La propaganda televisiva di questi giorni che precedono le elezioni che dovrebbero designare le eccellenze che governeranno i cosiddetti italiani vertono su un consiglio che a pensarci bene dovrebbe allarmare chi ancora usa il cervello.
Dicono di andare a votare come se fosse la prima volta, in altre parole ti implorano di dimenticare tutte le altre volte che ti hanno imbrogliato con promesse mai mantenute.
E siccome gli elettori che per definizione hanno la memoria corta ci cascheranno ancora una volta.
A volte, in rete, durante la lettura di qualche post autoprodotto da miei contatti, mi riprometto di mettere un bel like convinto, salvo ricredermi dopo la lettura delle conclusioni, che terminano immancabilmente con le parole votazioni, elettore, referendum, partecipazione.
Informo che la partecipazione non è il mero ricorso al voto, ma cercare di incidere sulla società e sulla politica, e non è certo votando che si incide sulle decisioni che verranno prese, questa falsa democrazia di chiara marca sionista certifica che è soddisfatta, solo quando la gente sa che è andata a votare, se poi il suo voto, come è nella realtà, non verrà preso in considerazione è un altro discorso.