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venerdì 5 maggio 2023

Attacco alla 'Ndrangheta o attacco ai Servizi Segreti italiani?

Giuseppe Lombardo Fonte: https://www.youtube.com/watch?v=GDJ6MdM1yNk

Di Chris Barlati
È notizia del 03/05/2023 di una maxioperazione contro la 'Ndrangheta. I paesi coinvolti direttamente dall'operazione ''Eureka'' sono stati Spagna, Portogallo, Francia, Romania, Slovenia e Belgio. In tutto 150 perquisizioni in otto paesi, oltre 23 tonnellate di cocaina sequestrate (20 in belgio, 3 e mezzo in Italia) e un duro colpo inferto ai clan Nirta e Morabito. Ma si tratta davvero di un successo?

L'operazione su stampa estera viene riportata come una vittoria sulla mafia più pericolosa d'Europa, ma con tanta disinformazione che ben fa intendere l'obiettivo finale dell'inchiesta: disinformare. L'ala militare della 'Ndrangheta, infatti, non è quella decisionale bensì rappresenta la ''Società Minore'', il braccio armato, proiezione spesse volte delle politiche di 'Ndrangheta o, come intento affermare da tempo, dei Servizi Segreti italiani (e non solo).

mercoledì 1 febbraio 2023

Intervista invecchiata bene a Gaspare Mutolo su massoneria, Cosa Nostra e Prima Repubblica

https://www.oggi.it/attualita/podcast/il-pentito-gaspare-mutolo-donne-della-mafia-salvate-i-vostri-figli/

Di Chris Barlati
Approfittando delle numerose comparse televise che vedono protagonista l'ex collaboratore di giustizia Gaspare Mutolo, ripropongo un mio elaborato risalente al 2018, eseguito al tempo per arricchire la mia tesi di laurea, poi convertita in una pubblicazione dal nome ''Storie di Prima Repubblica''. A seguire, la testimonianza rilasciatami telefonicamente da Gaspare Mutolo, che ancora ringrazio per la sua disponibilità.

martedì 22 novembre 2022

Dis-Servizi Discreti, un libro di Chris Barlati sul sistema criminale integrato italiano

Tutti si presentano come rivoluzionari, ma nessuno ha il coraggio di parlare di ciò che realmente succede nel mondo. Figuriamoci se si tratta della connessione tra Servizi Segreti, massoneria euro-atlantica e criminalità organizzata.

mercoledì 22 maggio 2019

Lettera aperta a Matteo Messina Denaro. ''Davvero vuole finire così?''

Lettera aperta a Matteo Messina Denaro. ''Davvero vuole finire così?''

Chris Barlati
Sa defenza 




Giusto fino ad un mese fa non si faceva altro che parlare di Matteo Messina Denaro. Per quale motivo?
Non è un caso che si smetta di parlare del ''mafioso'' più ricercato d'Italia, se non d'Europa, prima delle elezioni europee.

La storia di Messina Denaro è un romanzo dell'incredibile. Miliziano di prim'ordine di Cosa Nostra, Messina Denaro diventa il referente nazionale della Falange Armata, l'organizzazione terrorista che mosse guerra allo stato Italiano, uccidendo Falcone e Borsellino e che conquistò non solo il mercato economico del nuovo mondo globalizzato, ma il mondo della politica nazionale.

Il contesto storico
Ricordiamo tuttavia un evento di fondamentale importanza: con il crollo della prima Repubblica e le bombe che segnarono l'inizio della Seconda, una nuova struttura, del tutto aliena alla vecchia comprensione di cui poteva disporre il potere politico, iniziò ad insidiarsi nei meccanismi decisionali dello Stato. Tra questi, massoneria, 'Ndrangheta, Cosa Nostra, finanza vicino all'ala di De Benedetti, le strane politiche del post Pc in senso liberista, si unirono in una commistioni all'allora indefinibile.
Gli unici che riuscono a scorgere la fisionomia di tale chimera furono Falcone e Borsellino. Altri, come il pool di Milano e, nella fattispecie di Di Pietro, vennero usati, tanto che resosi conto della reale pericolosità della situazione, decisero di allontanarsi per sempre dal mondo della magistratura senza più nulla tentare per timore di una definitiva ''liquidazione''.
I ''sopravvissuti'' della politica, i vari post comunisti successori del Pci, insieme ad una sparuta minoranza di socialisti, divennero implicitamente parte del nuova sistema(vuoi per ignoranza, o per quieto vivere).
Resistenze non ve ne furono, a parte lo stupido tentativo dei socialisti craxiani e Dc andreottiani di ergere Berlusconi a Homo Novus e referente politico del nuovo divenire, con l'intento di ''assorbire'', nel modo meno traumatico possibile, lo shock dell'inevitabile trasformazione, impedendo così la diluizione della politica italiana in un mero agglomerato di interessi e proiezioni economiche e finanziarie.

Chi è(era) il ''dritto''. Una nuova trattativa all'orizzonte?
E' questo il contesto in cui Matteo Messina Denaro assume il ruolo di referente dell'ala militare della Falange Armata, ovvero di quella chimera composta da Mafia, parte della 'Ndrangheta, sezioni filo atlantiche dei Servizi Segreti e massoneria finanziaria.

Storia insegna che, ogni qual volta un nuovo governo voglia praticare un po' di politica, senza la ''benedizione'' di questa invisibile ma presente entità, si corra matematicamente il rischio di inaugurare una nuova stagione di bombe, attentati o di inchieste giudiziarie riguardanti i reati più indicibili(i più comuni sono di finanziamento illecito e sessuali). Tutti i precedenti governi hanno lanciato messaggi di distensione nei riguardi di tale sovrastruttura.

Forniamo alcuni esempi:
  • Berlusconi:
Il buon vecchio Silvio ha vissuto per oltre un ventennio da giocatore di primo piano nella vita politica ed economica del Paese. Tramite dell'Utri, suo vecchio amico di Università, ha potuto avvicinarsi a Cosa Nostra e rendersi ''credibile'', di conseguenza, agli occhi della finanza falangista(di cui Cosa Nostra era la componente maggioritaria). E' qui che il sogno del ponte sullo stretto di Messina, chiaro segnale di distensione nei confronti della criminalità, prende avvio. In quel periodo, qualsiasi criminale poteva trarre sostegno ed impunità facendosi eleggere come senatore o deputato di Forza Italia(vedi Cosentino). E l'incessante ritorno al tema del Ponte costituiva ad ogni tornata elettorale un messaggio di rinnovata amicizia nei riguardi della succitata organizzazione.

  • Renzi:
Dopo il crollo della destra in Italia, e prima dell'affermarsi del Movimento 5 stelle, il potere è passò alla ''sinistra'', l'ala atlantica del nazismo finanziario. Anche Renzi, come Berlusconi, corteggiò infinite volte la Falange con la sua intenzione di voler proseguire l'operato di Berlusconi: in primis, il Ponte e, a seguito, privatizzazioni, deregolamentazioni, precariato e concessioni di territori nazionali(Mar di Sardegna).

  • Governo giallo verde.
Sia Salvini che Luigi di Maio non hanno sprecato una sola parola nei riguardi del super latitante Messina Denaro. Basterebbe scrivere ''Salvini/Di Maio'' con ''Messina Denaro'' su google per rendersi conto dell'inesistenza di qualunque trattazione od argomentazione spesa dai due ''super ministri''. Ritroviamo sorprendentemente ed unicamente le affermazioni di Cafiero de Raho, uomo stimato dal defunto pentito Carmine Schiavone, che si lascia andare a dichiarazioni sconcertanti, quasi stupide, che ''non gli appartengono'' data la sua brillante e professionale carriera nell'antimafia(nonché stando alla stima nutrita nei suoi confronti dall'ex boss dei Casalesi).

Caro De Raho, le parole sono importanti
''Arresteremo Messina Denaro'', ''Abbiamo tagliato le reti che lo supportavano'', ''La sua cattura è questione di tempo''.
Tempo fa De Raho aveva pubblicamente annunciato che la Direzione Nazionale Antimafia aveva sventato la formazione di una nuova cupola mafiosa a Palermo, sul punto di riformarsi a seguito della morte del ''capo dei capi''. Tale assurdità è stata il prologo di una serie di scivoloni che non sono certo il prodotto dell'intelletto di Cafiero de Raho, ma che trovano bensì spiegazione in una sua ipotetica strumentalizzazione ad opera del governo in carica; governo che sembra inviare al ''referente'' della Falange un inequivocabile messaggio: ''Accordiamoci''.

5 Stelle e Lega. Una nuova Trattativa
Quando si vuole arrestare qualcuno, lo si fa e basta. Non lo si avvisa. Ciò lo allarmerebbe e gli permetterebbe di fuggire. Quando nei passati anni '90 si dichiarò in pubblico l'imminente arresto di Riina, quest'ultimo comprese chi e come l'avesse 'venduto'. La storia è la narrazione di un procedere universale chiamato 'tempo', che si ripete in forme diverse ma con attuazioni analoghe.

Perché si decide, in questo caso, di ''allarmare'' il mafioso più importante del mondo? Colui che, alla guida dell'esercito di ''Cosa Nuova'', commistione tra Cosa Nostra e 'Ndrangheta, gestisce e permette l'entrata in Europa dell'intero mercato della droga atlantica? Colui che, molto probabilmente, assieme alle sezioni ''deviate'' dei servizi segreti ha preso accordi per impedire attentati in Italia in cambio di un ''ragionevole'' traffico di armi e di rifiuti nucleari con i paesi del Medio Oriente, in perfetto stile ''Lodo Moro 2.0''?

Risponderemo qui di seguito.
Si allarme un personaggio di tale calibro perché:
  1. Si vuole dargli un avviso, ''attenzionarlo'', per rimetterlo in riga;
  2. Si vuole lanciare un messaggio, in modo che possa essere il solo ed unico a poterlo comprendere;
  3. Si vuole salvare il latitante da un omicidio interno, offrendogli un ''armistizio'' o ''protezione'', arrestandolo.

I contesti, naturalmente, cambiano a seconda dell'opzione.
Per il punto 1, storia criminale ci insegna che, qualora un Riina si avvicini alla fine, sorga sempre un Provenzano pronto a consegnarlo alle forze dell'ordine, non per tradirlo, ma per offrire un capro espiatorio alla pubblica opinione e procedere ad una ''distensione'' tra i due mondi: quello formale, pubblico, della politica, e quello oscuro, dei sporchi meccanismi dello Stato e dell'interazione tra servizi e criminalità. Ad ogni Provenzano succederà un Messina Denaro, e così via...

E se davvero ne capissero qualcosa di politica?
Lega e 5 Stelle potrebbero aver ideato consapevolmente tutto ciò, consci del lento ma inarrestabile divenire multipolare europeo, cambiamento che richiede, come sempre, una riformulazione degli equilibri esistenti tra strutture statali e sovrastrutture irregolari.

Proprio come accadde in Europea quando crollò il muro di Berlino, la necessità di ''aggiornare'' la ''gestione'' della Cosa Pubblica in senso finanziario ed ultraliberale(a suon di bombe ed omicidi di ''Stato'') divenne prioritaria: vitale. Allo stesso modo, 5 Stelle e Lega, da ottimi prevenuti, potrebbero aver anticipato eventuali offerte, lanciando per primi il loro messaggio alla ''stanza dei bottoni'': ''Siamo qui, a vostra disposizione, ma abbiamo il coltello dalla parte del manico. Caro Messina Denaro, o sei dei nostri o faremo di tutto per delegittimarti e farti eliminare dalla stessa organizzazione di cui fai (o facevi) parte''. Se così fosse, tanto di cappello nei confronti degli strateghi della Lega e dei 5S. Ciò spiegherebbe anche il perché del silenzio del ''capitano'' Salvini su argomenti quali 'Ndrangheta, Servizi Segreti e massoneria deviata, assieme al menefreghismo dei 5S che ha fatto, in passato, della trasparenza il suo cavallo di battaglia(l'esponente più rude, a tal proposito, era Alessandro Di Battista, silurato in fretta in furia, guarda caso in vista delle elezioni europee).

Ora tutti europeisti
Per il punto 2, M5s e Lega hanno, altra casualità, abbracciato un europeismo fatto di santini, figurine della madonna e richiami a qualsiasi entità che potesse loro fornire consensi. Chiesa, criminalità, mercati finanziari ecc... Una politica priva di dignità, insomma, al limite del ridicolo, di cui il nuovo Governo vuole farsi incarnazione. In questo mese che ha preceduto, e precede, le votazioni, la questione ''Messina Denaro'' ha perso di significato. Potremmo interpretare questa 'casualità' come un tentativo preparatorio in vista delle europee, o come un obiettivo temporaneo raggiunto, in parte, nella propria realizzazione. Nel senso: ''Caro Messina Denaro, se hai capito il messaggio vediamo chi vincerà queste elezioni e se ci saranno problemi. In base ai risultati, poi, ragioneremo.''
Naturalmente, le mie sono supposizioni. Ma ricordiamo che il santino sta alla Chiesa come l'europeismo ai mercati finanziari ed il silenzio al consenso mafioso...

No trattativa Stato-Mafia, ma Falange-Governo
Il punto 3, rifacendoci all'intricata cronologia della trattativa tra Stato e Mafia degli anni '90, ha del concreto ed è attinente con l'odierna evoluzione degli eventi politici nazionali ed internazionali. Sappiamo di per certo che senza quella ''sezione'' dei ''servizi'' segreti italiani, che oramai detiene il potere nell'ambito decisionale politico ed economico, sarebbe impossibile governare, a meno che non si vogliano rischiare bombe, scandali, intercettazioni e finanziamenti illeciti.

Definito il contesto nel quale si è avallato ''l'avviso di arresto'', seguo con le domande al signor Denaro, speranzoso che possa leggerle e che possa rispondere magari con un ''papello'' scritto di suo pugno ed inviato ai maggiori quotidiani nazionali(nel dubbio, a quotidiani minori siciliani, o al giornale LA VOCE DELLE VOCI, di cui stimo l'operato ed i collaboratori. Link http://www.lavocedellevoci.it/):

Lettera aperta a Matteo Messina Denaro. ''Voleva davvero finire così?''
Caro signor Messina Denaro,
Non mi interessa conoscere i come, i dove ed i perché. E' inutile domandarlo, e sono sicuro che solo gli stupidi pretenderebbero di avere certe risposte. Carmine Schiavone informò Cafiero de Raho degli ''inconfessabili segreti'' pervenuti da suo padre quando questi si trovava in cella con il boss casalese. E sappiamo bene che De Raho si guarda bene dal raccontarli. Molte delle dichiarazioni di Schiavone sono adesso nelle mani dei servizi belgi. Quest'ultimi hanno la strana predisposizione nell'accogliere, tra le loro braccia, uomini della criminalità della provincia di Caserta e Salerno, che si sono distinti nel loro agire, cambiandogli connotati ed identità. Ma non voglio domandarle questo. Le mie domande riguardano le sue intenzioni. Le passate, ovvio. Il suo lato ''umano'' ed ''intellettuale''. Mi spiego meglio:
  1. Quando iniziò a mettere a fuoco i contorni del nuovo divenire, si rese conto che si sarebbe circondato di persone meschine, inutili e senza un minimo di anima? Gente che, condannata alla depravazione del denaro e della cocaina, in nulla e per nulla avrebbe potuto attuare i suoi ''ideali'' di crociato mafioso?
  2. Non si sente usato da quel mondo che ha contribuito a creare? Pensa davvero che la sua proiezione, in tale microcosmo, possa tuttavia influenzare la realtà circostante in maniera ''positiva''?
  3. Pensa davvero che ci siano persone incapaci di percepire quella verità che viene ridicolizzata e mistificata da esseri di infimo valore presenti nelle istituzioni e nelle megacorporazioni mediatiche?
  4. La storia si ripete, e si sta ripetendo anche per Lei. Di sicuro era preparato a tutto questo, poiché lei è, come direbbe Riina, uno ''dritto''. Pensa sia arrivato il momento di raccontarci un po' di Lei? Non dei suoi segreti, ma della sua persona. Un racconto, e non una confessione, di ciò che fu. La chiamano ''Svetonio'', ma preferire la chiamassero ''Petronio'' o ''Marziale'', poiché ''la nostra pagina sa di uomo'', e mi piacerebbe leggere una sua di pagina, anche una sola, che descriva la situazione di questi anni. Se la sentirebbe? Prima che l'arrestino o che la facciamo scomparire per sempre?
Con affetto
Chris Barlati

*****
https://sadefenza.blogspot.com/2019/05/lettera-aperta-matteo-messina-denaro.html

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mercoledì 27 marzo 2019

Il vero limite dei 5 Stelle e del Governo giallo-verde: l'acquisizione dei Servizi Segreti



Chris Barlati
Sa Defenza


La vera sfida dei 5 stelle non riguarda affatto il Tav, gli F 35 o la Via della Seta. Discussioni come queste non rappresentano altro che propaganda, o meglio strategie di realizzazione. E' dall'insediamento in Parlamento del governo giallo-verde che i pentastellati ed i leghisti si alternano in un ben organizzano balletto atto ad illudere mercati ed opposizioni che esista anche una sola possibilità di frizione tra due blocchi tanto discordi, tra due leader tanto lontani: il provincialotto di Pomigliano D'arco Luigi Di Maio, furbo, malizioso, ma irrimediabilmente carente di cultura e preparazione, e Matteo Salvini, il nordista goffo e cialtrone, stereotipo perfetto della politica più del dire che del fare.


Ma partiamo subito con il mettere in chiaro le cose, sia per quanto riguarda il Tav, la Via della Seta, che il vero ostacolo che si frappone tra il governo giallo verde e la realizzazione di quelle promesse del patto di governo che sembrano tardare a realizzarsi.
Nostro scopo in questa sede sarà quello di definire l'incognita che spaventa gli oppositori dei cinque Stelle, tanto da spingerli in ridicole campagne mediatiche che, negli effetti, non fanno altro che regalare voti ai grillini. Definiremo in aggiunta anche l'ostacolo che si frappone tra le promesse del patto di governo e la sua reale attuazione; ostacolo che espliciteremo nelle seguenti righe, ma che sarà d'uopo approfondire attraverso una specifica trattazione. Iniziamo allora con l'introdurre l'argomento della trattazione: la conquista che i pentastellati si sono prefissi dei Servizi Segreti.

Il Tav
Per quanto riguarda il Tav, sono anni che le espressioni partitiche di destra(Forza Italia e Lega) tentano oltre ogni modo di imporre una inutile linea ferroviaria quale quella del Tav.
Al tempo, e parliamo del non troppo distante settembre 2015, già si verificarono numerosi scontri, con tanto di utilizzo di armi vietate dalle innumerevoli formali convenzioni sui diritti dei manifestanti[1].

Oggi, non molto è cambiato. L'utilizzo da parte delle forze dell'ordine, o meglio da non ben noti agenti di polizia addestrati alle percosse dei manifestanti, di condotte dure e repressive sono in genere una prassi regolare adottata da chi vuole lanciare un chiaro messaggio. Quest'ultimo, parafrasato quanto più possibile, sarebbe il seguente: ''Manifestate? Va bene. Vi arrestiamo appena vi identifichiamo. Manifestate a volto coperto? Vi sfasciamo di botte. Continuate e ci sabotate? Allora domani vedrete che lanceremo lacrimogeni e sostanze nocive per la vostra salute. E non ci faranno assolutamente nulla, poiché siamo potretti non solo da apparati statale, ma privati e paragovernativi.'' Il copione Macron potrebbe benissimo ripetersi in Italia qualora iniziassero i progetti per il Tav, poiché la linea ferroviaria ad alta velocità non è altro che un accordo tra partiti corrotti per spartirsi un'immensa tangente, ricambiando naturalmente il favore. La violenza gratuita a cui sono sottoposti i manifesanti, e la mancanza di ogni tutela, è un esempio lampante di tutto ciò.

L'alta velocità. Ma per chi?[2]
Chi vuole, in sintesi, l'inutile Tav? Il governo Francese? Certo, visto che siamo noi ad addebitarci gli oneri maggiori. Le industrie del Nord? Anche, ma in forma minore, poiché il Tav trasporterebbe solo passeggeri. Chi, allora, è interessato in termini di utili all'opera? Le mafie. Quelle ''mafie'' che hanno permesso a Renzi di vincere le elezioni in cambio della sua promessa di provvedere, quanto prima, alla costruzione del ponte sullo stretto di Messina [3].
Quelle mafie che avevano appoggiato in primis Berlusconi e che sono ritornate alla ribalta con la storia assurda della flat tax. Quelle mafie che, in qualche modo, oggi stanno corteggiando il governo giallo verde con strani messaggi, che vanno dall'arresto di Matteo Messina Denaro, alla costituzione, impossibile, di una nuova cupola a Palermo, sventata (ma che fortuna!)dall'operato dei carabinieri[4]
.

Il Grillo e il Dragone
Il secondo punto riguarda i rapporti con la Cina. Normalmente, si tende a sezionare in buoni e cattivi le italiche forze politiche in gioco. Bisognerebbe, invece, concepire il tutto in termini di ''do ut des'', di ''io novello leader, cedo qualche cosa per avere altro in cambio''. Essendo in questo caso l'Italia l'ultima ruota del carro in termini di rivendicazioni e prerogative in Europa, il nostro cedere si configura, senza condizioni, in un 2 in cambio di 1.

Ignoro se il lettore ricordi i tempi del buon Matteo Renzi, o meglio dell' ''energico Matteo'' [5],
quando il piddino n'1 imitava Tsipras, girando in camicia tra un comizio digitale e l'altro(i tempi di quando ancora non aveva il complesso di Napoleone). Ebbene, per lodare incredibilmente l'ex sindaco fiorentino, Renzi era riuscito a stipulare molti vantaggiosi trattati con la Cina, senza suscitare l'ira del padroncino di colore Obama. Il prezzo è stato salato, ma non esageratamente alto. Ricordate la cessione del Mar di Sardegna alla Francia? Avvenuta in tutto segreto? Per quali ragioni secondo voi è avvenuta una cosa del genere e senza nessun guadagno da parte dell'Italia? Ufficiosamente, si è dato il via a ricerche di gas in quella porzione di mare a compagnie private, ma permane il mistero dei soldati francesi armati che, con tanto di blitz, hanno obbligato molti pescherecci sardi a ritornare a casa per aver invaso un territorio protetto.

I 5 Stelle e i Servizi
Pochi vedono un legame in questo groviglio di propagande, affermazioni, promesse e arresti di boss mafiosi. Ma se ci alienassimo per un momento da questo contesto, noteremmo un ordine logico e concreto, un vero ecosistema.

La crescita proporzionale dei nazionalismi di sinistra e destra, la sconfitta dell'europeismo economico, ma non di quello sociale e politico, isterisce le grandi finanze, oramai infiltratesi capillarmente in Italia dall'avvento di Berlusconi, ed in Europa dagli anni 2000(dalla Mani Pulite Internazionale).
I grandi gruppi finanziari italiani filo massonici, quelli vicini a De Benedetti, come i marchi Espresso e Repubblica, stampano quotidianamente indecifrabili articoli sulle presunte e prossime cadute del Governo, sugli scandali che dovranno far deflagrare i 5 stelle, sui legami tra 'Ndrangheta e Lega, e sul dovere di comprendere ed accettare il tentativo di omicidio di bambini ad opera di stranieri pedofili che sequestrano bus[7], ma mai una parola riguardo l'egemonia dei Servizi nell'interazione tra Stato ed Imprenditoria finanziaria; di quei Servizi che, attualmente, sembrano ignorare positivamente i 5 Stelle.

Di Maio sulle orme di Silvio

Non è la prima volta che accade una cosa del genere. Di solito ci si illude che gli apparati di intelligence, almeno quelli italiani, servano gli interessi di Stato o di uomini ad essi collegati. Ma non è affatto così. E' dall'omicidio della Prima Repubblica e dei giudici Falcone e Borsellino che i Servizi Italia si configurano più come una S.p.a., servendo agenzie, compagnie straniere, nazionali e filoatlantiche.

Dal punto di vista governativo, il tutto ebbe inizio con la parabola Berlusconi, ma occorre precisare un paio di cose per correttazza d'analisi. Il vecchio Silvio cercò di limitare l'operato della struttura della ''falange armata'', tutt'oggi attiva ma in forme diverse, posizionando uomini fidati ai vertici dei Servizi. Il Cav. non potè trarre i benefici sperati a causa del suo scarso talento poltico. Ma, caduto Berlusconi, la palla passò alle sinistre che ebbero carta bianca e libero accesso a finanziamenti e posizionamenti di uomini fidati(governo Prodi).
Con il tempo, lo smantellamento di quei pochi apparati filo nazionali d'intelligenc divenne effettivo, in nome di una sostituzione che si realizzò in toto con l'avvento della presidenza del Consiglio di Matteo Renzi, e di un'infiltrazione senza precedenti di uomini vicini ad Israele[8].

Tutto ciò potrebbe apparire come una deriva complottista. E invece no. Guardate qui il primo discorso da leader che fece Luigi di Maio, all'epoca non ancora osannato dai cori ''Giggino premier'', ma considerato comunque dai più come un esponente di spicco del Movimento. Nonostante la furia distruttiva e super critica del M5S di quegli anni, nei riguardi di tutto ciò che poteva puzzare di occulto, segreto e pericoloso, il pomiglianese Di Maio si lascia andare ad un elogio senza precedenti dei sistemi e degli apparati di sicurezza italiani: un chiaro messaggio di distensione e di collaborazione dei pentastellati in vista della certa vittoria che avrebbero collezionato da lì a poco tempo.
Il tutto, naturalmente, è avvenuto sotto l'occhio critico delle grandi lobby che attentamente hanno studiato e ascoltato il Movimento, accettandone le politiche ma esclusivamente in chiave moderata, come dichiarato dallo stesso Di Maio in più di una occasione[9].

Un servizio a 5 Stelle
All'epoca, quando ancora Aldo Giannuli era parte integranti dell'intellinghenzia del Movimento, suonò alquanto strano la scivolata pro finanza e moderata di Di Maio, specialmente se dovessimo ripensare alle sfuriate di Di Battista, altro pilastro al tempo del Movimento, nei vari studi televisivi(mitica quella da Santoro) sul collegamento tra traffico di armi, Servizi Italiani e Paesi Mediorientali; traffico che costò la vita alla giovane giornalista Ilaria Alpi. Caso vuole che solo un anno e mezzo dopo Di Battista abbandonerà il partito per dedicarsi alle missioni umanitarie ed alla famiglia, con Di Maio che si trasformerà dal provincialotto sbaglia congiuntivi al successore di Grillo(un clone di Tremonti, per dirla alla spicciola).


Intelligenza collettiva
Il discorso/convegno di Giggino è interessante, e somiglia per certi aspetti a quelli della buonanima(si fa per dire) di Minniti o ai vecchi comizi di Berlusconi, quando parlava di occupazione e di necessità di privatizzazioni. Moderati, ricchi di dati, misurati in ogni parola, ma fin troppo smielati per un 5 Stelle, per un anti sistema, specialmente se concesso nei confronti di un'istituzione che da sempre ha tramato per la distruzione del Paese, e che ha curato, negli ultimi 50 anni, gli interessi personali di finanze straniere, compagnie petrolifere e politiche espansionistiche atlantiche.

L'azione dei 5 Stelle – Lega Nord, dunque, quali interessi va ad intaccare e per quali ragioni? E, costituiscono davvero un pericolo? O sono solo dei bluff, come dimostra il normalissimo livello di spread di questi giorni? Elenchiamo le varie opzioni:
- L'immigrazione. Il problema dell'afflusso massimo di migranti non riguarda esclusivamente l'aumento della criminalità in Italia, o il tema della sicurezza. Il problema dell'immigrazione è l'esistenza stessa della criminalità. Come espresso dal seguente ed interessante articolo[10], e da alcune ricerche fatte sul campo dall'autore del testo, l'immigrazione, oltre ad essere stata empiricamente dimostrata come un fenomeno forzato, è ben voluta sia per motivi economici, che politici. E a beneficiarne non sono solo le grandi industrie finanziarie, ma quel complesso criminale che, dall'America Latina alle coste mediterranee, importa droga in Europa, gestendone distribuzione e prezzo: la 'Ndrangheta, nella sua più completa definizione di super struttura criminale, fagocitante massoneria ed imprenditoria, con picchi che vanno dalla magistratura alle forze partitiche.
Anche la 'Ndrangheta, come tutti i gruppi di potere definiti e specializzati, ha bisogno di una deregolamentazione del mercato per poter trarre maggiori benefici. Grillo ha affermato, sarcasticamente, negli ultimi giorni, che bisognerebbe quotare la 'Ndrangheta in borsa esattamente come la Yakuza giapponese, ma dimentica che ciò è già stato fatto. Ed anzi, nello specifico, la quotazione in borsa di una lobby spuria ed onnipresente come la 'Ndrangheta aumenterebbe le entrate statali, ovvio, ma limiterebbe gli spazi d'agire dell'organizzazione stessa e svelerebbe addirittura le trame oscure, gli omicidi dei servizi segreti degli ultimi 15 anni, le relazioni che essa ha avuto ed ha con i referenti politici, con la Nato, con le imprese statali(tipo la Fiat) e la magistratura. Dunque, una ''regolamentazione'' di tale ''sistema'', della 'Ndrangheta, non sarebbe affatto conveniente, a meno che non si decidesse di eliminare fisicamente un qualche centinaio di persone a conoscenza degli inconfessabili segreti, per sostituirli con ''personale specializzato'' proveniente, ed appartenente, anche inconsapevolmente, al sistema della 'Ndranghesta stessa. L'immigrazione, al riguardo, rappresenta un respiro, un passo necessario, che permette una velocizzazione dei procedimenti di spaccio e distribuzione, servendosi di nigeriani, senegalesi, e delle diverse etnie che, abbracciando il credo tribale ed esoterico, si prestano come gli ex miliziani di Cosa Nostra perfettamente compatibili per guidare il continente nero all'acquisizione di questa fetta di mercato, senza dimenticare l'immunità legislativa di cui dispongono i finti rifugiati.
- La Cina. L'avvicinamento tra Italia e Cina non costituisce un problema politico, tanto meno economico. Paesi come la Francia o la Germania, o come gli stessi Stati Uniti, commerciano in termini di cifre molto più dell'Italia, eppure nessuno si preoccupa di una deriva ''Maoista'' dello scenario europeo o degli stessi States. Il pericolo Cinese non si pone in nessun caso, poiché è solo uno stupido tentativo dei media di attaccare il Governo giallo-verde. Al più, il fastidio che potrebbere procurare la Via della Seta sarebbe quello di aprire un'alternativa al predominio tedesco, sogno della politica anti neocon trumpiana, che sì desidera un'Europa asservita agli Usa, ma sensibile ai mutamenti geopolitici multipolare. Ancora una volta le forze in campo discutono del nulla, essendo il commercio con la Cina niente più che un'altra strumentalizzazione mediatica. La sceneggiata di Salvini che rifiuta di partecipare all'incontro con il Leader Cinese è una prevedibile mossa elaborata per accaparrarsi l'elettorato di estrema destra, e nulla più: un modo per illudere sostenitori ed oppositori della presenza di un'inesistente frizione all'interno della maggioranza. Tant'è che nessuno ha mai avanzato concretamente l'ipotesi di sanzioni contro la Cina, ma solo critiche e lamentele nei riguardi di singoli esponenti di Governo(chi sarebbe tanto stupido da attaccare il Dragone e rovinare i propri commerci?).

- Il Tav.
Il progetto Tav non si farà. La magistratura ed i relativi connessi conservano gelosamente molti documenti inerenti le infiltrazioni della 'Ndrangheta nell'avallo del progetto. Guardacaso, solo recentemente sono state mosse querele nei confronti di Di Battista da parte dell'Unione Industriale Torino, AMMA, ANCE Piemonte, Confagricoltura Piemonte e Confindustria Piemonte[11]. Un simile atto di intimidazione simbolica può solo significare l'esistenza di una guerra interna la magistratura, che da un lato pende per la realizzazione di una tale grande opera, mentre dall'altro tenta di resistere a questo ulteriore stravolgimento dell'organo giudiziale.

Epilogo
Cos'è allora che disturba davvero dei 5 stelle? Il tentativo di avvicinare a loro una classe dirigente d'intelligence ad immagine e somiglianza pentastellata, probabilmente multipolarista e divincolata dai vecchi schemi dell'economia. Ciò cosa comporterebbe? A destra:
in politica, la dissoluzione delle strutture berlusconiane filo putiniane;
in economia, l'inutilità dell'ingegnosa macchina mediatica e finanziaria ultra neocon ed atlantica, ideata dal cavaliere per compiacere gli alleati(l'impero Media/Finvest).   

Dal versante della sinistra:
- In politica, la castrazione di ogni tentativo di imporre le basi di quella finanza mondiale che avrebbe dovuto collegare gli stati occidentali, fagocitando le ultime resistenze di politica sovrana.
 - In economia, l'isolamento, sempre più crescente, delle classi massonico finanziarie di ''sinistra'', spaventate non dall'avanzata economica della Cina, ma dall'impossibilità di far coincidere in un apparato statale biopolitico potere economico e politico. Un piano da lungo bramato e che è stato ostacolato da Russia, Cina e Iran.
 I 5 Stelle hanno catturato una nuova classe intellettuale che sembra prevalere nel mondo dell'informazione, della politica, e che è stata accettata dalla finanza internazionale. In buona sostanza, tale ''elite'' si manifesta migliore in termini di preparazione a quella dei leghisti, sicuramente migliore rispetto a quella del Pd e di Forza Italia.
La corruzione dei vecchi partiti li ha disintegrati dalle fondamenta, ma permangono la struttura mediatica formale(tv-radio) e i servizi di intelligence in mano al duo Pd-Berlusconi, come dimostrano le ultime folli trovate pubblicate da quotidiani ed esponenti del mondo della televisione, inerenti la tentata strage dei bimbi del bus e del rischio dell'inesistente razzismo alle prossime elezioni europee.
Con la loro politica estera i 5 stelle stanno tentando di convincere quella sovrastruttura dei Servizi legata alle comunicazioni Telecom ed alla gestione di tutto il bacino di utenze del Medioriente di essere qualificati e pronti per un cambiamento di paradigma che potrebbe apportare notevoli miglioramenti all'intero apparato militare, politico, economico e sociale.

Fonti:
[1] http://www.crudiezine.it/no-tav-in-val-di-susa-rischio-gas-e-accuse-di-terrorismo-parla-lattivista-cedolin/
[2]  http://ilcorrosivo.blogspot.com/2018/09/quante-bugie-sul-tav.html
[3] https://www.huffingtonpost.it/2016/09/27/ponte-stretto-renzi-_n_12212584.html
[4] https://palermo.gds.it/video/cronaca/2018/12/04/il-blitz-cupola-2-0-de-raho-dopo-larresto-di-riina-il-vertice-di-cosa-nostra-e-tornato-a-palermo-ca8b0a2c-ce4b-48f1-a684-ea53c3c55a79/
[5]https://www.repubblica.it/esteri/2014/03/27/news/faccia_a_faccia_renzi-obama-82063918/
https://www.rischiocalcolato.it/2016/05/la-strategia-renzi-ttip-mes-alla-cina.html
http://www.conflittiestrategie.it/mr-renzi-e-il-drago-con-gli-stivali-di-chris-barlati
[6] Berlusconi servizi segreti
https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/17/mafia-pentito-alfano-portato-nostra-berlusconi-pedina-dellutri/1600276/
[7] http://espresso.repubblica.it/inchieste/2018/07/06/news/legami-di-ndrangheta-1.324616
[8]https://www.lintellettualedissidente.it/italia-2/la-scalata-ai-servizi-segreti-di-matteo-renzi/
https://www.ilfattoquotidiano.it/in-edicola/articoli/2017/03/18/io-renzi-il-mossad-e-quando-fondai-un-club-forza-italia/3459349/
https://www.nextquotidiano.it/fermiamo-renzi-e-un-uomo-del-mossad/
https://www.dettiescritti.com/tag/renzi-e-israele/
[9] https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-02-01/lost-translation-giallo-londra-e-strategia-di-maio-post-voto-123945.shtml?uuid=AEbQYjsD&refresh_ce=1
[10] https://comedonchisciotte.org/black-axe-lorrore-che-ignoriamo-2/
[11] http://espresso.repubblica.it/inchieste/2014/07/01/news/in-val-di-susa-una-ndragheta-ad-alta-velocita-1.171673?refresh_ce

*****
https://sadefenza.blogspot.com/2019/03/il-vero-limite-dei-5-stelle-e-del.html



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giovedì 6 dicembre 2018

''La cupola che non c'è. La strana dimenticanza del Procuratore de Raho''


''La cupola che non c'è. La strana dimenticanza del Procuratore de Raho''

Chris Barlati
Sa Defenza 

img "LA Piovra"  di Gaspare Mutolo

La notizia dell'arresto della "nuova cupola"  di Cosa Nostra è una fandonia incommensurabile, errata storicamente e giornalisticamente, al punto da suscitare ilarità.

La commissione di Cosa Nostra, tenendo presente il codice della Mano Nera, si è dissolta con Totò
Riina
che, a seguito dell'arresto nei lontani anni della lotta allo Stato, viene sostituito da Bernardo Provenzano, nuovo interlocutore della milizia siciliana tra i partiti di Governo e Falange Armata.

Nessuna commissione si costituì per eleggere Provenzano che, di fatto, divenne il successore legittimo di Salvatore Riina.
Tale circostanza indusse in molti ad ipotizzare una consegna del capo dei capi da parte dell'organizzazione mafiosa nelle braccia dello Stato a causa della sua spietata condotta stragista che attuò non solo nei confronti delle forze istituzionali, ma all'interno dell'organizzazione stessa con terrore ed assassini di amici e familiari.

Con il raggiungimento della pax mafiosa, declassa anche il ruolo di Provenzano che, arrestato l'11 aprile del 2006, verrà completamente relegato ai libri di storia ed ai manuali della Dia. Nuovo capo indiscusso della Mafia, o meglio della "Cosa Nuova", sarà Matteo Messina Denaro, rampante  "mafioso economista", colui che in passato scalò le vette dell'associazione criminale più potente d'Italia, collegandosi alla massoneria, alla ndrangheta ed ai Servizi Segreti.

La commissione

La commissione provinciale è un organo che, ribadiamo, storicamente si riunisce per eleggere il capo dei capi, ovvero di tutta Cosa Nostra e non solo di Palermo.

Le parole dei rappresentanti delle istituzioni hanno lanciato un messaggio inequivocabile, ribadendo
come il prossimo della lista potrebbe essere il noto Matteo Messina Denaro, personaggio "al di fuori
comunque della commissione provinciale e sicuramente il soggetto sul quale c'è tantissima
indagine, tantissima attenzione
".
Ci si domanda, arrivati a questo punto, per quale motivo lo Stato ha così facilmente tratto in arresto
quattro nostalgici sprovveduti che facilmente si sono lasciati andare in commenti intercettabili, mentre non è riuscito e non riesce nemmeno a stilare un identikit di chi ha assistono in diretta
all'omicidio di Falcone e Borsellino, di chi ha saputo raccogliere l'eredità di Provenzano e coagulare in un super soggetto criminale, una "Cosa Nuova" unione di Cosa Nostra e 'Ndrangheta. E perché sottolineare, come ha fatto Cafiero de Raho, che Matteo Messina Denaro è estraneo alla commissione di Cosa Nostra, dunque non il capo dei capi, quando sappiamo che invece è esattamente il contrario?

Appare alquanto sospetto e pericoloso tutto ciò, questa voluta disinformazione sull'organigramma
della criminalità siciliana che, iniziata con i servizi del programma di Berlusconi "le Iene", ha dato
avvio ad una martellante campagna mediatica volta alla svalutazione dell'importanza di Matteo
Messina Denaro
ed allo spostamento di ogni pregiudizio ed attenzione al filone "Riina", oramai
abbandonato da ogni inchiesta giornalistica a seguito del suo arresto e, in definitiva, della sua morte.

Le dichiarazioni di De Raho diventano anacronistiche ed errate nel prosieguo, e sarebbe troppo
stupido pensare ad un errore del procuratore De Raho per le seguenti affermazioni: "Vi era un'esigenza per i capimandamento di individuare una disciplina di condivisione per tutti soprattutto in relazione alla nuova mafia. La nuova mafia è quella che si proietta sul globo intero. E' quella che
si proietta sugli affari. E' quella che, sostanzialmente, riesce a cogestire anche con le altre organizzazioni: 'ndrangheta, camorra. E' questo che emerge dalle altre indagini. E'  evidente che di fronte ad uno scenario di questo tipo, Palermo non poteva restare così arretrata da non condividere
con tutti i capimandamento quello che doveva essere il programma
."

De Raho sembra dimenticare i colloqui avuti con Carmine Schiavone, il pentito che permise la
scoperta di "terra dei fuochi" lo scandalo dell'interramento di fusti nucleari in aree dedite
all'agricoltura, che avevano contaminato anche le falde acquifere campane. Carmine Schiavone,
appartenente a Cosa Nostra campana, aveva più volte espresso stima nei riguardi di De Raho, al
quale aveva confidato gli ostacoli interposti dallo stesso nucleo nazionale antimafia all'avanzare
della verità.

De Raho pecca anche d'ignoranza nel definire la "nuova mafia" come una mafia che tenterebbe di
cogestire e di immettersi nel "globo intero" (un paradosso di definizioni).
La "nuova" mafia a cui fa riferimento De Raho è stata la mafia degli anni 2000, la mafia quotata in
borsa e degli investimenti in buoni del tesoro. Tale mafia non può coesistere con altre organizzazioni poiché priva di centralismo. Senza un capo che possa stabilire una successione, un'organizzazione criminale non potrebbe per nulla al mondo prendere accordi ed immettersi sul mercato. La dimensione palermitana della cupola appena dileguata di Cosa Nostra è troppo piccola e priva di un capo per immettersi nei circuiti economici "globali", figuriamoci per convivere con 'ndrangheta e camorra.

L'unica mafia in grado di proiettarsi nel mondo è la 'ndrangheta, non quella ufficiale, ma quella che
da tempo ha conquistato i circoli massonici europei ed imprenditoriali, e che è arrivata addirittura a
gestire lo spaccio di stupefacenti e ad assoldare la Black Axe, la mafia nigeriana, manodopera intoccabile dal punto di vista legislativo, perfettamente adatta ai traffici di basso livello.

De Raho speriamo si sia solo confuso con tali affermazioni, poiché è troppo informato sulla deviazione e la corruzione all'interno della stessa direzione nazionale antimafia, nonché sui patti
espliciti tra servizi segreti e criminalità.

Con il tempo, saremo in grado di vedere se De Raho abbia voluto inviare uno specifico messaggio
citando Messina Denaro o se sia stato solo un caso eccezionale ed isolato questo suo errore di
linguaggio. La nuova cupola è stata arrestata? La mafia non ha più bisogna di una cupola per
proteggersi. Certe cose le fa tranquillamente a cielo aperto. Oramai, è un'istituzione protetta da
Governo, Servizi e libero mercato.



Fonti

http://palermo.gds.it/2018/12/04/il-blitz-cupola-2-0-de-raho-dopo-larresto-di-riina-il-vertice-di-cosa-nostra-e-tornato-a-palermo_962334/

https://www.quotidiano.net/cronaca/video/mafia-de-raho-nuova-centralit%C3%A0-per-palermo-su-messina-denaro-lo-stato-non-pu%C3%B2-pi%C3%B9-attendere-1.4328248

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