mercoledì 29 maggio 2013

Perché una taglia unica non va bene per tutti - Il caso dell'Italia

La solidarietà europea di fronte alla crisi dell'Eurozona
Perché una taglia unica non va bene per tutti - Il caso dell'Italia
Claudio Borghi 
Tradotto da  Henry Tougha


Gentili Signori,
vorrei offrirvi un breve viaggio che comincia qui e termina in Italia, il mio paese, e al termine di questo viaggio spero sarà chiaro che tavolta ci sono matrimoni che sarebbe molto meglio non celebrare. Un brillante economista italiano, il professor Alberto Bagnai, ha perfino scritto un racconto: "Il romanzo di Hans Centro e di Maria Periferia", prevedendo ciò che avverrà in futuro se dovessimo insistere nel mantenere questo fidanzamento troppo a lungo, e le conseguenze sono assai cupe. Non c'è niente di male nell'amicizia, talvolta può sfociare in un matrimonio, ma il più delle volte è meglio restare solamente amici. E per l'Europa è proprio il caso.




Cominciamo dagli anni novanta: lo SME era un precursore dell'Euro, con tassi di cambio pressoché fissi. Questa situazione iniziò ben presto a generare in Italia un pesante deficit della bilancia commerciale, e il deflusso di denaro fu contrastato esattamente con gli strumenti sbagliati che stiamo utilizzando oggi: un forte aumento delle tasse (il governò tassò addirittura i depositi bancari durante la notte, prelevando una percentuale a qualsiasi Italiano avesse un saldo attivo sul suo conto corrente), un aumento dei tassi d'interesse fino al 18%, ed esattamente la stessa retorica che stiamo sentendo oggi, a proposito del disastro di un'uscita dallo SME. Come forse ricorderete, dopo che la Banca d'Italia ebbe bruciato tutte le riserve di valuta estera, alla fine l'Italia fu costretta ad abbandonare lo SME e la lira svalutò di circa il 20%.

Come potete vedere in questa tabella, l'effetto sulla bilancia commerciale fu pressoché immediato e aprì la strada all'ultimo "miracolo italiano" degli anni novanta, ossia l'ultimo periodo di crescita che l'Italia ricordi. 


Notate la bilancia commerciale dei paesi dell'Eurozona: l'Italia era in surplus, la Germania in deficit. Tutto un altro mondo. Considerate che il debito pubblico italiano non era diverso da oggi, ma non era oggetto di preoccupazione. Lo shock si rifletteva sul tasso di cambio, nessuno avrebbe pensato di vendere i titoli del debito pubblico sotto la parità. Notate anche che molte delle tremende conseguenze prefigurate in caso di uscita dallo SME, esattamente dagli stessi nomi (uno dei più rumorosi fu proprio Mario Monti) che ora mettono in guardia sulla catastrofe di un'uscita dall'Euro (crollo del sistema bancario, iperinflazione, impossibilità di comprare petrolio e materie prime) non si verificarono neanche lontanamente. L'inflazione addirittura scese dello 0,5% a confronto con l'anno precedente.

Poi venne l'Euro e l'Italia fu attirata con successo nella stessa trappola. Dopo aver bloccato di nuovo il naturale strumento di equilibrio rappresentato dal tasso di cambio variabile, il fantasma del deficit commerciale ritornò con moltiplicata potenza, e stavolta su scala europea. 
Penso che questa tabella non abbia bisogno di commenti. Si potrebbe scavare a fondo sulle ragioni del boom tedesco. E' evidente che si tratta del risultato di un'aggressiva compressione salariale che ha ampliato il gap di competitività con l'euro-periferia, i cui deficit venivano riempiti da enormi flussi di capitali investiti dall'Europa core nei paesi ormai "senza rischio di cambio". L'arrivo dei flussi di capitali ha spinto in alto l'inflazione, allargando sempre più il gap di competitività e alimentando un debito privato fuori controllo, che ha finito per schiacciare la maggior parte dei paesi dell'euro-periferia. Guardate il grafico seguente: dal 1999 al 2007 la variazione del debito privato è in rosso e quella del debito pubblico in blu, e questo è quanto per un altro dei miti di questa crisi: quello che recita "la colpa è del debito pubblico".
Cos'è andato storto? Nulla di strano, in realtà un esito diverso sarebbe stato alquanto improbabile visto che l'Eurozona violava apertamente i più basilari requisiti per un'Area Valutaria Ottimale, e alla fine l'Euro si è rivelato nient'altro che la solita trappola dell'aggancio valutario per i paesi deboli, portando al classico ciclo di Frenkel. L'aumento delle imposte in un paese già martoriato di tasse come l'Italia ha schiacciato l'economia, e il gettito aggiuntivo è finito ai creditori dell'Europa del Nord via fondo salva stati e prestiti alla Grecia e ad altri paesi della periferia. L'Italia aveva un'esposizione praticamente nulla verso il debito dei paesi periferici.

Si può capire la pericolosità della situazione se solo pensiamo che in condizioni normali uno shock in un paese fa scendere il valore della sua moneta, che così aiuta la sua economia. Nell'Eurozona siamo riusciti a costruire il mostro di un sistema che peggiora le condizioni di un'area sotto shock, facendo aumentare il costo del suo indebitamento.

Ora passiamo alle soluzioni e vediamo perché l'opzione "più Europa" viene negata dall'esempio dell'Italia.

Quasi tutti concordano che ci sono solamente tre vie per uscire da questa situazione: una rottura dell'Euro, una rapida deflazione via tagli salariali nella periferia (possibilmente accompagnata da un aumento dei prezzi in Germania), e il mantra "più Europa". Da Krugman in giù esiste un qualificato consenso sul fatto che una profonda deflazione non sarebbe realistica, né socialmente e nemmeno economicamente, a causa del peggioramento del peso del debito se il PIL dovesse crollare ancora. Diamo dunque uno sguardo a ciò che l'esempio dell'Italia ci può raccontare sull'integrazione forzata di aree economicamente differenti.

L'Italia è un caso di studio estremamente interessante sull'integrazione, perché comprende aree estremamente diverse in termini di potenza economica. Possiamo dire che la moneta unica "Lira" ha unificato un Nord Italia Tedesco, un Centro Francese e un Meridione Greco, con il vantaggio di una lingua comune. Com'è stato ottenuto l'equilibrio? Nel solo modo possibile in un'area valutaria non ottimale, cioè via importanti trasferimenti fiscali interni. Ciò significa che per poter replicare il "modello italiano" la Germania dovrebbe pagare per gli altri nello stesso modo in cui il Nord Italia fa per il resto del paese, ma anche se questa situazione fosse politicamente gestibile (ed io sospetto che non lo sia), non sarebbe affatto desiderabile, ed esattamente per via di ciò che è andato storto in Italia.

Per rendere l'idea: immaginate che la forza economica e industriale del Nord Italia sia "10" e che lo stesso valore debba essere dato ad un'ipotetica valuta del Nord, mentre il valore per il Sud è "2". La valuta "Lira" sarebbe scambiata a una media delle due aree, diciamo "6". Il risultato è che il Nord ottiene una valuta più debole rispetto alla sua forza, mentre il Sud ne ha una più forte. Le industrie del nord diventano così molto competitive ed esportano con successo sul mercato mondiale ed anche sul mercato interno, mentre nel giro di poco tempo le fabbriche del Sud chiudono e rimangono in vita solo i settori al riparo dalla competizione (turismo, cibo di qualità), non abbastanza per essere autosufficienti. Ben presto è risultato evidente che la situazione del Sud era insostenibile e che i programmi per "rilanciare" l'economia del sud drenavano soldi dal Nord, portandosi via molto del suo surplus commerciale. La pressione fiscale ha cominciato a salire in modo rapido e progressivo, mirando a colpire le industrie di successo del Nord e raccogliere risorse per finanziare le necessità di un Sud alla fame, e così l'equilibrio è stato ripristinato.


Capite il ciclo? Il Nord è competitivo grazie a una moneta debole, accumula extra profitti e questi profitti vengono drenati per pagare un Sud la cui crescita è resa impossibile da una moneta troppo forte. Posso immaginare che molte industrie tedesche vedano solo il lato competitivo delle industrie del Nord Italia, non sapendo che dall'altra parte esse sono gravate da un carico di tasse e di limitazioni, senza alcun aiuto dallo Stato, senza infrastrutture decenti, perché molto del denaro viene portato via per riaggiustare lo squilibrio interno.

Cosa è accaduto del denaro mandato al Sud? Sono stati fatti molti tentativi di creare industrie, con forti incentivi ad avviare attività commerciali, ma se non c'è un "reale" interesse economico a mantenere un impianto aperto e l'unica ragione sono i finanziamenti pubblici, il risultato è che non viene fatto nessun serio investimento, perché il flusso di denaro che arriva dallo Stato potrebbe interrompersi in qualsiasi momento, ed è stabilito anno per anno con la legge finanziaria.

In molti casi la risposta è stata semplicemente quella di creare lavoro dal nulla, con un numero sproporzionato di dipendenti pubblici. Molti analisti fanno notare situazioni ridicole, come il fatto che a quanto pare in una piccola regione come la Calabria ci sono più guardie forestali che nell'intero Canada. Lo Stato ben presto diventa il principale datore di lavoro del Sud. La sgradita conseguenza di avere un flusso costante di denaro (circa cinquanta miliardi all'anno in media, ma anche di più se si considerano i servizi) intermediato dallo Stato dal Nord al Sud, è la creazione di una rete di corruzione di politici e manager pubblici che mirano ad ottenere profitti dall'immenso potere di decidere l'allocazione delle risorse. Lo scambio di "voti per lavoro" si è radicato rapidamente nella cultura del Sud Italia nel momento in cui è diventato chiaro che non c'era alcuna realistica possibilità di competere in attività economiche "normali".

Inutile dire che anche questo difettoso equilibrio è andato in frantumi con l'Euro. Una volta che l'intero paese ha ricevuto la stessa moneta forza "10" del resto d'Europa la competitività delle industrie del Nord Italia è immediatamente crollata, ma la loro forza sarebbe stata sufficiente a mantenerle sul mercato, se non che sfortunatamente il peso dei trasferimenti fiscali interni era ancora saldamente in atto, e così per quanto la cosa sia stata mascherata per un po' di tempo da flussi di capitali in arrivo a basso costo, la debolezza alla fine le ha fatte saltare. Naturalmente se per un'economia del Sud a forza "2" la difficoltà a raggiungere la Lira a forza "6" era quasi insormontabile, la difficoltà ulteriore a raggiungere un Euro a forza "10" ha definitivamente cancellato ogni pur minima speranza di successo.

Dovrebbe essere chiaro che diventare una grande economia  Italiana non è conveniente per l'Europa, né dal punto di vista di quelli che dovrebbero pagare, né da quello di coloro che sarebbero costretti a ricevere gli aiuti. Una "mezzogiornificazione" dell'Europa è l'ultima cosa di cui abbiamo bisogno: è inefficiente, apre la strada alla corruzione e fomenta l'odio tra i popoli, i quali vedranno solo il loro denaro portato via senza poter afferrare l'intero quadro della situazione. L'unica via di uscita realistica è quella di stabilire delle aree valutarie conformate meglio, dove le economie siano libere di salire o scendere in base alle loro forze, e non per un sistema dirigistico di trasferimenti interni. Dividere l'area Euro in due potrebbe essere il primo passo verso una più profonda amicizia futura tra gli Europei, senza cadere nell'abisso di odio che spesso si crea in un matrimonio fallimentare.

Per concessione di Voci Dall'Estero
Fonte: http://european-solidarity.eu/ClaudioBorghiAquilini.pdf

martedì 28 maggio 2013

Nuovo ceppo di influenza aviaria H7N9 spaventoso balza dalla Cina a Taiwan; trasmissione umana già raggiunto?

Nuovo ceppo di influenza aviaria H7N9 spaventoso balza dalla Cina a Taiwan; trasmissione umana già raggiunto?
tradusiu dde https://translate.google.it/?hl=it&tab=TT

 http://www.naturalnews.com/040059_H7N9_bird_flu_China.html#ixzz2UcUXJJhU

da Mike Adams ,


(NaturalNews) Il ceppo di influenza H7N9 uccello è in aumento, che ha già ucciso 22 persone in Cina, mentre infettando 108. Questo è un tasso di uccidere il 20% - tra i più alti mai assistito a un ceppo di influenza aviaria. Si è diffusa anche al di fuori della Cina, infettando un cittadino di Taiwan che ha portato l'infezione torna a Taiwan ed ora riposa in condizioni critiche in un ospedale di Taiwan.autorità sanitarie della regione non hanno ancora detto questo ceppo di influenza aviaria ha raggiunto da uomo a trasmissione-umano, ma sembra sempre più probabile che una tale caratteristica sia già esiste o si svilupperà molto velocemente. Questo perché il virus si è diffuso tra i polli senza sintomi che mostrano . Non ha i polli malati, in altre parole, permettendo polli ad essere "portatori furtivi" di un virus che può facilmente saltare a ignari esseri umani. H7N9 è un virus "triplo riassortimento" che combina codice genetico di tre diversi ceppi di virus influenzali . Questo lo rende "... uno dei virus influenzali più letali che abbiamo visto finora", ha detto Keiji Fukuda , il vicedirettore generale per la sicurezza sanitaria con l'Organizzazione Mondiale della Sanità. "Questo è un virus particolarmente pericoloso per gli esseri umani." Poiché il virus può tranquillamente diffuso tra i polli non sintomatici, altre centinaia di persone si sono quasi certamente già stati infettati con esso. Nelle prossime settimane, ci sarà probabilmente vedere ancora più vittime ricoverate in ospedale e ucciso da H7N9.

Trasmissione da uomo a uomo già raggiunto?
Come Yahoo News report, che è la Cina rappresentante Michael O'Leary ha pubblicato i dati mostrano che la metà delle persone con infezione da H7N9 ha avuto alcun contatto con pollame . Se fosse vero, questo sarebbe una prova evidente che H7N9 ha già raggiunto "da uomo a uomo, "trasformandolo in un" influenza incubo "che potrebbe essere già diffondendo in tutta la popolazione. Che lo stato non ancora provato, però, e più l'osservazione è necessaria prima una simile conclusione potrebbe essere motivata. "Se H7N9 dovesse adattarsi stabilmente per gli esseri umani, sarebbe probabilmente incontrare con poca o nessuna immunità umana", scrive Peter Horby da Nature. com . "Rilevamento e monitoraggio di un virus H7N9 parzialmente adattato agli esseri umani in una città grande come Shanghai o Pechino sarebbe difficile, il monitoraggio di un virus completamente adattato sarebbe impossibile e potrebbe facilmente diffondersi a livello nazionale e internazionale orientale.. La Cina è oggi uno dei più centri 'collegati' di popolazione del mondo. settanta per cento della popolazione mondiale vive al di fuori della Cina nel giro di due ore di un aeroporto collegato alle regioni scoppio di un volo diretto o di una singola connessione (vedi go.nature.com/tvfev8). Viaggi restrizioni o di screening confine non conterranno una pandemia di influenza a lungo. "

Attenzione al clamore vaccino

Naturalmente, tutti noi abbiamo il diritto di essere scettici su qualsiasi influenza aviaria paura mongering. Sappiamo che sia l'OMS e il CDC di routine clamore malattia infettiva per lo scopo primario di spingere le vendite del vaccino . L'che notoriamente ha dichiarato una "pandemia fase sei" nell'ultima focolaio di influenza, e solo più tardi abbiamo appreso che la maggior parte dei decisori presso l'OMS sono state ricevendo tangenti finanziari da produttori di vaccini . Per quanto ne sappiamo, infatti, sono le aziende produttrici di vaccini che sono in realtà sviluppando e rilasciando queste armi biologiche in Cina al fine di vendere più vaccini. Questo scenario esatto è già stata descritta da un colonnello cinese ...

H7N9 è un arma biologica governo degli Stati Uniti?

Il colonnello Dai Xu dell'Esercito di Liberazione del Popolo ha detto ai primi di aprile che H7N9 era un arma bio-psicologico costruito da potenze occidentali e pubblicato in Cina, al fine di destabilizzare la regione. I suoi commenti sono stati respinti dal governo cinese, ma dietro le quinte, molti pensano che possa essere corretta. già sappiamo, per esempio, che l'esercito americano funziona regolarmente sullo sviluppo mortali nuovi ceppi di influenza come parte della sua ricerca di armi biologiche. Questo non è contestato. E 'anche vero che armi biologiche sono scomparsi da laboratori governativi statunitensi, tra cui il Laboratorio Nazionale di Galveston in Texas. Così l'idea che un arma biologica sviluppata dal governo statunitense potrebbe trovare la sua strada per la Cina non è così inverosimile come potrebbe sembrare a prima vista . C'è anche il fatto che gli Stati Uniti e la Cina sono già in guerra per molti versi segrete. Cina abitualmente ruba segreti militari USA, per esempio, e gli Stati Uniti stanno apertamente impegnato in una aggressiva guerra valutaria che sta danneggiando la Cina. Nel frattempo, la Cina sta giocando "giochi di guerra di debito" con la partecipazioni di debito degli Stati Uniti, anche se gli Stati Uniti si sta erodendo il valore di quel debito attraverso un processo di creazione di moneta attraverso il FED. C'è molto di più in corso dietro le quinte di quanto tu possa mai trovare riportato sulla CNN, e l'idea che questo possa essere entrati nel regno di armi biologiche non è irragionevole. Inoltre, una pandemia serve anche gli interessi dello Stato, perché ogni volta che c'è il panico, la maggior parte delle persone istintivamente guardano al governo per salvarli

Learn more: http://www.naturalnews.com/040059_H7N9_bird_flu_China.html#ixzz2UcUDeaAS


Spaventoso il virus H7N9 : "Le autorità devono assolutamente essere allarmate e prepararsi alla peggiore delle ipotesi!"
http://www.shtfplan.com/
di Mac Slavo


Nella storia dell’umanità, le pandemie sono responsabili della morte di centinaia di milioni di persone. Una volta che iniziano, sono difficili da controllare. Con un virus H7N9 che ha ora una velocità di mutazione di 8 volte quella degli altri virus influenzali, potrebbe diventare ben più mortale di quanto non sia in questo momento e più contagioso col passare del tempo.
 Mentre ,il Center for Disease Control e Prevention regista Tom Frieden suggerisce che ci sia  alcun motivo di panico  sul ceppo di influenza H7N9 e dice che gli americani, "andare sulla loro vita quotidiana," questo virus particolarmente pericoloso ha interessato i funzionari del CDC a tal punto che stanno  rapidamente lavorando per sviluppare  un vaccino efficace in caso si fa strada verso il Nord America.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, il virus dell'influenza H7N9 uccello èuno dei ceppi di influenza più letali mai identificati. Il primo caso è apparso in Cina a fine febbraio e allora si è diffuso a decine di altri, con almeno 109 casi  essendo stati segnalati all'OMS finora, 22 dei quali hanno provocato la morte. Ciò equivale a un tasso di uccidere il 20%. Si tratta di conferme di laboratorio, così con ogni probabilità ci sono centinaia, forse migliaia, di altri che possono essere infettati con il virus che non hanno ricevuto cure mediche.
Nelle ultime 24 ore i funzionari di Taiwan hanno confermato il primo caso del virus al di fuori della Cina. Il paziente è stato inizialmente ricoverato in ospedale il 12 aprile, ma la conferma del virus non è venuto fino a quasi due settimane più tardi, il che suggerisce che i numeri ufficiali e la realtà sul terreno è completamente diverso.
Inoltre, come riportato da OMS, la metà dei casi di H7N9 individuati sono individui che hanno avuto alcun contatto precedente con il pollame .
Se fosse vero, questo sarebbe una forte evidenza che H7N9 ha già raggiunto "da uomo a uomo", trasformandolo in un " incubo influenza"che potrebbe essere già diffondendo in tutta la popolazione.
Che lo stato non ancora provato, però, e più l'osservazione è necessaria prima una simile conclusione potrebbe essere motivata.
"Se H7N9 dovesse adattarsi stabilmente per gli esseri umani, sarebbe probabilmente incontrare con poca o nessuna immunità umana", scrive Peter Horby da  Nature.com . "Rilevamento e monitoraggio di un virus H7N9 parzialmente adattato agli esseri umani in una città grande come Shanghai o Pechino sarebbe difficile, il monitoraggio di un virus completamente adattato sarebbe impossibile. E potrebbe facilmente diffondersi a livello nazionale e internazionale. "
Fonte: Natural News
Mentre la trasmissione tra esseri umani non è ancora confermato, il South China Morning Post cita uno studio spaventosa che suggerisce che il virus sta mutando a una velocità allarmante:
La nuova influenza aviaria potrebbe essere mutando fino a otto volte più velocemente di un virus influenzale media intorno a una proteina che si lega agli esseri umani, un team di ricercatori a Shenzhen, dice.
Dr Egli Jian Kui, professore associato presso l'Università del Sud della Scienza e della Tecnologia della Cina, ha detto ieri che le autorità dovrebbero essere allarmati per i risultati delle loro ricerche e di intensificare gli sforzi di monitoraggio e controllo per prevenire una possibile pandemia.
...
"E 'successo in una o due settimane. La velocità non può essere raggiunto con l'HIV, ma è abbastanza inusuale per una influenza. "
La mutazione veloce rende il virus 'sviluppo evolutivo molto difficile da prevedere. "Non sappiamo se si evolverà in qualcosa di innocuo o pericoloso", ha detto. "I nostri campioni sono troppo limitati. Ma le autorità dovrebbero definitivamente essere allarmati e prepararsi per lo scenario peggiore. "
E 'impossibile per il pubblico di sapere come questo virus è mutato. I funzionari di governo in Cina non stanno condividendo i dettagli specifici, e come notato, ci sono ritardi significativi tra il tempo di un paziente entra in ospedale e quando il virus si conferma come H7N9.
Inoltre, se questo virus è diventato trasmissibile attraverso umana al contatto umano è probabile che i funzionari del governo, nel tentativo di evitare il panico, aspetteranno più a lungo possibile prima di diffondere informazioni al pubblico.
Non c'è molto che possiamo fare se non sappiamo che sta arrivando. Le prove finora indica che il virus continua a diffondersi. In realtà non sappiamo se si è passati da uomo a uomo, e noi non possiamo sapere fino a quando è troppo tardi.
Lo studio cinese citata suggerisce che le autorità di iniziare i preparativi per uno scenario peggiore.
Si suggerisce individui fanno le stesse e  prendere le misure ora per prepararsi ad una pandemia .
Rimani aggiornato con le informazioni non appena disponibili. Se è confermato che l'uomo può passare questo tra di loro, quindi evitare di aree densamente popolate, in particolare nelle scuole, eventi sportivi o qualsiasi raduni pubblici. Un tasso di uccidere il 20% non è qualcosa da giocare con, in modo da evitare il contatto umano esterno dovrebbe andare questa critica è la chiave per la sopravvivenza.
Con la facilità di viaggio in tutto il mondo, non ci vorrà molto a tutti per questo virus a comparire in tutte le principali città del pianeta.
La Morte Nera ha spazzato via quasi un terzo della popolazione europea a metà del 1300 (per inciso, questa piaga come riferito ha iniziato in Cina). L'influenza spagnola infettato mezzo miliardo di persone in tutto il mondo e uccise oltre 50 milioni di euro nei primi anni del 1900.
E 'solo una questione di tempo prima che la prossima pandemia di massa si fa strada in tutto il mondo, e tutti i nostri progressi tecnologici e strumenti moderni di giorno sarà impotente a fermarlo.

SIETE PREPARATI  E PRONTI AD AFFRONTARE  UNA SERIE DI PANDEMIE?
http://readynutrition.com/
di Tess Pennington

Andiamo al sodo, è molto difficile da preparare per epidemie e pandemie soprattutto per coloro che vivono in prossimità di altri.

Questi disastri reoccuring naturali tendono a verificarsi improvvisamente e senza preavviso. Secondo il Center for Disease Control (CDC) , gravi, mortali epidemie di malattie contagiose possono e accadono. CDC indaga nuove malattie contagiose in media un nuovo contagio all'anno. Queste nuove malattie contagiose possono emergere proprio qui, o solo un aereo-ride lontano da qui. Non solo nuove malattie che minacciano gli Stati Uniti. Alcune malattie a lungo pensato controllate negli Stati Uniti, come la tubercolosi, possono riemergere ed essere più letale che mai.
Guardando indietro alla peste nera, quelli che vivono in aree ad alta popolate sono stati colpiti più duramente da questa pandemia. La Morte Nera si stima abbia ucciso 30-60 per cento della popolazione europea. Data la nostra vasta gamma di sistemi di trasporto, la società moderna fa sì che la malattia infettiva a diffondersi molto più rapidamente rispetto a qualsiasi altro momento della storia registrata, e perché le pandemie sono in rapido movimento, le vaccinazioni sarebbe inutile. Inoltre, per quanto riguarda il sistema di trasporto del mondo, il tasso di morbilità in una futura pandemia potrebbe causare milioni in cerca di cure mediche al tempo stesso così travolgenti ospedali e reparti di emergenza.
Molti ritengono che l'abuso di antibiotici  in passato ha portato a pericoli di bug super, come la diffusione di MRSA - o Staphylococcus aureus meticillino-resistente. Infatti, quasi tutte le infezioni batteriche significativi nel mondo stanno diventando resistenti agli antibiotici comunemente usati. Se gli antibiotici sono usati troppo spesso per cose che non possono trattare come le infezioni virali, diventano meno efficaci contro i batteri che stanno destinato a trattare. Inoltre, non prendere antibiotici esattamente come prescritto anche porta a problemi. Per esempio, se non si prendono l'intero corso di antibiotici prescritti, lo fa il tuo corpo più male che bene, perché l'antibiotico può eliminare alcuni ma non tutti i batteri. I batteri che sopravvivono diventano più resistenti e possono essere diffuse ad altre persone. Quando i batteri diventano resistenti ai trattamenti di prima linea, il rischio di complicanze e di morte è aumentato.
Prima di entrare nella carne e le patate di preparazione alla pandemia, diamo un'occhiata ai cambiamenti che probabilmente si verificano nella vostra comunità, se questo si verifichi un'emergenza:
  • Sfide o chiuse svalutazioni di affari commercio
  • Ripartizione delle nostre infrastrutture di base: comunicazioni, trasporti di massa, catene di fornitura
  • Interruzioni di servizio per il personale
  • Carenza di personale negli ospedali e delle cliniche
  • Interruzioni in strutture pubbliche - Scuole, luoghi di lavoro possono chiudere, e incontri pubblici, come eventi o servizi di culto sportivi possono chiudere temporaneamente.
Quando si verifica un focolaio, molti rimarranno in uno stato di negazione su eventuali epidemie in avvicinamento. In poche parole, la maggior parte delle persone credono di essere invincibili alle situazioni negative e non mi piace l'idea di cambiamento di qualsiasi tipo. Rimarranno in questo stato fino a quando si rendono conto che non sono in grado di negare a se stessi più. Essere preparati prima che la massa venire fuori del loro stato di intontimento farà in modo che si sta meglio preparati prima che le orde correre al negozio per fare scorta.

Preparazione Comunità svolgerà un ruolo importante

Prevenire la trasmissione di una malattia è nelle mani di non solo l'individuo, ma la comunità. Una corretta pianificazione e la prevenzione gioca un ruolo molto importante nella preparazione per una pandemia. C'è molto da dire per misure preventive.
Nel complesso, le comunità dovrebbero adottare le misure necessarie per essere preparati per le sfide potenziali prima che esista una minaccia. Capire che le aree in cui vi sono grandi aree congregazione cioè, centri commerciali, scuole, aeroporti, negozi di alimentari rappresentano anche un pericolo per la diffusione della epidemia in modo più rapido. Guasti nelle comunicazioni, catene di fornitura, problemi di servizio per il personale, e la carenza di personale di assistenza sanitaria dovrebbero essere anticipati durante la preparazione per una pandemia. Per assistere le comunità di pianificazione per una pandemia, il governo federale ha sviluppato un indice di gravità pandemia. Questo indice assiste il governo nel misurare la gravità dell'epidemia in base alla quantità di incidenti mortali. Se il governo ritiene opportuno, possono attivare misure di mitigazione pandemici. Alcune di queste misure sono i seguenti:
  1. L'isolamento e il trattamento (a seconda dei casi), con l'influenza di farmaci antivirali di tutte le persone con influenza pandemica confermato o probabile. Isolamento può verificarsi a domicilio o operatori sanitari, a seconda della gravità della malattia dell'individuo e / o la capacità attuale dell'infrastruttura sanitaria.
  2. Quarantena domiciliare volontaria dei membri di famiglie con casi di influenza confermato o probabile (s) e la considerazione di combinare questo intervento con l'uso profilattico di farmaci antivirali, che fornisce una quantità sufficiente di farmaci efficaci esistono e che un mezzo fattibile di distribuirli è a posto.
  3. Licenziamento di studenti provenienti da scuole (comprese le scuole pubbliche e private, nonché scuole e università) e le attività basate sulla scuola e la chiusura dei programmi di assistenza all'infanzia, insieme con la protezione dei bambini e degli adolescenti attraverso distanziamento sociale nella comunità per realizzare riduzioni di out-of-scuola contatti sociali e comunità mescolando.
  4. Uso di misure di distanziamento sociale per ridurre il contatto tra gli adulti nella comunità e sul posto di lavoro, tra cui, ad esempio, la cancellazione dei grandi raduni pubblici e l'alterazione di ambienti di lavoro e gli orari per ridurre la densità sociale e di preservare un ambiente di lavoro sano, per quanto possibile, senza interrompere essenziale servizi. Abilita istituzione di politiche di congedo di lavoro che si allineano incentivi e favorire l'aderenza con gli interventi non farmaceutici (ONLUS) di cui sopra.
Fonte
La mia più grande preoccupazione è che con pandemie forniture sarebbero state rapidamente esaurite lasciando molti impreparati a gestire il calvario. Questounpreparedenss saranno solo alimentare una situazione più caotica. Queste preoccupazioni non sono nuove per la maggior parte dei governi e sono state prese misure per garantire comunità sono preparati e sono in grado di contenere la maggior parte delle epidemie. Per visualizzare i protocolli del governo degli Stati Uniti per la preparazione alla pandemia, clicca qui .
Una precauzione che il governo può prendere in considerazione è una strategia di distanziamento sociale o casa volontario / involontario quarantena. In questo caso, la responsabilità ricade sulle nostre spalle per assicurare che siamo in grado soddisfare le nostre esigenze. Tuttavia, questo non è niente di nuovo per un prepper. Noi crediamo di dover essere autosufficiente, e se avete seguito le52 settimane di preparazione serie , si dovrebbe anche essere sulla strada giusta per gestire un tale disastro.

Prevenzione Individuale inizia in casa

Così come fa la persona media prepararsi adeguatamente per questo tipo di emergenza? Simile ad altre emergenze, abbiamo semplicemente prepariamo il più che possiamo, perché tutte le misure adottate nei confronti della preparazione sono meglio di niente.
In caso di pandemia, a causa della carenza attesi operatori sanitari e diffusa applicazione di tecniche di distanziamento sociale, si prevede che la grande maggioranza degli individui infettati con la malattia pandemica sarà curato in casa da parte di familiari, amici, e gli altri membri della comunità - non da qualificati professionisti sanitari. Tenete a mente che le persone che sono più inclini a malattie amministrazioni comprende persone di 65 anni e più vecchi, i bambini più giovane di cinque anni, le donne incinte e le persone di qualsiasi età con alcune condizioni mediche croniche.
Che cosa si può fare per essere pronto per una pandemia?
  • Conservare una due settimane di approvvigionamento di acqua e cibo.Durante una pandemia, se non è possibile arrivare a un negozio, o se i negozi sono fuori delle forniture, sarà importante per voi di avere forniture extra a portata di mano.
  • Avere una scorta di mascherine da indossare attorno a quelli che possono essere malati o esposti alla malattia.
  • Controllare periodicamente i farmaci da prescrizione regolari per garantire una fornitura continua nella vostra casa.
    Avere tutte le droghe senza ricetta medica e altre forniture per la salute a portata di mano, tra cui antidolorifici, rimedi di stomaco, tosse e medicine fredde, fluidi con elettroliti e vitamine.
  • Parla con i membri della famiglia e persone care a come sarebbero curati se si ammalavano, o ciò che sarà necessario per prendersi cura di loro a casa tua.
  • Preparare una  camera malato  per la casa per limitare l'esposizione del familiare al virus.
Per diminuire le possibilità di diffusione del virus e infettare altri membri della famiglia così come i membri della vostra comunità, è importante che si faccia ogni sforzo per limitare l'esposizione alla malattia. Alcune considerazioni su come prevenire l'esposizione a una pandemia sono:
  1. Evitare il contatto con coloro che sono malati.
  2. Stare dentro ed evitare il contatto con gli altri.
  3. Evitare di toccare la bocca, il naso e gli occhi durante qualsiasi pandemia.
  4. Coprire la bocca e il naso con un fazzoletto o nella manica quando si tossisce o starnutisce. Si può impedire quelli intorno a voi da ammalarsi.
  5. Tenere le mani pulite. Lavarsi le mani spesso contribuirà a proteggere dai germi. Se acqua e sapone non sono disponibili, utilizzare uno sfregamento a mano a base di alcol o fare il vostro proprio disinfettante naturale .
    Evitare di toccarsi gli occhi, il naso o la bocca.
  6. Se sei malato, stare in casa o mantenere la distanza dagli altri.
  7. Mantenere il proprio sistema immunitario da ottenere un sacco di sonno, avere una buona dieta e l'assunzione di antiossidanti nel proteggere la vostra salute.
Pandemie sono in rapido movimento e vaccini possono non essere in grado di fermarlo. Questo diseaster naturale che si verificano non è quello che si dovrebbe prendere probabile. Diversi temi principali emergono dalla discussione di preparazione alla pandemia. Non solo i nostri corpi sotto attacco, ma il nostro stile di vita è così. Comunità e la preparazione individuale sono fondamentali per quanto riguarda la prevenzione.



sabato 25 maggio 2013

DON'T FORGET THE CIA ALSO CENSORED AN ESTIMATED 300 MILLION FOREIGNERS WHICH IS AN INTERNATIONAL CRIME OF WAR


DON'T FORGET THE CIA ALSO CENSORED AN ESTIMATED 300 MILLION FOREIGNERS WHICH IS AN INTERNATIONAL CRIME OF WAR
DON'T FORGET THE CIA ALSO CENSORED AN ESTIMATED 300 MILLION FOREIGNERS WHICH IS AN INTERNATIONAL CRIME OF WAR

SACCOMANNI RICONVERTE LA SCUOLA ALL'ASSISTENZIALISMO PER BANCHIERI


SACCOMANNI RICONVERTE LA SCUOLA ALL'ASSISTENZIALISMO PER BANCHIERI
Di comidad 
MUOS
La morte di Giulio Andreotti avrebbe potuto essere un'occasione per ridimensionare e demitizzare non solo l'immagine di "Belzebù" del personaggio, ma anche il complesso della sua storia di uomo di governo, e ciò proprio alla luce degli avvenimenti successivi al suo tramonto politico. La vicenda della cosiddetta "trattativa Stato-mafia", protrattasi per tutti gli anni '90, ha dimostrato infatti che la dibattuta questione del rapporto delle istituzioni col crimine organizzato non riguardava le scelte di questo o di quell'uomo politico, e neppure di questo o quel partito, bensì il contesto internazionale. In questi giorni la lotta al super-impianto radar che gli USA stanno installando in Sicilia, ha dimostrato ancora una volta che la mafia ha ben altri protettori che i nostri uomini politici, visto che nella costruzione dell'impianto MUOS sono utilizzate imprese edilizie che hanno una ben nota copertura mafiosa. 


Al contrario, alle scontate operazioni nostalgia di alcuni, hanno fatto riscontro, da parte di commentatori di "opposizione", operazioni ancora più improbabili, le quali, per giungere alla condanna politica e morale di Andreotti, hanno finito per coinvolgere nella condanna l'intera Storia italiana. Si tratta di un approccio pseudo-storiografico che ha riguardato a suo tempo anche una parte dell'antifascismo, che finì per santificare il fascismo stesso, considerandolo lo sbocco inevitabile delle contraddizioni del Risorgimento italiano. Antonio Padellaro - che è un commentatore che a volte esprime persino dei momenti di lucidità -, stavolta è arrivato al punto di contrapporre al cinismo guicciardiniano di Andreotti il presunto "idealismo" della Thatcher, cioè una fiaba propagandistica bella e buona, costruita su misura per conferire un alone di credibilità ad una sfacciata lobbista delle multinazionali legate al business dell'importazione del carbone dall'estero. Con la chiusura delle miniere britanniche, imposta dalla Thatcher, il Regno Unito è infatti diventato il Paese maggior importatore di carbone del mondo, con circa cinquanta milioni di tonnellate all'anno. 











In realtà nessuna nazione è una monade, tanto più se si tratta di una piccola-media potenza, e non è serio trattare le sue vicende come se avessero soltanto un'origine interna. Gli Stati sono sempre inseriti in una gerarchia coloniale, e i loro governi si barcamenano in questo contesto. Il problema è che la fine dell'Unione Sovietica, e del suo contrappeso politico-militare, comportò un azzeramento dei margini di manovra dell'Italia in politica estera, perciò anche la troppo mitizzata scaltrezza di Andreotti, di fronte a questi nuovi scenari, si rivelò del tutto insufficiente. La fine degli equilibri di potenza ha comportato la fine della politica.

In questo senso, anche chi rimpiange il presunto professionismo politico degli Andreotti o dei Craxi, dovrebbe domandarsi come mai proprio quel ceto di governo consegnò l'Italia alla morsa del Trattato di Maastricht, cioè allo strapotere delle lobby delle privatizzazioni e della finanziarizzazione. Se oggi ci ritroviamo al ministero dell'Economia un lobbista come Fabrizio Saccomanni lo dobbiamo anche al servilismo di quel ceto politico.

Qualche giorno fa sono stati pubblicati i dati di una ricerca, da cui risulterebbe che l'Italia ha il maggior numero di "unbanked", cioè di cittadini ancora privi di un conto corrente e di una carta di credito. Quindici milioni di unbanked italiani da inserire a forza nel sistema dello sfruttamento finanziario, costituiscono un bel business. L'aspetto più interessante della ricerca è che fra gli unbanked vengono considerati anche i minorenni tra i quindici ed i diciotto anni, cioè dei ragazzi, che vanno precocemente addestrati a versare l'elemosina ai banchieri.
Forse è per questo che l'attuale ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, è da parecchi anni un fervido sostenitore dell'educazione finanziaria nelle scuole superiori; un progetto da lui caldeggiato in varie iniziative ed interviste, promuovendo accordi di collaborazione tra il Ministero dell'Istruzione e la Banca d'Italia. C'è di che sospettare che la ministra Maria Chiara Carrozza stia lì solo come diversivo, come distrazione, e che alla Scuola in realtà provveda Saccomanni. 

Nel giugno del 2011, Saccomanni infatti scrisse di persona un articolo per il "Sole-24 ore", nel quale ribadiva questa importanza del portare l'annuncio della buona novella finanziaria agli unbanked; ed ovviamente, già allora, gli studenti della Scuola superiore erano al centro dei suoi pensieri e dei suoi desideri.
L'assistenzialismo per banchieri è il denominatore comune di tutte le iniziative di governo e di tutte le "riforme strutturali", e per accorgersene basta appena scostare il velo della retorica ufficiale. Il lobbismo finanziario è infatti diventato sempre più aggressivo, invadente ed evidente, e l'arrivo al governo del banchiere Saccomanni ne costituisce un'ulteriore dimostrazione. 

FABRIZIO SACCOMANNI
Saccomanni proviene dalla Banca d'Italia, ma la sua formazione è dovuta al Fondo Monetario Internazionale, che, insieme con la Banca Mondiale, ha l'inclusione finanziaria dei poveri unbanked come obiettivo prioritario da imporre ai governi.
L'inclusione finanziaria è strettamente connessa all'abolizione del contante ed all'adozione dei mezzi di pagamento elettronici. A livello mondiale il più illustre nemico del contante non è Milena Gabanelli, ma il miliardario Bill Gates. Non si diventa miliardari a caso: il trucco consiste nel trattare la povertà non come un problema, ma come un business. Bill Gates infatti promuove la diffusione dei mezzi di pagamento elettronici persino fra i poveri del continente africano, dove ha in corso un esperimento-pilota localizzato in Kenia. 

In questo tipo di scelte di "inclusione finanziaria" c'è da riscontrare una continuità che va oltre il succedersi dei ministri, e che configura un contesto di obblighi coloniali. Nell'aprile del 2010 la ministra Gelmini andava a Piazza Affari per garantire agli operatori della finanza che la Scuola era a loro disposizione per l'allevamento di futuri clienti.

Ma il primo protocollo d'intesa tra Banca d'Italia e Ministero dell'Istruzione per il progetto di educazione finanziaria nelle scuole fu siglato nel 2007, dal ministro Fioroni durante il governo Prodi. Insomma, se Saccomanni è il messia dell'educazione finanziaria nella Scuola, ha pur avuto parecchi Giovanni Battista ad annunciarne la venuta.

venerdì 24 maggio 2013

La Sardegna fra "giochi di guerra tecnonologica" e ingenti interessi delle Multinazionali che si celano dietro tali operazioni


 La Sardegna fra "giochi di guerra tecnonologica" e ingenti interessi delle Multinazionali che si celano dietro tali operazioni

Claudia Zuncheddu

drone

Consiglio Regionale della Sardegna
                                                                XIV Legislatura

Interrogazione Zuncheddu con richiesta di risposta scritta in merito alle gravi e preoccupanti notizie circa la ripresa delle esercitazioni militari in Sardegna con l’impiego di nuovi mezzi tecnologici e la realizzazione di una pista per droni che pone la Sardegna al centro di delicati equilibri politici e militari nonché di ingenti interessi delle Multinazionali che si celano dietro tali operazioni

Premesso che
- sono sempre più insistenti le notizie (vedi anche la stampa sarda del 12 Maggio 2013) secondo cui la Sardegna sarebbe al centro di un disegno al limite del fantascientifico circa le sperimentazioni delle nuove tecnologie in uso presso i poligoni militari: radar, satelliti e droni, ovvero i nuovi mezzi di quella che viene chiamata “guerra tecnologica”. Per tali attività si attribuisce alla Sardegna l’ennesimo triste primato di “centro della rivoluzione tecnologica del sistema bellico”;
- tutto ciò avviene nella totale prevaricazione e indifferenza della presa di posizione da parte dei componenti della parte civile del Comitato Paritetico per le Servitù militari in Sardegna che hanno espresso pubblicamente, anche a mezzo stampa, la propria contrarietà al calendario delle esercitazioni in programma per i prossimi mesi nella nostra Isola;
- Si è appreso che le attività militari, momentaneamente sospese nella seconda parte del 2012 nel Poligono di Quirra, riprenderanno a pieno regime presso gli altri poligoni sardi, con particolare interessamento di quello di Teulada (nonostante i gravissimi risultati delle indagini portate avanti dalla Procura di Lanusei e del procedimento giudiziario ancora in corso che prevede pesanti ipotesi di reato quali omissione dolosa aggravata di cautele contro infortuni e disastri, falso ideologico aggravato in atto pubblico, ostacolo aggravato alla difesa di un disastro, omissione di atti d’ufficio dovuti per ragioni di sanità e igiene, ostacolo aggravato alla difesa da un disastro e favoreggiamento);
- nonostante tutto, questa volta le mire delle gerarchie militari in Sardegna si estendono alle esercitazioni di guerra computerizzata, oltre che ovviamente proseguire con i cosiddetti “giochi di guerra” che prevedono l’impiego di armi pesanti come bombe, missili, razzi e altro tipo di armamentari, arrivando addirittura all’ imposizione di sgombero di persone e animali dalle aree destinate a tali attività; tutto ciò sta avvenendo arrogantemente e ignorando le gravissime ripercussioni a livello di inquinamento ambientale e delle altissime incidenze di patologie tumorali registrate negli anni proprio in prossimità di tali zone;

Preso atto che
- la contrarietà alla cosiddetta “striscia tattica funzionale”, espressa sia da parte del Comune di Teulada che dello stesso CoMiPa, non riguarda solo la realizzazione della  pista di atterraggio per droni, ma uno scenario ben più ampio che vede la Sardegna sempre più al centro non solo della politica militare e delle attività di spionaggio internazionale, ma in questo caso soprattutto degli interessi finanziari delle grosse multinazionali americane, italiane, svedesi, greche, svizzere, spagnole, francesi etc. (fra cui la Finmeccanica, l’americana General Atomics, l'Alenia, la Galileo Avionica, la Saab) che vanno di pari passo con gli interessi e le operazioni delle gerarchie militari delle cosiddette “grandi potenze” mondiali;
- è palese che se la pista di atterraggio prevista nel poligono di Teulada venisse ostacolata, lo Stato Italiano comprometterebbe il programma internazionale denominato “Neuron”,  per il quale sono state investite diverse centinaia di milioni di Euro da parte di diversi Paesi europei per la realizzazione e la messa a punto di un particolare e sofisticato aereo da guerra che dovrebbe arrivare nelle basi sarde nel 2015, ed esattamente  “nel poligono del Salto di Quirra, per essere sottoposto a test di tiro reali e a nuove prove di verifica della stealthness, l’invisibilità”;
- nonostante i proclami del Ministero della Difesa del governo italiano, sull’avviamento delle bonifiche sui siti prossimi ai poligoni sardi, fortemente inquinati, a tutt’oggi non è stato avviato nessun processo di bonifica;
- allo stesso modo non sono pervenuti chiarimenti ufficiali in merito allo stanziamento seppur irrisorio (75 milioni per 10 poligoni nel territorio della penisola, fra cui anche i tre poligoni sardi) destinato a interventi di bonifica nelle aree gravate da servitù militari, mentre paradossalmente si dà notizia che proprio su quelle aree s’intende ulteriormente concentrare attività, esercitazioni e sperimentazioni, con conseguenze sempre più drammatiche per la sicurezza delle popolazioni, per la salute dei territori, nonché per le economie tradizionali condannate all’estinzione;

Tutto ciò premesso
Si interroga il Presidente della RAS, l’Assessorato alla Difesa dell’Ambiente e tutti gli Assessorati competenti per sapere
1) se abbiano provveduto o intendano farsi portavoce presso i competenti Ministeri e la Presidenza del Consiglio dei Ministri per far presente la contrarietà più volte espressa sia da parte del Comune di Teulada che dal competente CoMiPa circa la ripresa del calendario delle esercitazioni militari in Sardegna;
 2) se abbiano già provveduto a far presente con forte determinazione ai Ministeri competenti e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la situazione paradossale in cui la Sardegna viene a trovarsi e cioè, da una parte la necessità e l’urgenza di dar avvio alle bonifiche dei territori interessati dall’inquinamento militare, e dall’altra i progetti del Ministero della Difesa che mirano ad appesantire la militarizzazione della Sardegna ponendola sempre di più al centro di delicatissimi equilibri politico-militari internazionali, ciò a conferma del fatto che per lo Stato italiano gli interessi militari e delle multinazionali internazionali sono prioritari rispetto al diritto alla salute  e al benessere dei sardi e della Sardegna;
 3) se siano stati informati o se abbiano provveduto a richiedere alle autorità competenti (civili e militari) informazioni dettagliate in merito alle attività che intendono portare avanti nella  “striscia tattica funzionale” presso il Poligono di Teulada;
4) se abbiano fatto proprie le osservazioni del CoMiPa circa le criticità segnalate in merito alle esercitazioni militari riprogrammate nei poligoni sardi e quale sia eventualmente la loro posizione in merito.

Cagliari, 21/05/2013

giovedì 23 maggio 2013

OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI - L'OdG APPROVATO IN COMMISSIONE A CAGLIARI


OSPEDALI PSICHIATRICI GIUDIZIARI - L'OdG APPROVATO IN COMMISSIONE A CAGLIARI


Dopo un lavoro di diversi mesi, la commissione politiche sociali del Comune di Cagliari, ha approvato il seguente Ordine del Giorno, riguardante gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari.

Enrico Lobina

PREMESSO CHE:

Gli OPG - Ospedali Psichiatrici Giudiziari – sono previsti dall’articolo 222 del Codice Penale e hanno sostituito in Italia, a partire da metà degli anni ’70, i manicomi criminali. Sono strutture finalizzate alla reclusione ed in teoria al recupero di persone con malattie psichiatriche. Il loro doppio compito di struttura detentiva e struttura di recupero comporta molti e spesso tragici problemi;

Stime nazionali ritengono che circa un terzo degli internati sia responsabile solo di reati minori, mentre un quarto non ha più avuto conferma giudiziaria della propria pericolosità sociale, ma si trova recluso in condizioni di prorogatio anche a causa della difficoltà di individuare – da parte dei servizi sanitari preposti - idonei percorsi di reinserimento, dopo periodi spesso molto lunghi di internamento e di allontanamento dal proprio contesto di origine;


Politica, storia, idee http://www.enricolobina.org/wp
Gli OPG in Italia oggi sono 6. I detenuti negli OPG in Italia sono oltre 1300. Stime attuali parlano di trenta sardi reclusi in queste strutture. I cittadini cagliaritani sono passati da otto a due negli ultimi mesi;

La Commissione d'inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Sistema Sanitario Nazionale ha svolto un importante ed approfondito lavoro sugli OPG in Italia, documentando come gli ospiti di alcuni dei sei Ospedali Psichiatrici Giudiziari dislocati nel territorio italiano vivano a volte in condizioni di assoluta privazione ed alienazione, con scarso godimento dei più elementari diritti, reclusi in complessi fatiscenti che ricordano più prigioni medioevali che strutture moderne di riabilitazione sanitaria e sociale. A gennaio del 2012 la Commissione ha proposto un documento- approvato all’unanimità in Commissione Senato in cui si richiedeva la chiusura degli OPG. La proposta della Commissione è stata approvata come legge nazionale nello scorso febbraio dal Parlamento (legge n. 9 del 17 febbraio 2012). La legge prevede la chiusura totale degli OPG in Italia a partire da marzo 2013;

Notizie di stampa nella scorsa primavera hanno paventato l’intenzione, da parte dell’Assessorato Regionale alla Sanità, di costruire due nuovi OPG in Sardegna, uno dei quali a Cagliari. Un successivo comunicato stampa chiariva che in realtà non vi è intenzione alcuna di costruire degli OPG, ma “strutture in grado di accogliere i detenuti con patologie della psiche, con l’obiettivo di tutelare la loro salute in una cornice di sicurezza per il resto della cittadinanza”;

CONSIDERATO CHE:

Dopo la legge 180 del 1978 (Legge Basaglia), gli OPG sono visti da molti come il residuo “superstite” di una legge di riforma che ha portato all’abolizione dei manicomi ed alla creazione di servizi alternativi. Possono in questa ottica essere considerati una anomalia del sistema carcerario italiano, le cui criticità sono per altro note.


Politica, storia, idee http://www.enricolobina.org/wp
La Commissione Politiche Sociali del Comune di Cagliari ha approfondito la tematica in diverse riunioni, di cui una pubblicizzata e considerevolmente partecipata in data 23 luglio 2012; in quell’occasione sono stati ascoltati diversi interventi, fra i quali i referenti della Comunità di Recupero e di reinserimento La Collina e dell’ASARP Associazione Sarda per la Riforma Psichiatrica. Fra i convenuti è emersa con chiarezza che appare del tutto incompatibile con quanto indicato dalla Commissione nazionale procedere alla costruzione di nuovi OPG; del resto al di là di questioni puramente nominale appare evidente che si debbano immaginare luoghi principalmente rivolti alla cura delle persone e non alla loro detenzione; si è anche sottolineato, infine, come la strategia ad un tempo maggiormente efficace ed efficiente debba essere incentrata su percorsi individuali di reinserimento;

IN RAGIONE DI QUANTO SOPRA DESCRITTO IL CONSIGLIO COMUNALE DI CAGLIARI

Dichiara la propria contrarietà alla costruzione di un OPG sul proprio territorio o di una altrimenti denominata struttura con caratteristiche simili, cioè segregante e totalizzante e che abbia come finalità principale la detenzione delle persone e non la loro cura;
Auspica che i percorsi di cura e di recupero vengano separati dal momento della pena;
Chiede che la Regione Sardegna, utilizzando parte dei finanziamenti dedicati alla costruzione di nuove strutture, definisca dei percorsi personalizzati di reinserimento sociale;
Invita il Sindaco e la Giunta Comunale, ed in primo luogo l’Assessore alle Politiche Sociali, ad assicurare l’impegno dei Servizi Sociali per la definizione di questi percorsi per quanto riguarda i cittadini cagliaritani ancora segregati negli OPG.

mercoledì 22 maggio 2013

Veleni di Quirra: "Due chimici a giudizio" Così il pm Fiordalisi dopo l'inchiesta bis

Veleni di Quirra: "Due chimici a giudizio" Così il pm Fiordalisi dopo l'inchiesta bisIL PM FIORDALISI


Veleni di Quirra: "Due chimici a giudizio"
Così il pm Fiordalisi dopo l'inchiesta bis

www.unionesarda.it

Si apre un nuovo filone d'inchiesta nella vicenda giudiziaria legata ai cosidetti veleni di Quirra su cui, in questi anni, ha indagato la Procura della Repubblica di Lanusei.
Stamattina il procuratore Domenico Fiordalisi ha depositato in Tribunale una richiesta di rinvio a giudizio per i due chimici della società SGS Gilberto Nobile e Gabriella Fasciani, già imputati nella prima tranche dell'inchiesta, accusati di falsità ideologica ed omissione di atti d'ufficio. 


Secondo l'accusa i due professionisti avrebbero "sottaciuto" la presenza nei campioni esaminati di inquinanti organici, i perclorati, che producono tumori, malformazioni e malattie alla tiroide, cioè inibiscono il regolare funzionamento della ghiandola. 


Secondo il tossicologo dell'Università di Cagliari Pierluigi Caboni e il geologo Priamo Farci, periti del Pm, invece quei rifiuti organici sono presenti e sarebbero prodotti dall'uso degli esplosivi nel Poligono militare del Salto di Quirra. 


In base ai dati finora emersi, la Procura di Lanusei sostiene che in Sardegna ci sarebbe un numero di tumori e malattie tiroidee molto più alto che in qualsiasi altra parte del Paese. E la causa potrebbero essere proprio questi inquinanti organici. 

In Italia non è previsto un limite minimo, e quindi la sicurezza di non inquinamento deriva solo dalla totale assenza dei perclorati. Ora, per le decisioni del caso, gli atti sulla richiesta di rinvio a giudizio passano al Giudice dell'udienza preliminare.


martedì 21 maggio 2013

Il mondo nel 2030....


Il mondo nel 2030


Ignacio Ramonet 
Tradotto da  Daniela Trollio




Ogni quattro anni, con l’inizio del nuovo mandato presidenziale negli Stati Uniti, il National Intelligence Council (NIC), l’ufficio di analisi e di anticipazione geopolitica ed economica della CIA (NIC), pubblica un rapporto che diventa automaticamente un riferimento per tutte le cancellerie del mondo.



Anche se, ovviamente, si tratta di una visione molto parziale (quella di Washington), elaborata da un’agenzia (la CIA) la cui missione principale è difendere gli interessi degli Stati Uniti, il rapporto strategico del NIC presenta una indiscussa utilità perchè è il risultato della messa in comune – rivista da tutte le agenzie di intelligence USA – di studi elaborati da esperti indipendenti di varie università e di molti altri paesi (Europa, Cina, India, Africa, America Latina, mondo arabo-mussulmano, ecc.).


Il documento confidenziale che il presidente Barak Obama ha trovato sulla scrivania del suo ufficio alla Casa Bianca lo scorso 21 gennaio, quando ha iniziato il suo secondo mandato, è stato appena pubblicato col titolo Global Trends 2030. Alternative Worlds (Tendenze mondiali 2030: nuovi mondi possibili).


Cosa ci dice questo documento?




La principale constatazione è il declino dell’Occidente.

Per la prima volta dal secolo XV, i paesi occidentali stanno perdendo potere rispetto alle nuove potenze emergenti . Comincia la fase finale di un ciclo di cinque secoli di dominazione occidentale del mondo. Anche se gli Stati Uniti continueranno ad essere una delle principali potenze del pianeta, perderanno la loro egemonia economica a favore della Cina. E non eserciteranno più la loro “egemonia militare solitaria” come hanno fatto dalla fine della Guerra Fredda (1989). Andiamo verso un mondo multipolare in cui nuovi attori (Cina, India, Brasile, Russia, Sudafrica) costituiranno solidi poli continentali e disputeranno la supremaziona internazionale a Washington e ai suoi alleati storici (Giappone, Germania, Regno Unito e Francia).

Per avere un’idea dell’importanza e della rapidità del declassamento occidentale che si avvicina, è sufficiente segnalare queste cifre: la parte dei paesi occidentali nell’economia mondiale passerà dal 56% di oggi al 25% nel 2030 .. Una delle principali conseguenze è che gli Stati Uniti e i loro alleati probabilmente non disporranno più dei mezzi finanziari per assumere il ruolo di gendarmi del mondo ... Così che questo cambio strutturale (insieme alla profonda crisi economico-finanziaria attuale) riuscirà ad ottenere quello che né l’Unione Sovietica né Al Qaeda sono riusciti a ottenere: indebolire per lungo tempo l’Occidente.

Secondo questo rapporto, in Europa la crisi durerà almeno un decennio, cioè fino al 2023 ... E, sempre secondo questo documento della CIA, non è sicuro che l’Unione Europea riesca a mantenere la sua coesione. Nel frattempo viene confernata l’emergenza rappresentata dalla Cina come seconda economia mondiale, con l’aspirazione di diventare la prima. Nello stesso tempo gli altri paesi del gruppo cosiddetto BRICS (Brasile Russia, India e Sudafrica) si piazzano in seconda linea, in diretta competizione con gli antichi imperi dominanti del grupppo JAFRU (Giappone, Germania, Francia, Regno Unito).

Al terzo posto appaiono ora una serie di potenze intermediarie, con demografia in rialzo e forti tassi di crescita economica, chiamate anch’esse a diventare poli egemonici regionali e tendenti a trasformarsi in un gruppo di influenza mondiale, il CINETV (Colombia, Indonesia, Nigeria, Etiopia, Turchia, Vietnam).

Ma, da qui al 2030, nel Nuovo Sistema Internazionale, alcune delle più grandi collettività del mondo non saranno paesi ma comunità unite e legate fra sé attraverso internet e le reti sociali. Ad esempio “Facebooklandia”: più di mille milioni di utilizzatori... O “Twitterlandia”, più di 800 milioni... la cui influenza nel “gioco dei troni” della geopolitica mondiale potrà rivelarsi decisiva. 

Le strutture di potere si diluiranno grazie all’accesso universale alla rete e all’uso di nuovi strumenti digitali. Riguardo a questo il rapporto della CIA annuncia l’apparizione di tensioni tra cittadini e alcuni governi iin dinamiche che diversi sociologi definiscono ‘post-politiche’ o post-democratiche’ ... Da un lato la generalizzazione dell’accesso alla Rete e l’universalizzazione dell’uso di nuove tecnologie permetteranno alla cittadinanza di raggiungere alte quote di libertà e di sfidare i propri rappresentanti politici (come durante la primavera araba o la crisi degli ‘indignados’). Ma allo stesso tempo, secondo gli estensori del rapporto, questi stessi strumenti elettronici daranno ai governi “una capacità senza precedenti per vigilare i loro cittadini”.

“La tecnologia – aggiungono gli analisti di Global Trends 2030 – continuerà ad essere la grande livellatrice e i futuri magnati di Internet, come ad esempio Google e Facebook, possiedono intere montagne di dati e gestiscono in tempo reale molta più informazione di qualsiasi governo”.

Per questo la CIA raccomanda all’Amministrazione USA di far fronte a questa eventuale minaccia rappresentata dalle grandi corporations di Internet attivando lo Special Collection Service, un servizio di intellegence ultra/segreto – amministrato insieme dalla NSA (National Security Service) e dallo SCE (Service Cryptologic Elements) delle Forze Armate – specializzato nella captazione clandestina di informazioni di origine elettromagnetica. Il pericolo che un gruppo di imprese private controlli tutta questa massa di dati risiede, principalmente, nel fatto che potrebbe condizionare il comportamento su grande scala della popolazione mondiale e anche delle entità governative. Si teme anche che il terrorismo yihaidista venga sostituito da un cyber-terrorismo ancor più spaventoso.

La CIA prende sul serio questo nuovo tipo di minaccia, il fatto che, alla fine, il declino degli Stati Uniti non sarà stato causato da una minaccia esterna ma da una crisi interna: il crollo economico iniziato nel 2008.

Il rapporto insiste sul fatto che la geopolitica di oggi deve interessarsi dei nuovi fenomeni che non abbiano, principalmente, un carattere militare. Ma, anche se le minacce militari non sono scomparse (si veda le intimidazioni armate contro la Siria o il recente atteggiamento della Corea del Nord e il suo annuncio di un possibile uso delle armi nucleari), i pericoli principali che oggi corrono le nostre società sono di ordine non-militare: cambio climatico, conflitti economici, crimine organizzato, guerre elettroniche, esaurimento delle risorse naturali...

Su quest’ultimo aspetto, il rapporto indica che una delle risorse che più velocemente si sta esaurendo è l’acqua dolce. Nel 2030 il 60% della popolazione mondiale avrà problemi di rifornimento di acqua, dando luogo all’apparizione di “conflitti idrici” ... Riguardo alla fine degli idrocarburi invece, la CIA si mostra molto più ottimista degli ecologisti. Grazie alle nuove tecniche della ‘fratturazione idraulica’, lo sfruttamento di petrolio e gas di scisto sta raggiungendo livelli eccezionali. Gli Stati Uniti sono già autosuffcienti per quanto riguarda il gas e nel 2030 lo saranno per quanto riguarda il petrolio, il che abbassa i loro costi di produzione manifatturiera e suggerisce la ri-localizzazione delle loro industrie. Ma se gli USA – principali importatori di idrocarburi – smettono di importare petrolio, si può prevedere che i prezzi cadranno. Quali saranno allora le conseguenze per gli attuali paesi esportatori?

Nel mondo verso cui andiamo, il 60% delle persone vivrà, per la prima volta nella storia dell’umanità, nelle città. E, a conseguenza della riduzione della povertà, le classi medie saranno dominanti e si triplicheranno, passando dai 1.000 ai 3.000 milioni di persone. Questo fatto, anche se rappresenta in sé una colossale rivoluzione, porterà  conseguenze, tra altri effetti, una cambiamento generale nelle abitudini alimentari e, in particolare, un aumento del consumo di carne su scala planetaria. Il che aggraverà la crisi ambientale. Perchè si moltiplicherà l’allevamento del bestiame, dei maiali e dei polli; e questo implica una spreco di acqua (per produrre mangimi), di pascoli, di fertilizzanti e di energia. Con conseguenze negative in termini di effetto serra e riscaldamento globale....

Il rapporto della CIA informa anche che, nel 2030, gli abitanti del pianeta saranno 8.400 milioni ma l’aumento demografico finirà in tutti i continenti tranne l’Africa, con il conseguente invecchiamento generale della popolazione mondiale. Invece il legame tra l’essere umano e le tecnologie protesiche accelererà la mess a punto di nuove generazioni di robots e l’apparizione di “superuomini” capaci di prodezze fisiche e intellettuali inedite.

Poche volte si può predire il futuro. Non per questo bisogna smettere di immaginarlo in termini di prospettiva.
Prepariamoci ad agire davanti a differenti circostanze possibili, delle quali una sola si avvererà.

Anche se abbiamo già avvertito che la CIA ha il suo punto di vista soggettivo sul cammino del mondo, punto di vista condizionato dal prisma della difesa degli interessi statunitensi, il suo rapporto quadriennale non per questo non può costituire uno strumento estremamente utile.

La sua lettura ci aiuta a prendere coscienza delel rapide evoluzioni in corso, e a riflettere sulla possibilità di ognuno di noi ad intervenire e fissare la rotta.
Per costruire un futuro più giusto.




Per concessione di Centro di Iniziativa Popolare G. Tagarelli
Fonte: http://tinyurl.com/c57642rData dell'articolo originale: 01/05/2013
URL dell'articolo: http://www.tlaxcala-int.org/article.asp?reference=9684 

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