prigionieri di Auschwitz liberati dall'armata rossa |
L'armata rossa libera il 27 gennaio 1945 Auschwitz dall'orrore nazista dopo essersi liberata nel proprio territorio dell'invasore tedesco, avendo pagato la popolazione russa un debito di sangue spaventoso (difficile calcolare i morti, comunque decine di milioni).
Naturalmente quando si parla di Aschwitz si fa riferimento anche ai campi di concentramento attigui, come quelli di Birkenau e di Monowitz, adibiti il primo allo sterminio, il secondo a campo di lavoro.
Che la nazione russa venga estromessa non stupisce, nonostante il suo indubbio contributo alla vittoria contro il nazifascismo e alla liberazione di tanti prigionieri, di tanti "internati", perchè l'odio contro la Russia e lo stravolgimento interpretativo dei fatti della seconda guerra è tale che non si ammette un solo attimo di tregua che favorirebbe la possibilità di un dialogo, di un'apertura verso un negoziato relativo all'attuale conflitto Ucraina-Russia.
Un negoziato che non solo appare lontano ma addirittura impossibile perché a comandare in Europa non sono più Germania e Francia ma i Paesi russofobi per eccellenza: Paesi baltici e Polonia, supportati dagli States che fanno leva sulla loro demenza politica per continuare una guerra di sfinimento più che della Russia, dell'Europa suo antico e pericoloso competitor.
L'esercito russo intanto continua ad avanzare. I soldati ucraini arretrano verso le ultime linee difensive. Gran parte dei militari ucraini professionali è deceduta o fatta prigioniera. Ora Zelensky mette in campo, come aveva fatto Hitler, gli adolescenti. I soldati di esperienza mandano messaggi ostili ai dirigenti politici di Kiev.
Arriveranno i Leopard tedeschi dalla Germania e anche da altri Paesi europei. Arriveranno i Challenger britannici, gli Abrams americani. L'escalation aumenterà pericolosamente. I Russi per fronteggiare la Nato useranno armi più terrificanti. Gli alti ufficiali in Europa e negli States sembrano essere proccupati della situazione che si è venuta a creare, molto più preoccupati dei politici irresponsabili e criminali...
In un contesto siffatto di odio cieco, di irresponsabilità bellicista era inevitabile che la commemorazione della liberazione di Auschwitz venisse affidata non a coloro che l'hanno determinata ma ad altri, le cui responsabilità nell'ascesa di Hitler al potere sono note (almeno per chi non vuole stravolgere la storia)
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