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martedì 16 luglio 2024

La zona morta, rivisitata

Christopher Walken, nel ruolo di Johnny Smith, si concentra su Greg Stillson di Martin Sheen in
The Dead Zone
RITTER SCOTT

Giorni prima del tentato assassinio di Donald Trump, il presidente Joe Biden ha dichiarato pubblicamente che "è tempo di mettere un bersaglio su Trump". Sebbene Biden non stesse chiaramente chiedendo apertamente l'assassinio di Trump, le parole hanno un significato. E in un momento in cui una retorica accesa può alimentare la violenza politica, tutti, incluso il presidente e l'ex presidente, devono soppesare attentamente le proprie parole.


Nel film del 1983 di David Cronenberg, The Dead Zone (basato su un romanzo di Stephen King), Christopher Walken interpreta un insegnante di nome Johnny Smith che, dopo essere quasi morto in un incidente, si risveglia dal coma posseduto da poteri psichici, ovvero la capacità di vedere nel futuro. Questo nuovo potere si trasforma in una maledizione dopo che Smith stringe la mano a Greg Stillson, un candidato populista di un terzo partito per il Senato degli Stati Uniti, interpretato da Martin Sheen. Smith ha una visione di Stillson che diventa presidente e ordina un attacco nucleare contro l'URSS. Smith si consulta con il suo neurologo/terapeuta, il dottor Sam Weizak (interpretato da Herbert Lom), che è a conoscenza del potere psichico di Smith. Weizak postula la domanda: "Cosa faresti se potessi tornare indietro nel tempo e uccidere Adolf Hitler?" prima che commettesse le sue numerose atrocità. Dopo aver riflettuto su questa domanda, Smith decide che l'unica linea d'azione che gli rimane è assassinare Stillson prima che diventi presidente.

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