Il poderoso armamento di mare, di terra, di cielo degli Stati Uniti nel Mediterraneo presidia il genocidio sionista con estrema determinazione. Gli States non possono permettersi, dopo le sconfitte in Afghanistan ed in Ucraina, che si produca un'altra falla in Asia occidentale. il pilastro del controllo sul mondo arabo e sull'Africa orientale va preservato.
Il genocidio non è particolarmente gradito alla dirigenza sionista americana che è consapevole che una tale mostruosità potrebbe favorire un ulteriore allontanamento del Sud del mondo dalla sua politica, dalla sua economia, dalla sua influenza diplomatica. Ma non può agire diversamente. Il fanatismo biblico-nazista di Netanyahu e soci (la Luce contro le tenebre) non può essere ricondotto alla logica e alla ragionevolezza, data la sua distruttività e cecità che comporterà, in un futuro ravvicinato, la sua autodistruzione che mi auguro sia favorita, oltre che dal mondo arabo, dagli stessi ebrei di Israele.
Il progetto di conquista non della sola Gaza ma di tutta la Palestina, di annessione della Cisgiordania già occupata da 700.000 coloni è stato pubblicizzato con grande enfasi da istituzioni statali dopo il 7 ottobre, dopo l'attacco della resistenza palestinese, dopo le presunte atrocità di Hamas, ma era ben presente nella testa dei sionisti anche prima dell'edificazione dello stato di Israele.
Innanzitutto espulsione da Gaza nel Sinai o eventualmente, dietro accordo con l'Egitto, esilio in abitazioni pagate dallo stato (grazie a finanziamenti Usa) in dieci città. Miseria morale accettata dalla UE e ovviamente dal governo italiano di Meloni, Tajani, Salvini.
"Trasferimento forzato e permanente"
Molti simpatizzanti la causa palestinese danno per scontato che ciò avvenga o che possa avvenire. Non c'è invece nessuna possibilità che una seconda Nabka avvenga, anche se il feroce bombardamento continuasse a procedere. La resistenza sta infatti sferrando duri colpi contro l'esercito, contro i suoi armamenti. Il sionismo è in difficoltà con i combattenti. Ed altri arriveranno da molte regioni arabe. Certo, la reazione di un regime che ha come suo vero dio Moloch non può che essere terribile. Le rappresaglie tipiche del nazismo saranno adottate con spregiudicatezza alla faccia dei popoli che manifestano la loro solidarietà con la Palestina. Del resto, un regime vile che, davanti all'azione militare della Resistenza, ha reagito, con cinismo atroce, causando la morte di soldati israeliani piuttosto che vederli prigionieri, sparando all'impazzata e bombardando le sue stesse basi militari, è evidente che abbia raggiunto il massimo della sua mostruosità.
La direttiva "Hannibal" abrogata nel 2016, ma in effetti operante nella condotta della guerra contro la resistenza e nelle stragi ripetute, infatti, dà indicazione precisa di uccidere civili e soldati israeliani qualora ciò fosse necessario per vincere contro il nemico. E, tra l’altro, tali uccisioni possono risultare utili al regime, qualora fossero comunicate come causate dal nemico ai media compiacenti per dimostrare le atrocità compiute dalla resistenza.
La presenza delle portaerei americane non fermeranno l’azione rivoluzionaria né indurranno Israele a cessare il fuoco. Certo, possono costituire una minaccia di Armageddon contro l’Iran ed Hezbollah per scongiurare un loro intervento contro il regime satanico. I tempi tuttavia non sono più favorevoli all’Egemone. I tempi in cui poteva disporre del suo vocione per zittire il Sud del mondo che si sta liberando dalla sua morsa sono andati. Può provocare ancora immense tragedie, come il morituro sionismo, ma è destinato, checchè ne dica Trump, ad un ridimensionamento radicale nel contesto internazionale che si sta creando
Nessun commento:
Posta un commento