matteo Salvini, ministro degli interni e uomo forte della Lega nazionalista, ha detto che il crollo del Ponte Morandi con 43 morti ha messo in luce la follia delle dottrine di austerità dell'UE. "Lo stato italiano deve investire tutto il denaro necessario per garantire la sicurezza delle nostre strade, ferrovie, scuole e ospedali, indipendentemente dai limiti e dalle pazze regole europee imposte a noi", ha affermato.

L'austerità sbagliata ha causato il collasso degli investimenti pubblici in tutta Europa, ma l'Italia è stata colpita molto duramente.


Il ministro delle finanze Giovanni Tria ha fino ad ora avuto una linea cauta sulle norme di spesa dell'UE, cercando di sminuire i timori a Bruxelles che l'alleanza 5Stelle-Lega avanzeranno le promesse elettorali che valgono fino al 6% del PIL.

Ma ha cambiato atteggiamento dopo la tragedia, chiedendo un piano globale per ricostruire l'infrastruttura degradata dell'Italia sulla base della Regola d'oro e "senza vincoli di bilancio". 
I funzionari pensano di avere un po di libertà, per portare avanti e attivare un piano di 82 miliardi di euro, dal precedente governo Gentiloni per investimenti a lungo termine. "Come può essere finanziato? È ancora un mistero ", ha dichiarato Lorenzo Codogno di LC Macro Advisors.

Il professor Tria subisce un'enorme pressione per ridurre l'austerità e ignorare le richieste dell'UE di un ulteriore consolidamento fiscale dell'1% del PIL nel prossimo bilancio, che sarà presentato entro ottobre. Il professor Tria è stato imposto all'alleanza 5Stelle-Lega dal Presidente italiano pro-UE come scelta di compromesso benché non abbia alcun potere elettorale.

La realtà politica è che se Matteo Salvini è ostacolato troppo apertamente dal budget, può in qualsiasi momento scegliere di capitalizzare la sua crescente popolarità per forzare e andare a una nuova tornata elettorale. Ciò probabilmente causerebbe una sconfitta finale schiacciante per il vecchio establishment italiano e porterebbe ad un governo ancora più euroscettico.

Una sezione del Ponte Morandi crollato, a Genova.


Il Prof Tria è in ogni caso amico dell'austerità. Fu un critico silenzioso delle politiche della zona euro durante l'autoinflitta depressione. Sosteneva  "helicopter money" e un cospicuo finanziamento monetario in deficit da accademico economista.

Bruxelles ha negato che le regole del bilancio dell'UE abbiano avuto un ruolo nella tragedia di Genova, insistendo sul fatto che essa abbia dato il margine fiscale nazionale e abbia incoraggiato la spesa per le infrastrutture. La Commissione ha citato il finanziamento UE di 2,5 miliardi di euro per gli investimenti pubblici italiani dal 2014 al 2020, nonché i finanziamenti del progetto del piano Juncker.

Salvini lo ha liquidato come una "carità", un riciclaggio di denaro delle imposte italiane inviato in Europa, ma restituito su base razionata con allegate stringhe.

La risposta legale della Commissione non affronta il problema più profondo se l'ideologia fiscale bruciata della zona euro e l'austerità eccessiva a partire dal 2010 abbiano portato a un collasso generalizzato degli investimenti pubblici, spingendo una serie di paesi verso una spirale discendente.

I premi Nobel keynesiani  Paul Krugman e Joe Stiglitz dicono che è stato un errore fondamentale tagliare la spesa in una trappola di liquidità globale, una ripetizione delle disastrose politiche procicliche di Hoover negli anni '30. La risposta adeguata avrebbe dovuto essere l'aumento degli investimenti pubblici e la ricostruzione dell'infrastruttura in un momento in cui il capitale era abbondante e il moltiplicatore fiscale era potente.

La causa principale di questo grande errore è stato il trattamento della crisi europea delle banche, dei bilanci privati ​​e dei flussi di capitale, come se si trattasse di una crisi del debito pubblico. La mancanza di un prestatore di ultima istanza dietro gli Stati dell'Eurozona ha aggravato il problema per l'Italia, che è stata costretta a effettuare tagli draconiani.

Quando il premier Silvio Berlusconi ha rifiutato di obbedire agli ordini nel 2011, è stato rovesciato e sostituito da un ex commissario UE in quella che era chiaramente una mossa orchestrata dall'UE.

In teoria, gli stati avrebbero potuto tagliare i trasferimenti al ceto medio piuttosto che erodere il futuro dinamismo economico tagliando gli investimenti all'osso. In realtà, le spese sociali e le pensioni sono molto difficili da tagliare. Il percorso di minor resistenza per i politici è quello di tagliare i progetti di investimento (e la difesa), anche se questo è analfabetatismo macroeconomico.

Paolo Becchi e Giuseppe Palma sostengono sul sito di Scenari Economici che l'austerità dell'UE e il quadro giuridico dell'UE sono al centro della tragedia genovese, indipendentemente dalle precise problematiche ingegneristiche coinvolte nel Ponte Morandi.

"Da quando siamo entrati nell’Ue e nell’euro non siamo più in grado di garantire né i diritti fondamentali dei cittadini, ad esempio la sanità, né la sicurezza sulle strade o nelle scuole. E da quando abbiamo ratificato il Fiscal Compact e inserito in Costituzione il pareggio di bilancio, lo Stato si è castrato della possibilità di qualsiasi tipo di intervento".

Questo per sottolineare che è dovuta alla pressione dell'UE sull'Italia la privatizzazione dei beni dello Stato nel 1990 prima dell'entrata nell'euro questo spiega il motivo per cui il Ponte Morandi è finito nelle mani di Atlantia e della famiglia Benetton.

Grandi porzioni del nucleo industriale e delle infrastrutture dell'Italia dell'Istituto per la Ricostruzione Industriale (IRI) degli anni '30 sono stati privatizzati a prezzi sospettosamente bassi, a vantaggio di una piccola élite interconnessa. I pubblici ministeri e gli investigatori che hanno sondato queste vendite si sono scontrati vigorosamente in gravi problemi personali.

Non è chiaro come il popolo italiano reagirà alle dure discussioni che vengono scambiate sul disastro di Genova, ma è chiaro che molti accetterebbero un blitz sugli investimenti pubblici, anche se ciò significa un'aperta sfida a Bruxelles.

L'Italia dovrebbe ridurre il suo disavanzo allo 0,8% del PIL nel 2019 secondo le astruse regole del patto di stabilità. È probabile che la cifra attuale esploda dal 3% quando l'alleanza 5Stelle-Lega cancellerà l'aumento pianificato dell'IVA e inizieranno a spingere i loro impegni per un reddito di base universale, una tassa fissa e un'inversione dei tagli pensionistici.

Un piano Marshall sulle scuole, sulle strade e sui 60.000 ponti italiani offre la copertura politica perfetta per un rilancio monetario davvero aggressivo e una riaffermazione dell'autogoverno economico italiano, e al diavolo i siluri. Se i mercati del debito finanzieranno una tale avventura è una questione tutta aperta.


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