Tribunale di Cagliari |
Era il 5 settembre 2021 (Università di Pavia), quando il Presidente della Repubblica, ultimo e supremo garante della nostra Costituzione, pronunciava queste parole: “Ecco questo richiama nel nostra Paese, come in tutti, al senso di responsabilità comune che ciascuno deve avvertire: non si invochi la libertà per sottrarsi alla vaccinazione! Perché quella invocazione equivale alla richiesta di licenza di mettere a rischio la salute altrui e in qualche caso di mettere in pericolo la vita altrui…”
Quanto tali affermazioni pesino nella recente storia del nostro Paese è epilogo ormai noto. Così come appare chiaro che la Corte Costituzionale, chiamata in causa da un sostanzioso numero di ordinanze, non possa prescindere dall’evidenza che tutte le azioni giuridiche su cui è chiamata ad esprimersi, siano nate già zoppe, cieche di evidenze reali che, in uno Stato di Diritto o che tale voglia definirsi, di per sé stesse avrebbero dovuto, senza dubbio alcuno, provocare un sostanziale cambiamento di rotta.