venerdì 27 gennaio 2023

La Russia estromessa dalla commemorazione della Liberazione di Aushwitz

prigionieri di Auschwitz liberati dall'armata rossa
di Antonello Boassa
L'armata rossa libera il 27 gennaio 1945 Auschwitz dall'orrore nazista dopo essersi liberata nel proprio territorio dell'invasore tedesco, avendo pagato la popolazione russa un debito di sangue spaventoso (difficile calcolare i morti, comunque decine di milioni).

Naturalmente quando si parla di Aschwitz si fa riferimento anche ai campi di concentramento attigui, come quelli di Birkenau e di Monowitz, adibiti il primo allo sterminio, il secondo a campo di lavoro.

Che la nazione russa venga estromessa non stupisce, nonostante il suo indubbio contributo alla vittoria contro il nazifascismo e alla liberazione di tanti prigionieri, di tanti "internati", perchè l'odio contro la Russia e lo stravolgimento interpretativo dei fatti della seconda guerra è tale che non si ammette un solo attimo di tregua che favorirebbe la possibilità di un dialogo, di un'apertura verso un negoziato relativo all'attuale conflitto Ucraina-Russia.

Un negoziato che non solo appare lontano ma addirittura impossibile perché a comandare in Europa non sono più Germania e Francia ma i Paesi russofobi per eccellenza: Paesi baltici e Polonia, supportati dagli States che fanno leva sulla loro demenza politica per continuare una guerra di sfinimento più che della Russia, dell'Europa suo antico e pericoloso competitor.

L'esercito russo intanto continua ad avanzare. I soldati ucraini arretrano verso le ultime linee difensive. Gran parte dei militari ucraini professionali è deceduta o fatta prigioniera. Ora Zelensky mette in campo, come aveva fatto Hitler, gli adolescenti. I soldati di esperienza mandano messaggi ostili ai dirigenti politici di Kiev.

Arriveranno i Leopard tedeschi dalla Germania e anche da altri Paesi europei. Arriveranno i Challenger britannici, gli Abrams americani. L'escalation aumenterà pericolosamente. I Russi per fronteggiare la Nato useranno armi più terrificanti. Gli alti ufficiali in Europa e negli States sembrano essere proccupati della situazione che si è venuta a creare, molto più preoccupati dei politici irresponsabili e criminali...

In un contesto siffatto di odio cieco, di irresponsabilità bellicista era inevitabile che la commemorazione della liberazione di Auschwitz venisse affidata non a coloro che l'hanno determinata ma ad altri, le cui responsabilità nell'ascesa di Hitler al potere sono note (almeno per chi non vuole stravolgere la storia)

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