Sono nato una mattina tiepida d'estate, in Arkansas, nome imposto dai padroni bianchi venuti da dove sorge il sole, ma il mio nome l'ho scelto io, Scheggia del Mattino.
Mio padre mi insegnò a cacciare, mi diceva di non uccidere quello che non avrei potuto consumare.
Mi raccomandava di usare tutto il necessario del povero animale, di non sprecare niente.
E così ho sempre fatto, e dei bisonti non buttavo niente, nè cibo, nè pelli e nemmenp ossa, delle quali facevo oggetti ornamentali.
Mi rubarono la terra, mi rinchiusero in una riserva, ci davano coperte infette, ho capito che avrebbero voluto distruggerci.