Gigi Sanna
L'anfora di Vulci oggi custodita nel Antikensammlungen und Glyptothek di Monaco di Baviera sembra spiegarci il perchè del segno che così numerose volte si trova inciso o raffigurato in particolare nella ceramica, ma anche sulla pietra e su altri supporti scrittorii come il metallo bronzeo dei manufatti nuragici.
Chi ci segue sa che detto segno è stato da noi interpretato sinora come lettera alfabetica (yod) per dire, sinteticamente, del dio YHW o YHWH (scritto anche YH, YHH). E' cioè un segno simbolico, sicuramente sacro, per notare recipienti o oggetti finalizzati al culto della divinità unica del popolo nuragico. Tuttavia la forma particolare di esso induce a pensare che essa 'lettera' non rappresenti solo un suono consonantico ma che, contemporaneamente, assuma anche il valore di pittogramma - ideogramma.